La lista dei cinque album da ascoltare, recuperare e amare in questi giorni in cui dobbiamo rimanere a casa a causa dell’emergenza per il Covid-19.
Il dovere di tutti noi in questo momento è quello di rimanere a casa e ognuno ha avuto reazioni differenti: c’è chi ha deciso di cimentarsi nella pasticceria, c’è chi si è trasformato in uno yogi e c’è chi è diventato esperto di medicina via facebook. Ma per chi non avesse voglia di tutto questo?
Baby it’s a wild wolrd di Radioeco, programma che nei suoi podcast si occupa di viaggi musicali in città ed epoche diverse, sul suo profilo Instagram consiglia giorno per giorno alcuni album da ascoltare per passare al meglio queste giornate di stop forzato. La musica è un paracetamolo per tutti i mali, specialmente nei momenti di difficoltà.
In questo articolo, limitando a cinque gli album consigliati, ho deciso di fare una scelta in base alle personalità a cui potrebbero essere rivolti: tutti noi reagiamo in modo diverso a questi giorni di crisi e paura per il Covid-19, quindi anche gli album di cui abbiamo bisogno dovranno essere necessariamente differenti. Di conseguenza questa non è in alcun modo una classifica ma sono solo una serie di suggerimenti (ironici) con cui riempire queste giornate un po’ surreali.
Ecco la lista dei cinque album da ascoltare ai tempi dell’emergenza per il Covid19:

Foto di Kenneth Carpina
- ALBUM PER ECLETTICI: THE SLOW RUSH – TAME IMPALA (2020)
Siete personalità eclettiche e da mille sfaccettature? The slow rush di Kevin Parker con i suoi Tame Impala è quello che state cercando! Nel tentativo di accontentare una vastissima fetta di mercato sono riusciti a creare un album mai banale e di alto livello: un’impresa sicuramente difficile e che raramente ha esisti così positivi. Ecco alcuni esempi di come The Slow rush può essere sfruttato nel periodo di isolamento: sonorità vintage da ballare sotto la doccia con il brano Is it true, Borderline è invece ideale per ricreare un atmosfera da aperitivo patinato in salotto, Posthmous forgiveness è perfetto per i momenti malinconici dei pomeriggi passati a letto e invece One more year con il suo coro gregoriano distorto è perfetto per tutti quelli che vorrebbero viaggiare ma al massimo si perdono tra cucina e salotto. Insomma, The Slow Rush è ciò che può accompagnarvi in questi giorni di isolamento e nelle future gioie che ci aspettano alla fine di questo memento difficile. Ora lasciatevi travolgere da quello che sicuramente sarà uno degli album migliori di tutto il 2020.
- ALBUM PER APOCALITTICI: WISH YOU WERE HERE – PINK FLOYD (1975)
Questo intramontabile album del 1975 dei Pink Floyd è adatto a personalità drammatiche e apocalittiche non tanto per le sonorità o per i temi trattati, ma perché tale lo ha eletto erroneamente la televisione generalista italiana. Quanti di voi hanno visto servizi tv e telegiornali con questo sottofondo musicale? Io personalmente moltissimi! Probabilmente le melodie prese da Wish you were here si sposano con le strade deserte delle grandi città o con le scene drammatiche di medici al lavoro. In realtà quest’album è una lunga dedica al geniale ex membro della band, Syd Barret: è lui il crazy diamond della canzone. Se ne volete sapere di più ascoltate il podcast di Baby it’s a wild world dedicato a Londra. Prima però correte ad ascoltare Wish you were here: è sempre il momento giusto per ascoltare questo album straordinario.

- ALBUM PER POSITIVI: AURORA- I CANI (2016)
Aurora è sicuramente un album adatto a personalità “positive vibes only”, perché se avete già un accenno di depressione, questo lavoro magistrale de I cani di Niccolò Contessa potrà solo darvi il colpo di grazia. Se fate parte della fetta di persone che hanno preso male la reclusione e che pur di vedere la luce del sole portano a spasso i peluche rimandate l’ascolto a giorni più felici. Se fate parte di chi ha preso questi decreti con filosofia, Aurora fa al caso vostro: mi riferisco ovviamente alle filosofie da riportare in cantina di Non finirà, che tra l’altro è tra i brani con le sonorità più travolgenti. I veri brani difficili da digerire nei momenti malinconici dell’esistenza sono sicuramente il Posto più freddo e Sparire, come si può anche solo dedurre dai titoli, ma non lasciatevi incantare, anche nei brani più allegri e ballabili si nasconde sempre una critica all’umanità e un profondo senso di inadeguatezza. Il vero pugno nello stomaco arriva con lo strumentale Ultimo mondo che è la perfetta colonna sonora dei passi verso il baratro, che consiglio a chi vuole smorzare l’eccessivo entusiasmo di parenti e coinquilini iperattivi in queste giornate forzatamente casalinghe e comunitarie. Aurora è un album sicuramente da non perdere e tra i meglio riusciti negli ultimi anni, tanto da farci ancora sperare in un’improbabile uscita di un quarto (meraviglioso) album.
- ALBUM PER MISCREDENTI: INFESTISSUMAM– GHOST (2013)
Si sa, in tempi emergenza e pandemia l’uomo si è sempre affidato a strane credenze popolari e a santoni dell’Apocalisse. Se avete bisogno di votarvi a qualcuno facilmente contattabile via Instagram e che inizia le sue predicazioni in forma di post con <<A message from the clergy>>, la band svedese Ghost è quello di cui siete alla ricerca. Infestissumam è il loro album dal nome impronunciabile del 2013 che con sonorità hard rock, che sembrano create appositamente per essere suonate live, tratta di temi al limite del blasfemo e del satanico ma sapientemente piegate al dio spettacolo. I membri della band, di cui originariamente non si conoscevano le reali identità, indossano maschere ispirate all’architettura ecclesiastica e il loro front man, Tobias Forge, indossa sempre abiti legati al clero declinati in varie personalità, partendo dai vari Papa Emeritus, per poi passare all’iconico Cardinal Copia, abbandonato solo lo scorso 3 Marzo per Papa Emeritus IV per inaugurare il loro nuovo tour. Insomma, se non temete la dannazione eterna e volete entrare nella mentalità inusuale di questa band, Infestissumam è un buon inizio, poi tutti pronti per predicare la fine dell’universo!
- ALBUM PER CUORI SOLITARI: OUTLANDOS D’AMOUR – THE POLICE (1978)
L’amore ai tempi del Covid19: quante storie stappa lacrime? Quante relazioni stroncate sul più bello? Quante lacrime? Se siete follemente innamorati e vi struggete per la lontananza della persona amata che non potrete riabbracciare fino almeno al prossimo 3 Aprile, quello che vi consiglio è non pensarci! Nessuno ha come intenzione nella vita quella di ridursi come Bridget Jones e cantare All by my self sul divano durante la quarantena, anche se è la triste verità attuale. Quindi ci vuole qualcosa che tiri su il morale e ricucia i cuori infranti. Con il sound dei Police sicuramente le endorfine si sprigionano e la vostra vita inizierà a sembrare meno amara. Se così non fosse e vi sentiste sempre travolti da un amore disperato, Outlandos d’amour contiene Can’t stand losing you (metafora sul suicidio) e So lonely: emblema dell’arte di dire cose tristi ma con il ritmo giusto. In questo album è contenuto anche il brano Roxanne, che altro devo aggiungere per farvelo ascoltare? Capolavoro! Outlandos d’amor è fortemente consigliato ma se il problema è grave, Pornhub fornisce abbonamenti premium gratuiti.
Qui si conclude la lista dei cinque album da ascoltare ai tempi del Covid-19, con la speranza che questi giorni surreali si concludano al più presto e che si possa tornare ad ascoltare la nostra musica preferita direttamente sottopalco, abbracciati e sorridenti di nuovo. Intanto restiamo a casa.
“Questo è assolutamente un momento difficile per tutti noi, siamo abbastanza sicuri che a nessuno di voi, così come a noi, piace restare sempre a casa, ma vi giuriamo che ce la faremo a combattere questa epidemia e pian piano ritorneremo alle nostre routine.”

Autore: Alice Andrea Rappelli
Speaker, archeologa e sognatrice con la valigia in mano. Pensa che la vita sia un musical e ha sempre una colonna sonora mentale per i momenti epici della giornata. In Radioeco dal 2019.