Sesto appuntamento in compagnia del vostro programma di attualità accademica e non solo! Questa volta apriamo la puntata oltreoceano: immaginateci sulle bianche spiagge della Florida o in collegamento da una caotica Fifth Avenue newyorchese. Siamo i vostri inviati speciali, in America, per commentare gli esiti di queste settimane delle primarie dem statunitensi!
Siamo all’alba del Super Tuesday (3 marzo), giornata in cui saranno aperti i seggi in 14 stati Usa e gli elettori dovranno scegliere tra quattro candidati per la nomination: Bernie Sanders, Joe Biden, Michael Bloomberg, Elizabeth Warren. In palio 1.357 delegati, di cui 415 in California e 228 in Texas. Si vota anche in Virginia e North Carolina e in molti stati del Sud come Alabama e Tennessee.
Guidati, come sempre, magistralmente dal nostro opinionista nonchè esperto di politica e costume americani, Jacopo, entreremo nel complicato meccanismo che regola le votazioni per questo evento elettorale, le primarie, che nella società civile italiana risulta ancora uno strumento non molto diffuso per le nomine dei candidati premier. “Chi sono i delegati?”, “Quanti tipi di primarie ci sono?”, “Caucus e primarie sono identici?”, “In quale Stato si vota per primo?” sono alcuni degli interrogativi che sviscereremo nel corso del primo talk.
Ci concentreremo poi sui candidati in corsa per la nomination democratica, fra giovani promesse e militanti di lungo corso, mentre nel frattempo arrivano notizie di ritiri ed endorsement. Proprio come a un dibattito televisivo, sì, esatto quelli della NBC, sedetevi sugli spalti e ascoltate cosa propongono i candidati in America.
Dai mozziconi di sigaretta il substrato inerte per la crescita di piante ornamentali
Al via un progetto di ricerca in collaborazione con il Comune di Capannori
Il CdA ha approvato la mozione relativa all’arresto in Egitto di Patrick Zaki
L’Università di Pisa fa proprio il testo già adottato dall’Alma Mater di Bologna
L’evento a cui vi invitiamo è il seguente:
Confini, frontiere, terre di confine negli Stati Uniti
Incontro con Arnaldo Testi per il ciclo “Confini / frontiere”
Giovedì 12 marzo alle 17:30, a Palazzo Blu, Arnaldo Testi, dell’Università di Pisa, tiene la conferenza “Confini, frontiere, terre di confine negli Stati Uniti“.
L’incontro fa parte del ciclo “Confini / frontiere“, organizzato dal professor Arnaldo Testi. Nella serie di conferenze saranno affrontati i termini storici di alcune delle controversie teoriche e pratiche sollevate dal tema dei confini.
“Gli Stati Uniti hanno, come tutti, dei confini statuali. Perché nella loro storia hanno elaborato un’idea di frontiera [Frontier] che sembra contradittoria con quella di confine [border]? Laddove la frontiera indica un’area di mobilità, di espansione, di conquista, di apertura al futuro e all’ignoto; mentre il confine indica l’esatto opposto, e cioè limite, chiusura, protezione, difesa? Perché negli ultimi decenni il confine ha cessato di essere una semplice linea per diventare una fascia territoriale piuttosto profonda [border zone] in cui le autorità esercitano poteri di polizia tipici dei posti di confine? Perché la border zone è anche una borderland, ovvero una regione in cui culture diverse di nuova e vecchia immigrazione si scontrano, convivono, si contaminano? Perché il confine con il Messico è il cuore di questi sviluppi, ferita aperta ma anche finestra di opportunità fra il Nord e il Sud del mondo? Perché l’idea di un muro, dunque? Forse la negazione finale della vecchia idea di frontiera?”
Insomma, una puntata tutta dedicata all’America!
Per recuperare tutte le puntate precedenti: https://radio-eco.it/index.php/programmi-e-podcast/!

Speaker e autore: Tommaso Calleri
Nell’era del populismo che dilaga e delle fake news che imperversano, si manifesta la mia essenza di Tommaso apostolo, che “non ci crede finché non ci mette il naso” (altissima citazione dello Zecchino d’Oro edizione 1969). Di un mio celebre omonimo è stato detto: “Voi lo chiamate ‘il bue muto’! Io vi dico che, quando questo bue muggirà, i suoi muggiti si udranno da un’estremità all’altra della terra!”. Quando io parlo al telefono, si gira mezzo autobus, ma è pur sempre un inizio.

Co-speaker e regista: Jacopo Signorini
Classe 1996, dal cognome regale tutti lo associano a suo zio Alfonso, da cui ha preso senz’altro lo stile. Grande fan de La Zanzara, ha imparato a gestire i litigi in modo sempre diplomatico. Tav o NoTav? Questo è il dilemma. Identikit: lo potete trovare in ogni tipo di habitat, intento a celebrare, come sovente fa, riti dionisiaci con bevande alcoliche e corone di foglie in testa.