Maria Teresa de Filippis, Maria Grazia Lombardi, Divina Galica, Desiré Wilson, Giovanna Amati, Maria de Villota, Susie Wolff: sono questi i nomi delle prime donne che si sono affacciate al mondo della Formula 1 come pilote. Solamente le prime due però sono riuscite a qualificarsi e a partecipare ad una gara.
Maria Teresa de Filippis, prima pilota della storia – Nata l’11 novembre del 1926 a Napoli, Maria Teresa de Filippis è stata la prima donna a correre in Formula 1.
La pilota napoletana comincia la propria carriera a 22 anni: partecipa al Giro di Sicilia del 1948 su una Fiat 1100s assieme al fratello Antonio. Sfortunatamente, a causa di un malfunzionamento della vettura, si ritirano dalla competizione. Nello stesso anno disputa anche la sua prima gara in solitaria: la 10km Salerno-Cava de’ Tirreni che vince nella categoria Turismo con la Fiat 500 Topolino.
Grazie a Juan Manuel Fangio, la De Filippis guida la sua Maserati 250F e approda nel Campionato mondiale di Formula 1.
Il suo debutto avviene al Gran Premio di Monaco 1958 come privata, tuttavia non riesce a prendere parte alla gara. In Belgio invece passa le qualifiche, si schiera 19° e taglia il traguardo in 10° posizione.
Prende parte anche al Gran Premio di Portogallo e Italia, dove ottiene il suo miglior risultato e si piazza 8°.
La stagione 1959 è l’ultima per la pilota. L’anno precedente aveva venduto la sua Maserati, per cui, nella stagione successiva, avrebbe corso con auto non sue. A Monte Carlo, con la Porsche Formula 2 che Jean Behra aveva fatto costruire per lei a Modena, riesce a qualificarsi per il Gran Premio. Secondo i commissari di gara però aveva ottenuto il risultato a tempo ormai scaduto, per cui viene estromessa dalla griglia di partenza.
A causa di un incidente in pista, il suo amico Behra, pilota francese, perde la vita. Non riuscendo a sopportare il dolore della sua scomparsa, la napoletana decide allora di non salire più su una macchina da corsa. Dopo 20 anni tuttavia, si approccia di nuovo al motorsport unendosi al club degli ex piloti di Formula 1 e della Maserati.
L’8 gennaio 2016 all’età di 89 anni, “Pilotino”, soprannominata così perchè molto minuta, si spegne lasciando un’impronta indelebile nel motorsport.

Maria Grazia Lombardi, prima donna a segnare dei punti – Classe 1941, Maria Grazia Lombardi detta “Lella” è nata a Frugarolo il 26 marzo.
Dopo un primo debutto sui kart, nel 1965 gareggia nella serie della Formula Monza con una vettura acquistata a rate. Nel 1968 si classifica 2° nella Formula 3, mentre 2 anni dopo ottiene il titolo di campionessa italiana della Formula 850, trionfando in 4 delle 10 gare previste.
Dopo altre 2 vittorie a Monza e Vallelunga, torna in F3 nel 1972, finendo 10° in classifica e ottenendo lo stesso risultato anche l’anno successivo. Il 1973 è un anno di svolta per la Lombardi: infatti a Monaco all’inizio di giugno aveva già conseguito la metà delle 6 vittorie che l’avrebbero aiutata a diventare la campionessa italiana della Ford Escort Mexico Challenge. Riesce a strappare anche un 12° posto nella gara più prestigiosa della Formula 3.
Lella Lombardi esordisce in Formula 1 il 20 luglio 1974 nel Gran Premio di Gran Bretagna, sulla pista di Brands Hatch. Durante le prove non realizza un punteggio sufficiente per qualificarsi e ottiene solo il 29° tempo. La stagione seguente partecipa a 12 delle 14 corse del mondiale con una March Ford Cosworth.
Durante il Gran Premio di Spagna sul Circuito del Montjuich, la pilota piemontese ottiene un mezzo punto: primi e unici punti mai ottenuti da una donna in Formula 1.
Le prime prove sono boicottate dai piloti che si riuniscono per segnalare lo stato in cui sono ridotte le barriere di sicurezza. Lella fa la sua corsa al volante di una March 751, e con il team Lavazza March, si qualifica con il 24º tempo. Durante la gara ufficiale alcuni piloti, tra cui Emerson Fittipaldi, Wilson Fittipaldi e Arturo Merzario, decidono di ritirarsi.
Al 25º giro l’automobile Hill-Ford di Rolf Stommelen perde l’alettone che finisce contro i tifosi, causando una tragedia: 4 morti e numerosi feriti. A seguito dell’accaduto la corsa viene immediatamente sospesa.
In quel momento Lella Lombardi occupa la 6° posizione, conquista così il suo punto dimezzato. Purtroppo la direzione decide di assegnare il risultato in questo modo perchè i piloti, a causa dell’interruzione della competizione, non erano riusciti a percorrere la distanza minima regolamentare per un Gran Premio.
La sua partecipazione ad altre gare la vede oscillare dalla 7° alla 18° posizione, fino alla mancata qualifica a Monaco. Al volante per la March e la Brabham, partecipa a 4 qualificazioni nel 1976 arrivando 12° in Austria e 14° in Brasile. Nella stessa annata partecipa al Gran Premio di Gran Bretagna, in coppia con Bob Evans: è la prima volta nella storia che 2 donne aderiscono alla stessa gara, difatti partecipa alle qualificazioni anche Divina Galica.
La carriera in Formula 1 della donna si conclude con il Gran Premio d’Austria dove si classifica in 12° piazza, muore infine a Milano il 3 marzo 1992 a causa di un tumore.

Le altre protagoniste – Divina Galica: Originaria di Bushey Heath, nell’Hertfordshire, nata il 13 agosto 1944. Inizia la sua carriera sportiva come sciatrice di talento, tanto è vero che prende parte a 4 Olimpiadi invernali. In Coppa del Mondo di sci vanta due 3° posti in discesa libera, ottenuti a Badgastein e Chamonix nel 1968.
Negli anni ’70 l’inglese partecipa ad una competizione automobilistica e scopre il suo interesse per il motorsport. Compete nei kart, in F2, per poi aderire nel 1976 alla Shellport International Group 8, nella quale guida una Surtees TS16 di Formula 1.
Nel 1976 la 32enne tenta di qualificarsi al Gran Premio di Gran Bretagna, mancando però di 3 secondi. L’anno seguente partecipa alla Race of Champions, gara di Formula 1 extra campionato, dove chiude in 12° posizione.
Dopo le mancate qualificazioni in Brasile e Argentina su una Hesketh-Cosworth, Divina Galica abbandona il sogno della Formula 1 per tornare nel British Shellport Championship. La sua carriera si conclude nel 2000, nell’American Le Mans Series.

Desiré Wilson: Ex pilota automobilistica sudafricana, Desiré Wilson è nata il 26 novembre 1953 a Brakpan ed è conosciuta per la sua lunga carriera nel mondo delle corse, durata 58 anni.
All’età di 5 anni inizia a gareggiare a bordo di micro-midget su piste sterrate dell’East Rand, ottenendo diversi successi. Compiuta la maggiore età, partecipa alla Formula Vee con auto costruite da suo padre. Si qualifica 2° e 4° ai Campionati Sudafricani.
La giovane passa alla Formula Ford 1600 nel 1974 e 2 anni dopo diventa la prima donna al mondo a vincere un campionato nazionale di corse. Visti i suoi traguardi in Europa, a metà del 1977 ha la possibilità di testare, in Formula 1, una March 751 e supera persino i risultati migliori dei piloti ufficiali del team.
Nel 1978 si trasferisce in Inghilterra e partecipa con una Tyrrell 008 nel campionato di Formula Aurora diventando la prima donna a guidare una gara della categoria. L’anno successivo la sudafricana gareggia nella Race of Champions della F1, piazzandosi 9°.
Desiré Wilson prova a qualificarsi al Gran Premio di Gran Bretagna nel 1980 con la Williams-Ford Costworth, fallendo. Nel 1998 gareggia in quello del Sudafrica, dove effettua il famoso sorpasso su Nigel Mansell, ma sfortunatamente la corsa viene invalidata per motivi politici.

Giovanna Amati: Nata il 20 luglio 1959 a Roma, Giovanna Amati è stata l’ultima donna ad aver partecipato ad un mondiale di Formula 1.
La pilota romana manifesta sin dalla tenera età un particolare interesse per i motori, messo a rischio quando a soli 19 anni viene rapita e tenuta in prigionia per 2 mesi da un gruppo di criminali francesi guidato da Jean Daniel Nieto. Dopo una serie di abusi fisici e mentali, i malavitosi chiedono un riscatto di circa 800 milioni di lire.
Una volta rilasciata, la giovane si avvicina alle corse negli anni ’80 frequentando una scuola di pilotaggio. Passa dalla Formula Abarth, alla Formula 3 italiana, alla Formula 3o00 nel 1987, categoria nella quale rimane fino al 1991.
Al termine di questa sua permanenza, Amati ha l’opportunità di testare una Benetton in 30 giri. L’anno successivo firma un contratto con il team Brabham, diventando seconda guida a seguito di alcune trattative fallite da parte della squadra per ingaggiare il giapponese Akihiko Nakaya.
A causa della sua inesperienza, la carriera nel mondiale fu breve: in Sudafrica va in testacorda 6 volte durante le prove libere e manca la qualificazione. In Messico e Brasile ottiene lo stesso risultato, che le costa il rimpiazzo con il futuro campione Damon Hill.

Maria de Villota: Nata a Madrid il 13 gennaio 1980, Maria de Villota è venuta a mancare il 13 ottobre 2013 a causa di un distacco della massa encefalica, conseguenza dell’incidente dell’anno precedente. La sua è una delle presenze più ricordate nel mondo della Formula 1, soprattutto da Carlos Sainz, attuale pilota della scuderia Williams. Lo spagnolo infatti porta sempre una stella sul suo casco in memoria dell’amica.
De Villota gareggia in numerosi campionati automobilistici, tra cui il Campionato Mondiale Turismo e l’ADAC Procar Series. Nel 2005 prende parte alla 24 Ore di Daytona e 4 anni dopo segna un contratto con l’Atlético Madrid per correre in Superleague Formula fino al 2011.
Il 18 agosto 2011 arriva la conferma da parte del team Lotus Renault GP del debutto della spagnola in Formula 1 durante i test della Renault R29 al circuito francese di Paul Ricard, oltre alle trattative da parte del suo management per garantirle un posto da terzo pilota.
È il 7 marzo 2012 quando Maria de Villota si unisce al Marussia F1 Team come collaudatore. Quello stesso anno, intorno alle 9:30 del 3 luglio, la donna è coinvolta in un incidente all’aeroporto di Duxford, in Inghilterra, mentre effettua dei test per la squadra. La sua vettura si schianta a circa 60 km/h contro un camion fermo al termine di un giro di prova.
Dopo un’ora i soccorsi riescono a tirarla fuori dalla monoposto e a portarla all’ospedale di Addenbrooke, nel Cambridgeshire. Il giorno dopo viene dichiarato che de Villota è cosciente, ma che ha perso l’occhio destro nello scontro.
Nell’ottobre 2012 sarà lei stessa a confermare in una intervista di aver perso l’olfatto e il gusto, di soffrire ancora di mal di testa e di dover subire un ulteriore intervento chirurgico. Tuttavia l’incidente non le ha tolto l’ottimismo, tanto è vero che la giovane afferma di impegnarsi nella promozione di miglioramenti della sicurezza negli sport motoristici e di voler tornare a guidare.
L’11 ottobre 2013, i media spagnoli riportano la scomparsa di de Villota a 33 anni, ritrovata deceduta nella sua stanza d’albergo a Siviglia.

Susie Wolff: Susie Wolff è conosciuta per essere l’attuale managing director della F1 Academy, ma in passato è stata anche una pilota automobilistica.
Nata il 6 dicembre 1982 a Stoddart, Wolff gareggia per diverse categorie: Formula Renault, Formula 3 inglese, DTM (Deutsche Tourenwagen Masters) per la scuderia Mücke Motorsport e dopo 2 anni Persson Motorsport. La stagione 2010 è la sua migliore, infatti guadagna 2 7° posti e chiude 13° in classifica piloti.
Nel 2012 termina la sua esperienza nel DTM per concentrarsi nel ruolo di tester con la Williams in F1, che successivamente le porta la promozione a Test Driver della scuderia. Nel 2014, proprio con la Williams FW36, partecipa alle prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna e di Germania.
Nel 2015, la scozzese scende in pista con la FW37 nei test pre-stagionali e nelle prove libere in Spagna e nuovamente in Gran Bretagna. Nella stessa annata annuncia il suo ritiro dalla Formula 1, esprimendo il desiderio di voler aiutare altre donne ad approcciarsi al motorsport. L’ultima sua corsa è la Race of Champions a cui ha preso parte in coppia con David Coulthard.
Ambasciatrice Mercedes dal 2016 per il brand “She’s Mercedes”, Susie Wolff è inoltre la fondatrice dell’organizzazione “Dare to Be Different” che mira ad aumentare la partecipazione delle donne nel motorsport. Nel 2019 l’associazione si unisce all’iniziativa “FIA Girls on Track” per raggiungere un pubblico più ampio.
Nel 2018 annuncia la sua collaborazione, in qualità di azionista, con il Team Venturi Racing in Formula E. Ne diventa anche prima Team Principal e successivamente CEO. Nel 2023 la Maserati MSG Racing acquista la scuderia, per cui Susie Wolff si concentra sul ruolo di managing director della F1 Academy.

Menzione d’onore per Christine Beckers, una pilota di Rally che all’età di 80 anni ha guidato una vettura di Formula 1! Si tratta della monoposto ex-Thierry Boutsen Arrows A8 del 1985, guidata dalla 4 volte partecipante alla 24h di Le Mans al circuito di Zolder lo scorso 21 luglio.
F1 Academy – Come è stato menzionato nel paragrafo precedente, Susie Wolff dirige la F1 Academy. Ma che cos’è di preciso questo progetto?
La F1 Academy è un campionato monomarca composto da 18 vetture, di cui una Wild Card che varia ogni weekend di gara, suddivise tra 6 teams. Tutti i piloti devono essere donne, avere almeno 16 anni di età, possono partecipare solo a 2 stagioni della serie e devono possedere una licenza FIA per circuiti internazionali di Grado B, C o D.
Questa nuova categoria nasce da un’idea della Formula 1 e ha lo scopo di preparare le pilote a raggiungere livelli di competizione più elevati: sulla base della Formula 4, qui i giovani talenti delle categorie junior possono guadagnare l’esperienza necessaria per progredire in Formula 3.
F1 Academy, dal suo debutto di 2 anni fa, ha prodotto 13 diverse vincitrici, tra cui le campionesse Marta Garcìa e Abbi Pulling. Proprio a quest’ultime, per supportare la loro crescita, è stato offerto loro un sedile interamente finanziato per la stagione successiva: la prima nel Campionato Europeo Formula Regional by Alpine mentre la seconda nel Campionato GB3.
L’edizione 2025 prevede un calendario di 7 round, per un totale di 14 corse in 3 continenti differenti, tutte supportate dal Campionato Mondiale di F1.
Come funziona il formato del weekend? Si inizia con due sessioni di prove libere da 40 minuti ciascuna e una sessione di qualifica da 30. Successivamente si tengono 2 corse che durano fino a 30 minuti. Nelle qualificazioni, il giro più veloce di ogni pilota determina la griglia di partenza per la Gara 2. Per la Gara 1 si invertono le prime 8 pilote con quelle dal 9° al 18° posto.
Vengono assegnati 2 punti a colei che parte in pole position per la Gara 2. Per la Gara 1 i punteggi sono attribuiti alle prime 8 classificate secondo una scala mobile: 10, 8, 6, 4, 3, 2, 1. Mentre in quella finale si segue l’ordine della Formula 1. In aggiunta, viene assegnato 1 punto a chi realizza il giro valido più veloce, a condizione che si sia classificata tra le prime 8 posizioni della classifica della Gara 1 o tra le prime 10 della Gara 2.
Se ti interessano maggiori informazioni riguardo la F1 Academy, ti consiglio di visitare il loro sito, oppure guarda la nuova docuserie sulla passata stagione in uscita su Netflix il 28 maggio!


CIao! Mi chiamo Francesca e sono una studentessa del corso di Scienze della comunicazione. In futuro, mi piacerebbe diventare una giornalista sportiva e condividere le mie storie con gli altri. In questa rubrica del “Mercoledì Sportivo” racconterò eventi e curiosità riguardanti la Formula 1 e altre categorie. Se anche tu come me hai una passione per il motorsport, sei nel posto giusto. Leggi il mio ultimo articolo qui!