I Tiny Desk concerts sono stati creati intorno al 2008 dalla National Public Radio con l’idea di registrare e pubblicare esibizioni dal vivo in un contesto radicalmente diverso da quello dei grandi stadi o locali: gli uffici dei dipendenti dell’organizzazione. Queste performance sono lo strumento migliore per scoprire musica, esplorare nuovi generi e vedere i propri cantanti preferiti in una veste diversa. La serie di concerti live di NPR, inizialmente rimproverata di concentrarsi eccessivamente su musica indie-rock, negli anni è cresciuta fino a diventare uno dei canali più seguiti e apprezzati per la varietà delle scelte musicali. Le performance, effettuate davanti a un limitato gruppo di persone spiccano per intimità e cura negli arrangiamenti; l’obbligo di dover riadattare i propri brani a un contesto ristretto come quello di un ufficio, infatti, dona ai pezzi una sonorità inedita ed emozionante.
Negli anni si sono esibiti gli artisti più disparati, da Sting a Dua Lipa, ma di seguito vi propongo due esibizioni di stampo hip hop che spero possano stimolare la vostra curiosità.
DOECHII
Il 2024 è stato l’anno dell’acclamazione di Doechii quale stella nascente del panorama del rap internazionale. Il suo album “Alligator Bites Never Heal“, infatti, le è valso la vittoria del Grammy per il miglior album rap, categoria in cui è la terza donna nella storia a trionfare (dopo Lauryn Hill nel 1999 e Cardi B nel 2018).

Tutti i brani della setlist provengono dal suo ultimo album ad eccezione di “Black Girl Memoir“, chiusura della performance toccante e accorata in cui Doechii si rivolge alle donne afroamericane che si trovano ad affrontare le stesse difficoltà del suo passato. L’esibizione spicca per energia e cura, con arrangiamenti quasi jazz e sempre frizzanti. Nota per la sua versatilità, creatività e originalità, l’artista porta in questo Tiny Desk Concert una serie di pezzi che colpiscono per la loro varietà. Difficile da incasellare, fiera e sicura di sé, Doechii rivendica a piena voce il suo vissuto e le sue capacità con il motto liberatorio che apre la performance al suono di “I’m everything!”. I brani si susseguono con continuità nonostante le loro apparenti diversità: “Denial is a River” è un tripudio di capacità tecniche e di storytelling, mentre pezzi come “Boiled Peanuts” sfoggiano il talento della band accompagnatrice, composta da sole donne. Il Tiny desk è estremamente coinvolgente e di grande ispirazione. Una vera scoperta per chi ama il rap e vuole conoscere quest’artista al di là dei trend su Tik Tok che impiegano la sua musica (in particolare il suo ultimo pezzo “Anxiety“, che usa come sample la famosissima “Somebody that I used to know“di Gotye).
Mac Miller
Mac Miller è stato uno degli artisti più importanti e di successo del rap americano e il suo Tiny Desk Concert, soprattutto a seguito della prematura morte a soli 26 anni nel 2018 per overdose accidentale, è uno dei più toccanti.

Il rapper di Pittsburgh si esibisce con alcuni brani tratti dal suo quinto album Swimming, candidato, nell’anno della sua uscita, al Grammy per il miglior album rap. Il punto di forza di questa performance è sicuramente il peso assunto dalle parole del rapper che, accompagnate da un arrangiamento melodico e dolce, trovano una nuova e delicata veste. Grazie al talento della band accompagnatrice, infatti, ogni sfumatura del testo e del vissuto dell’artista viene valorizzata e amplificata nel suo aspetto emotivo. L’esibizione si apre con la tranquilla “Small worlds” per poi proseguire, con la comparsa dell’ospite speciale Thundercat al basso, con l’esecuzione di “What’s The Use?”. Il brano è energetico, groovy e l’intesa tra i due musicisti è straordinaria. A chiusura dell’esibizione, con incredibile semplicità e sincerità, Mac Miller fa dono della narrazione di alcuni dei momenti più difficili da lui vissuti con “2009”. Il sottofondo del piano e di un delicato violino accresce il peso della sua visione del mondo, toccata, in particolare, dal tema della salute mentale e di quelle dipendenze che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita.
Per concludere, se voleste esplorare generi differenti dall’hip hop, consiglio di dare un’occhiata alle esibizioni elencate qui sotto e al canale di NPR. Buon ascolto!
– Khruangbin: eccentrico gruppo texano che fonde suggestivamente psichedelia e funk in grado di catapultare l’ascoltatore in un’atmosfera suggestiva e stupire con le loro grandi capacità tecniche.
–Hermanos Gutiérrez: duo di chitarristi dallo stile molto caratteristico.
– Chappell Roan: una delle artiste pop più valide del momento. Ha recentemente vinto il Grammy come Best New Artist e pubblicato il disco (molto consigliato) “The Rise and Fall of a Midwest Princess”.
L’autrice:
Mi chiamo Maria Piera, studio fisica e sono appassionata di musica e letteratura. Scrivo dei brani che più mi stanno a cuore, qui potete trovare il mio articolo precedente!