Fuori dall’aula-Il coraggio di cambiare: il caso dell’università

Appena terminate le scuole superiori, siamo stati pervasi dall’euforia di un nuovo inizio, dall’eccitazione di poter finalmente entrare nel mondo dei grandi. In quel momento, abbiamo dovuto fare la nostra prima grande scelta: continuare all’università o entrare nel mondo del lavoro. Chi ha scelto di intraprendere la prima strada si è trovato di fronte a un enorme e variegato ventaglio di possibilità. I corsi di studio che le università italiane offrono, infatti, sono pressoché infiniti, e fare un passo falso in quel mare magnum di opportunità è davvero semplice.

Uno studio di Almadiploma mostra che, tra i diplomati del 2020, il 9,3% ha abbandonato gli studi e ben il 14,9% ha cambiato corso di laurea entro tre anni dall’iscrizione. Questi dati dimostrano come numerosi studenti abbiano avuto il coraggio di cambiare, nonostante questa scelta non sia mai semplice da affrontare. Il cambiamento rappresenta un salto nell’ignoto e, si sa, l’ignoto fa davvero paura.

Ma è davvero necessario tanto coraggio per cambiare percorso universitario? Per scoprirlo, abbiamo raccolto le testimonianze di quattordici studenti dell’Università di Pisa che hanno preso questa decisione.

Hai percepito la scelta di cambiare università come coraggiosa? Se sì, perché?

“Ho percepito la scelta come coraggiosa” – risponde uno studente – “perché ho dovuto superare la paura di rimettermi in gioco e ricominciare da capo. Ho dovuto rinunciare all’idea che mi ero fatto di ciò che sarei diventato, reinventando un nuovo obiettivo.

In questi casi, ci si scontra non solo con il giudizio degli altri, ma soprattutto con sé stessi. Come si legge in una risposta, si ha la sensazione di essere costantemente delusi da sé stessi e si teme di deludere gli altri.
«Ci vuole coraggio a dire: “Ho sbagliato […] ma va bene così, […] ho capito qual è il posto per me”».

Cosa hai imparato di te stesso grazie a questo cambiamento?

Chi ha fatto questo passo racconta di aver imparato molto da questa scelta. C’è chi ha finalmente capito che “non c’è una strada dritta e precisa da percorrere, ma che ogni deviazione può arricchirla e renderla interessante”, chi ha imparato ad accettare gli intoppi nel proprio cammino e chi ora riesce a dare il giusto peso al tempo. Tutti, comunque, sono consapevoli di come questa esperienza li abbia cambiati e arricchiti.

Cosa si cela dietro questa scelta? Perché avete cambiato corso?

La maggior parte evidenzia come alla base di questa decisione vi sia stata un’eccessiva difficoltà nel corso di studi, un orientamento universitario inefficace o del tutto assente.

“Ho capito” – dichiara uno degli intervistati – “che ciò che stavo studiando non mi stimolava e che la scelta iniziale era stata dettata dalla necessità di trovare lavoro in seguito.”

Alla base di una scelta sbagliata del proprio corso di studi vi è spesso un orientamento universitario assente o del tutto inefficace. Anche il Ministero ne è consapevole; infatti, in una nota scrive:
“In particolare, si sta lavorando sul potenziamento dell’orientamento per la transizione scuola-università per evitare dispersioni, nonché sui servizi legati al sostegno agli studenti attraverso: estensione del diritto allo studio, no tax area, supporto alla mobilità internazionale, tutorato, attività didattiche.”

Per concludere, vorrei riportare due messaggi di incoraggiamento che ho trovato nelle risposte, perché dobbiamo sempre ricordare di non smettere mai di sognare.

“Il mio consiglio è di studiare qualcosa che ti appassioni e ti incuriosisca. Non è mai troppo tardi per cambiare […] Non vale la pena sprecare tempo ed energie per qualcosa che non ti appaga.”

“Non aver paura. Rifletti bene, prenditi del tempo e scegli ciò che davvero ti piace.

FONTI PER APPROFONDIMENTI: https://www.orizzontescuola.it/universita-uno-studente-su-dieci-abbandona-dopo-il-primo-anno-fondamentale-lorientamento/

https://www.corriere.it/economia/lavoro/23_maggio_23/universita-record-abbandoni-73percento-lascia-primo-anno-b7f95544-f958-11ed-90a5-dd2651f8f2ee.shtml

AUTORE: GIANNI BELLU

Sono arrivato a Pisa ormai quattro anni fa dalla bellissima isola della Sardegna. Dopo aver terminato il mio percorso di studi al liceo classico, ho deciso di iniziare a frequentare matematica. Il richiamo della scrittura si fa sentire, perciò eccomi qua a cercare di raccontarvi la vita dei noi studenti.

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