L’8 e il 9 giugno, siamo chiamati alle urne per rinnovare i seggi del Parlamento europeo. In questa tornata elettorale il numero di seggi è stato portato a 720 e l’Italia eleggerà 76 europarlamentari distribuiti tra 5 grandi circoscrizioni.
Queste sono da molti considerate come elezioni dall’esito incerto dato il crescente aumento di consensi dei partiti di estrema destra in alcuni paesi. Inoltre, queste elezioni si tengono poco dopo lo scoppio del Qatargate, uno scandalo di corruzione che ha coinvolto diversi europarlamentari.
Infine, si tratta delle prime elezioni a seguito dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea dato che, nel 2019, nonostante l’esito della Brexit del 2016, l’accordo per l’uscita del paese non era ancora stato raggiunto.
Vediamo quali sono i principali gruppi parlamentari, in ordine di maggiore rappresentanza all’interno del Parlamento europeo, e dove si collocano i partiti italiani:
Il gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE): si tratta del gruppo più grande dell’europarlamento a partire dalle elezioni del 1999. Nelle ultime 3 legislature, grazie all’alleanza con S&D e RE, è sempre riuscita ad eleggere un suo rappresentante alla presidenza del parlamento. Infatti, l’attuale presidente, Ursula von der Leyen, fa parte proprio del PPE. Tra i partiti italiani ne fa parte Forza Italia che si trova ad affrontare le sue prime elezioni sotto la guida di Antonio Tajani, dopo la morte di Silvio Berlusconi. Proprio sotto la guida di Berlusconi, Forza Italia, forte di importanti vittorie elettori, ha goduto in passato di grande influenza all’interno del gruppo parlamentare che, negli ultimi tempi, ha perso proprio a causa di risultati elettorali non proprio lusinghieri, specie se paragonati a quelli passati;
L’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D): raggruppa al suo interno i principali partiti di centro sinistra. In particolar modo, ne fanno parte il Partito socialista spagnolo, il Partito Socialdemocratico tedesco ed il Partito Democratico italiano. Anche il PD si trova ad affrontare le sue prime elezioni a livello nazionale sotto la guida della segretaria Elly Schlein, che cercherà di mantenere la posizione di primo partito d’opposizione;
Renew Europe (RE): gruppo parlamentare nato a seguito delle elezioni del 2019 su iniziativa del presidente francese Emmanuel Macron, racchiude al suo interno i principali partiti liberali d’Europa. Nello scenario italiano ne fanno parte Italia Viva di Matteo Renzi che, alleatasi con +Europa, ha creato la lista Stati Uniti d’Europa e Azione di Carlo Calenda. Azione e Italia Viva non sono riuscite a trovare un accordo a causa dei numerosi scontri che hanno portato alla fine dell’esperienza del Terzo polo, il progetto politico con il quale i due partiti si erano presentati alle elezioni politiche del
I Verdi: racchiudono al loro interno le principali forze politiche ecologiste. Alle precedenti elezioni il partito Europa Verde, oggi facente parte dell’alleanza verdi-sinistra, si era candidato ma, a causa del mancato raggiungimento della soglia di sbarramento del 4%, non era riuscito ad eleggere nessun candidato;
Identità e Democrazia (ID): come RE, anche questo gruppo parlamentare è nato dopo le elezioni del 2019, su spinta del segretario della Lega, Matteo Salvini. Il gruppo racchiude alcuni partiti apertamente euroscettici e appartenenti agli ambienti di destra ed estrema destra come il partito francese, Rassemblement National di Marine le Pen. Fino a poche settimane fa anche il partito tedesco, Alternative fur Deutschland, ne ha fatto parte salvo esserne stato espulso a causa di una serie di scandali generati dalle dichiarazioni apertamente naziste di Maximilian Krah, capolista del partito alle elezioni;
Gruppo dei conservatori e dei riformisti europei (ECR): anche questo gruppo parlamentare è composto da partiti apertamente euroscettici che fanno parte di ambienti di destra. I partiti più influenti all’interno del gruppo sono il partito polacco, Diritto e Giustizia, che ha guidato la Polonia sino alle ultime elezioni del 2023 dove è stata sconfitta da una ampia coalizione di partiti d’opposizione e Fratelli d’Italia dell’attuale Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Molto probabilmente, proprio grazie ai grandi consensi del partito italiano, questo gruppo parlamentare sarà destinato ad accrescere i suoi consensi in questa tornata elettorale;
Gruppo della sinistra al Parlamento Europeo (GUE): gruppo parlamentare che si colloca maggiormente a sinistra rispetto ad S&D e che è composto da alcune forze di sinistra europee come la tedesca Die Linke. Se l’Alleanza Verdi-Sinistra (AVS) dovesse riuscire a superare la soglia di sbarramento del 4%, è molto probabile che i rappresentati del partito Sinistra Italiana accederanno a questo gruppo parlamentare.
Non iscritti: infine, come nel parlamento nostrano, anche in quello europeo risiedono dei parlamentari che non aderiscono a nessun gruppo parlamentare. Questo gruppo generalmente è composto da parlamentari molto diversi tra loro e, data la sua natura, difficilmente riesce ad incidere in maniera netta sull’agenda politica del Parlamento. Attualmente il MoVimento 5 Stelle fa parte del gruppo dei non iscritti. Questo perché, a seguito delle elezioni del 2019, il movimento non è riuscito né a creare un gruppo parlamentare autonomo né tantomeno ad aderire ad uno di quelli già esistenti.