Venerdì 5 aprile è finalmente uscito MAYA, attesissimo album di uno dei produttori più importanti del panorama musicale italiano, MACE. Sbalorditivo fin dal primo ascolto, in questo disco l’artista milanese raccoglie attorno a sé una validissima schiera di talenti per regalarci, come suo solito, un vero gioiello.
Per chi non lo conoscesse, la carriera di MACE nasce a strettissimo contatto con l’hip-hop e si è successivamente spostata sulla produzione di musica elettronica. Collabora con artisti quali Salmo, IZI, Ghali e Venerus. Quest’ultimo sodalizio in particolare, frutto di un’intesa artistica straordinaria, ha dato vita a una serie di pezzi meravigliosi che trovate riassunti nell’elenco in fondo all’articolo. Nel 2021 pubblica il suo album d’esordio, OBE, crogiolo di personalità affermate della scena urban italiana e nel 2022 OLTRE, album strumentale dalle sonorità elettroniche.
Perché ascoltare MAYA: prime impressioni
Per MACE il punto di partenza rimane sicuramente l’hip-hop (che lo accompagna da sempre nel suo percorso artistico) ma in MAYA riesce a superare con coraggio i limiti del genere e ad abbracciare sonorità più ampie.
Invitandovi a dare un’occhiata alla tracklist, mi limito a far notare che ogni accostamento è incredibilmente riuscito e raramente scontato. Complessivamente, ogni traccia trasuda autenticità e naturalezza. La regia di MACE ha orchestrato un susseguirsi di pezzi mai banali e sempre freschi in termini di produzione e arrangiamento. Tra accenni di sitar, synth e cori, l’impressione è quella di un disco delicato e allo stesso tempo potente, dove voci ormai note si alternano a quelle di emergenti meno conosciuti dal grande pubblico. L’album è nato dalla condivisione da parte dei vari musicisti di un periodo di vita in una residenza nelle campagne toscane con studi di registrazione aperti h24 e nessuna idea iniziale se non quella di far sì che ogni brano nascesse naturalmente dalla convivenza e interazione reciproca; il disco è quindi estremamente coeso.
MAYA nasce con una visione e questo è percettibile in ogni scelta: a partire dai simboli che (come da tradizione) accompagnano il titolo di ogni brano, fino al nome del progetto stesso e dell’ultima traccia. A chiudere l’album, come in OBE, è un brano strumentale: IL VELO DI MAYA. Chiaro rimando alla filosofia induista, questo brano da otto minuti dalle sonorità psichedeliche è un palco sul quale brilla tutta l’esperienza di MACE. Potete trovare altre informazioni sul processo creativo e la visione artistica alla base del disco qui e sulla pagina Instagram del produttore.

Quello che vi consiglio
Ogni traccia merita di essere ascoltata almeno una volta e sebbene non possa soffermarmi adeguatamente su ciascuna di esse, eccone alcune che potreste apprezzare:
- Il mio brano preferito: SOLO UN UOMO. Dai toni epici, grazie al connubio della voce di Altea e una base con un crescendo esplosivo, è incredibilmente emozionante.
- Per gli amanti dei pezzi rap “hardcore”, PRAISE THE LORD, in cui Noyz Narcos, Guè e Tony Boy confermano il loro status attuale.
- Tracce dall’arrangiamento brillante e leggero: OSSIGENO (Venerus), MENTRE IL MONDO ESPLODE (Ele A, Marco Castello)
- Pezzi malinconici per testo e musica: METEORE (centomilacarie, Gemitaiz, Izi), TUTTO FUORI CONTROLLO (Kid Yugi, Izi, Franco126)
- Connubio perfetto con Cosmo in un brano dai toni elettronici: STRANO DESERTO (Cosmo, Rareş)
- I due singoli usciti prima dell’album: NON MI RICONOSCO (centomilacarie, Salmo), RUGGINE (Chiello, Coez)
- La strumentale che chiude il disco: IL VELO DI MAYA
Un apprezzamento in particolare va a IZI, che dopo un periodo di silenzio ritorna a prendersi la scena in ben tre pezzi, con strofe sempre interessanti e dai toni intimi.
Per scoprire altri lavori di MACE
- OLTRE: album strumentale di musica elettronica
- Le riuscitissime collaborazioni dai toni pop con Venerus: Love Anthem (gradevole EP da soli15 minuti), alcuni brani tratti da Magica Musica (ad esempio Sei acqua)
- Collaborazioni con IZI: Chic (uno dei brani più importanti della sua carriera) e Dammi un motivo (dal consigliatissimo e introspettivo album Aletheia)
- OBE: album che non avrebbe bisogno di presentazioni in cui potete trovare hit come LA CANZONE NOSTRA (Blanco, Salmo), la delicata SENZA FIATO (Joan Thiele, Venerus) e BUONANOTTE (Franco 126, Noyz Narcos ft. Side Baby)
In conclusione, MAYA è un disco da ascoltare per avere uno scorcio sulla produzione di uno degli artisti più validi in Italia e in quanto è un progetto solido, ben costruito e gradevole all’ascolto.
Spero di avervi incuriositi!
Buon ascolto e a presto!
Maria Piera
L’autrice:
Mi chiamo Maria Piera, studio fisica e sono appassionata di musica e letteratura. Scrivo dei brani che più mi stanno a cuore nella mia rubrica What’s the story, che trovate presentata qui.