Metti un po’ di musica – Waacking, Voguing e Ballroom Scene a Pisa

Ciao a tutt*,

I’articolo di oggi riguarda un evento musicale che ha avuto luogo nel finesettimana del 24 e 25 febbraio, proprio nella nostra città. Al Cantiere San Bernardo, in via Pietro Gori, nella cornice di un appuntamento del Festival della Multidimensione, è stato possibile conoscere due mondi che uniscono musica, danza, stile e cultura: il Waacking e il Voguing.

Origini e sviluppo del Waacking

“Waacking è cantare con il corpo”, dice una delle più importanti performer di questo stile, Princess Lockeroo, a sua volta allieva di uno dei pionieri del Waacking, Tyrone Proctor.  Nelle parole di Princess Lockeroo si nasconde l’essenza stessa del Waacking : il corpo diventa un tutt’uno con la musica, le note e le parole di una canzone si imprimono nei movimenti di chi interpreta prendendo tridimensionalità e vitalità. Il Waacking nacque negli anni ’70 nei gay club della California e si diffuse presto nella comunità LGBTQ +,black, latina della West Coast per poi diventare sempre più popolare grazie al programma televisivo Soul Train, in cui i ballerini formavano due file, lasciando un corridoio al centro, nel quale avveniva l’esibizione. Nel safe space dei club si volevano rompere le convenzioni sociali e gli stereotipi di genere, la danza veniva vissuta come forma espressiva di liberazione per una comunità oppressa e marginalizzata.

La disco-music è il panorama musicale di riferimento. Alcune artiste particolarmente rappresentative sono state Gloria Gaynor ( I Will Survive,) Diana Ross (I’m coming out) e Chaka Khan (Ain’t Nobody), le quali sono, nel tempo, diventate vere e proprie icone della comunità queer. Diana Ross, in particolare, è ricordata, storicamente, come una delle prime pop star che favorì la diffusione del Waacking poiché durante i suoi concerti, mise a disposizione dei ballerini degli spazi per esibirsi dal vivo.

I movimenti dei waackers si ispiravano originariamente a quelli di grandi attrici come Greta Garbo o Marylin Monroe. Una delle caratteristiche di questo stile di danza è infatti il “drama”, cioè l’enfatizzazione di un atteggiamento cinematografico tipico delle dive del passato, attraverso il quale si voleva, e si vuole, mandare un messaggio di orgoglio della propria identità e del proprio corpo.

Origini e sviluppo del Voguing e della Ballroom Scene

La Ballroom Scene mosse i suoi primi passi già nel tardo XIX secolo ma la sua evoluzione avvenne in concomitanza ai Moti di Stonewall del 1969 e proseguì negli anni ’70. L’ambiente in cui nacque e si sviluppò il Waacking fu la California, ma le prime Ball ebbero origine nella Costa Est degli Stati Uniti, precisamente nell’area di New York.
Da ricordare nella storia del movimento è l’episodio – riportato nel film-documentario “The Queen (1968)” – in cui la Queen Crystal LaBeija, dopo essere stata sconfitta dall’avversaria Miss Harlow, a causa delle sua pelle, espresse indignazione per il trattamento razzista subito.
Le ingiustizie nei confronti delle partecipanti non bianche comportarono una scissione a cui seguì la creazione delle Black Ball; ball dove le persone BIPOC (Black, Indigenous and People of Color) potevano esprimersi al meglio senza discriminazioni in base a tratti somatici o pigmentazioni non bianco conformi. Importante nell’affermazione delle ball come spazio libero dalla white supremacy fu proprio l’ iniziativa delle Black Queens ( Queen appartenenti alla comunità afro-discendente) di creare un proprio circolo di competizioni, in cui alle persone nere non era richiesto di sbiancarsi la pelle per poter partecipare. All’interno di queste ball si svilupparono, oltre alle categorie fashion come Runway e Best Dress, anche categorie come Face, Body, Realness e ancora parti danzate quali: Pop Dip & Spin (noto oggi come Old Way), New Way e Vogue Femme. Queste tre danze, nello specifico, prendono il nome di Voguing. Il nome “Voguing” ha origine dal celebre magazine Vogue e fa riferimento ad un ben preciso episodio. Durante una esibizione la Queen, Pepper Labeija prese la rivista Vogue e cominciò a imitare le pose delle modelle a tempo di musica, per prendere in giro (nel linguaggio proprio “Fare Shade”) le altre Queen presenti alla ball.



Spazio alla performance

Tornando all’evento di sabato 24 febbraio, dalle 21.00 si sono tenute performances di Waacking e Voguing, coordinate da Vio Awanawaack & Munera, rappresentante della House of Munera e membro Awanawaack, oltre che punto di riferimento in Toscana per la scena Waacking e Voguing.

Nel corso della serata si sono esibiti, in varie categorie, Vio Awanawaack & Munera, Giordano Munera, Merio 007, Salvatore 007, Giorgino 007, Francesco 007 e Rocksie Lee

Sperimentare, imparare, creare

Nel pomeriggio di domenica 25 febbraio, è stato possibile, approcciarsi al mondo del Waacking, del Voguing e della Ballroom Scene, più da vicino, grazie a Got the Space, un doppio appuntamento di training, guidati dall’esperienza, dalla competenza e dall’energia di Vio. Il training è partito da un esercizio ispirato proprio al Soul Train della celebre trasmissione americana degli anni ’70. La parola d’ordine è stata lasciarsi guidare dalla musica, tornare alle radici di una danza nata spontaneamente per socializzare nelle discoteche.

La seconda parte del pomeriggio, invece è stata dedicata, all’ approfondimento della Ball-culture e del Voguing, con focus su alcune delle più importanti categorie di questo stile: Vogue Femme, Runway, Posing . Anche in questo caso, prima di tutto è stato importante capire l’atmosfera tipica di una ball, per poi replicarla in piccolo, lasciando spazio alla creatività e all’interpretazione.

Ballare per far sentire la propria voce

Dietro quelli che possono apparire dei semplici passi, c’è in realtà una storia di affermazione di diritti e libertà. Spesso la danza, è lo strumento con cui chi è messo ai margini della società, può mandare un messaggio, non avendo rappresentanza politica. È, per questo importante, che in una realtà come quella pisana, si creino spazi per promuovere e condividere forme d’arte e cultura come quelle che ho descritto in questo articolo.

Nell’attesa che vi siano altri eventi dedicati al Waacking, al Voguing e alla Ballroom Scene, vi invito ad ascoltare alcuni brani che vi faranno sicuramente calare nelle atmosfere descritte e che potrete recuperare nella Playlist della rubrica Metti un po’ di musica. Se volete restare aggiornati, come sempre vi invito a seguire la pagina Instagram di RadioEco e il mio profilo social.

Ringrazio Giordano Munera della Kiki House of Munera per molte delle informazioni e delle curiosità che trovate in questo articolo

Autrice: Laura Gigliotti

Ho 25 anni, studio Giurisprudenza ad UniPi e quando sono in pausa da tomi e manuali adoro ascoltare musica, leggere, guardare film e serie TV. Dal 2024 su RadioEco mi occupo di una rubrica a tema musicale.
Potete seguirmi anche qui sul mio profilo Instagram e su quello Spotify.

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