Erika in musica – La vittoria di Angelina Mango a Sanremo 2024

La noia è la canzone vincitrice della settantaquattresima edizione di Sanremo, scritta dalla stessa Angelina Mango in collaborazione con Madame e Dardust, che ne ha seguito la produzione. L’artista musicale lucana era alla sua prima partecipazione sanremese, preceduta, tuttavia, dall’adesione ad Amici 2024, dove aveva già trionfato nella categoria “canto” circa nove mesi fa.



La noia fa riferimento all’approccio positivo che la giovane cantautrice ha nei confronti della vita, come si nota attraverso la frase: “mi hanno detto che la vita è preziosa”; ma, soprattutto, riflette sul valore fondamentale dei momenti di stasi e di noia, che lei sceglie di combattere ed affrontare ballando la cumbia, come si può comprendere dalla frase: “ballo la cumbia”, ossia un ballo tipico sudamericano, precisamente un canto e una danza popolare colombiana molto movimentata e vivace.

La canzone presenta un ritmo fluido, allegro e, a tratti, addirittura festoso, pur parlando anche dei traumi personali, come sottolinea il frammento del testo: “La mia collana non ha perle di saggezza, a me hanno dato le perline colorate per le bimbe incasinate con i traumi”. Il linguaggio della composizione non lo definirei semplice ed immediato, bensì abbastanza complesso stilisticamente, in quanto ci sono molti cambi di tonalità, é molto veloce e a volte ho l’impressione che la musica rubi spazio alle parole, ma con il tempo si lascia comprendere ed apprezzare.



La canzone, dal mio punto di vista, è valida, in quanto riesce a catturare sia i giovani che i meno giovani, come esempio mia madre, che fin dall’inizio ha sostenuto vincesse. Inoltre, soprattutto, potrebbe avere un successo internazionale ed essere tradotta in spagnolo, viste le sonorità latineggianti e spagnoleggianti che ha. Il videoclip lo trovo molto colorato, artistico e impattante.

La Noia è disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 7 febbraio 2024.

Seguo Madame ed Angelina da molto tempo, e devo ammettere che la loro alleanza musicale non mi sorprende, perché le trovo molto simili e compatibili. Ritengo che Francesca Galeano, in arte Madame, sia molto più brava come autrice che come cantante, e si senta molto la sua impronta all’interno del testo. Questa combo mi sembra molto convincente, per questo spero vivamente che le due artiste continuino a lavorare insieme.



Per la vittoria di Angelina Mango sono molto felice e soddisfatta, in quanto è una delle compositrici odierne che stimo ed apprezzo maggiormente. Credo ci fossero pezzi ancora più meritevoli, come ad esempio quello di Irama, Tu no, che tratta di una perdita molto sofferta e sentita dal cantante, e lo fa in modo molto dolce, delicato e malinconico. Inoltre non mi è piaciuto per niente come è stato trattato il rapper partenopeo Emanuele Palumbo, in arte Geolier, il quale avrebbe meritato più attenzione, rispetto e considerazione.



Concludo la questione dicendo che la musica, per quanto mi riguarda, non dovrebbe essere così tanto divisiva e creare quasi acredine. A prescindere da tutto questo, è stato, a mio avviso, il festival della generazione Z; inoltre c’è stato anche il trionfo di Napoli e della lingua napoletana che apprezzo tantissimo, visto che entrambi gli artisti giunti sul podio la conoscono benissimo e la praticano con amore e dedizione.

Cari lettori mi auguro che questo articolo vi piaccia.


Per saperne di più su di me vi invito a leggere la presentazione della mia rubrica Erika in musica per RadioEco e a seguirmi sul mio profilo Instagram. Qui, invece, potete trovare il prossimo articolo.

Buona lettura!

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