
“Leggere: Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra -che già viviamo- e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi.”
Avevo molti dubbi su come presentare questa rubrica e così ho scelto di farlo iniziando dalle parole di Cesare Pavese che così definisce l’atto del leggere.
Ho riflettuto spesso su cosa significasse leggere e queste sono le parole che meglio riassumono ciò che credo sia alla base della lettura e che ne esplicitano il senso.
Mi sono chiesta: che cosa significa leggere? Perché ha senso farlo?
Molto spesso la lettura viene intesa come un’attività passiva o legata soltanto all’ambito nozionistico
Ma la risposta che mi sono data è stata che leggere significa aprire la mente al mondo e a se stessi: è un veicolo che da consapevolezza, crea connessioni tra le persone, allenando l’empatia, e le realtà a prescindere dallo spazio e dal tempo, per questo ad oggi ci ritroviamo in parole di autori vissuti secoli fa e grazie ai quali possiamo scoprire nuovi spazi di noi stessi.
La letteratura rappresenta, inoltre, una componente utile per l’educazione e l’istruzione, elementi fondamentali per l’acquisizione di nuove coscienze volte alla creazione di realtà accoglienti, inclusive e sicure.
Che cosa contiene questo spazio?
Partendo da questa riflessione ho deciso di iniziare questo percorso senza la pretesa di rispondere a nessuna domanda, ma con l’obiettivo di riflettere sulla realtà letteraria trattandone le diverse sfaccettature cercando anche nuovi spunti per lettori e non.
In questa rubrica saranno presenti:
- Recensioni di libri
- Dialoghi con persone che possano raccontare il panorama letterario nei suoi ambiti specifici
- Riflessioni sulla letteratura e sulla sua evoluzione nel corso del tempo
Mi chiamo Francesca, leggo classici, e questo è “Eco tra le pagine”.