Erika in musica – Il mondo di una principessa ribelle

Io: Erika

Sono Erika, ho 27 anni compiuti da poco, l’8 dicembre. Mi definisco testarda, romantica e spesso sognatrice. Credo nei miei progetti fino alla fine, a prescindere dall’esito delle cose, degli eventi e dei sogni. La mia idea di base è: “Se ci credi puoi farlo e può diventare realtà.”

Erika in musica 1 - Erika in campagna

Cerco di affrontare la vita con sorriso e positività, anche nei momenti più bui, perché così facendo tutto è migliore; in sostanza penso che la luce in fondo al tunnel ci sia sempre, anche quando sembra invisibile. Non bisogna arrendersi mai, in pratica.

Ho sempre creduto che ogni forma d’arte ci dà la possibilità di esprimere chi siamo e ciò che abbiamo dentro.

Raccontarmi e manifestare i miei pensieri è sempre stata una mia fortissima esigenza; per farlo utilizzo la scrittura. Scrivo, più o meno, dal periodo adolescenziale. Ho iniziato a farlo per divertimento, poi è diventato uno sfogo personale, ma con il tempo è diventato qualcosa di più serio. Ho scritto davvero tanto, ma non ho mai pubblicato niente, anche se a volte ho pensato di scrivere un libro.

Erika in musica 2 - Erika in università

Quella con Radio Eco è indubbiamente la mia prima esperienza ufficiale come autrice e in particolare per un’emittente radiofonica universitaria. Ho ancora molto da imparare, da comunicare e da scrivere. Per me è fondamentale gettare le emozioni e i flussi di coscienza su un foglio bianco.

Spero davvero che la scrittura possa tramutarsi sempre più un punto fermo. Essere una giovane autrice è sempre stato un mio piccolo, grande desiderio e ritengo che gradualmente si stia realizzando.

Sono molti gli argomenti da poter trattare, ma ho scelto di concentrarmi sull’area musicale, perché la musica è il tema del quale mi sento di parlare più liberamente e con maggiore competenza. La musica è la mia costante. Quando scrivo recensioni musicali e parlo di musica mi sento me stessa.


Il mio rapporto con la musica

Ho sempre visto la musica come un porto sicuro, la mia unica vera certezza in un mondo pieno di dubbi, domande ed ostacoli da superare. Ogni giorno mi sveglio ed accendo la radio per trovare forza ed ispirazione per affrontare ogni istante della giornata . Credo fortemente nel potere curativo, comunicativo ed educativo della musica.

Essa, dal mio umile punto di vista, è universale, in quanto anche chi parla lingue differenti tra loro può trovare nella musica un collante che li unisce, annullando ogni tipo di barriera. Ogni canzone che ascolto ha un senso, non scelgo mai un brano musicale casualmente, ma cerco di attribuire un valore ad ognuno di questi.

La musica annulla ogni confine che nella quotidianità può esistere. Per ogni situazione o stato d’animo c’è una canzone diversa a disposizione.

Erika in musica 3 - Luce al neon modellata a forma di chiave di violino

La musica non è mai sbagliata, spesso può parlare per te, quando non riesci più ad esprimere ciò che hai dentro. Una melodia può addirittura fungere da antidoto contro ogni dolore o malattia.

Credo fortemente nella musicoterapia, anche chi ha attraversato il coma può svegliarsi grazie ad essa. Ritengo che la musica sia, tra tutte, la forma d’arte più diretta.

Forse, è vero, non può risolvere, ma può migliorare lo stato delle cose; di sicuro essa rende tutto più dolce e sopportabile. Per concludere posso dire che la vedo come un modo per sfogare ogni parte di me.

Non canto semplicemente perché non penso di avere una vocalità adeguata per farlo, per il resto lo farei ben volentieri. Quando metto una canzone ed entro in un mondo tutto mio, dimenticando tutto il resto.


Qui potete trovare il mio primo articolo, la recensione di “Viole e Violini” di Sarah Toscano.

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