Rad(Y)oSex 2.0: l’incredibile bigottismo degli USA

Buon mercoledì e ben tornati sulla rubrica sul sesso e sull’educazione sessuale di RadioEco: Rad(Y)oSex 2.0! Nell’articolo di oggi faremo un piccolo viaggio, tornando negli Stati Uniti d’America e vedremo un acceso dibattito tra arte e morale, tra bigottismo ed eternità, scatenato da una foto del David di Michelangelo.

Il casus belli

Hope Carrasquilla, docente presso la Tallahassee Classical School, ha mostrato ai suoi studenti la foto della statua del David di Michelangelo Buonarroti durante una lezione sull’arte rinascimentale.

La lezione d’arte si sarebbe svolta difronte a una sixth-grade class, la quale dovrebbe corrispondere alla nostro primo anno di scuola media, dove i ragazzi hanno un’età all’incirca tra gli 11 e i 12 anni.

Da quello che si apprende da diversi articoli online, alla docente, dopo aver tenuto questa lezione, sarebbero state date due opzioni: le dimissioni immediate dalla carica di docente oppure il licenziamento.

L’insegnante, stranita dalla situazione, si è rivolta così a delle agenzie di stampa Newyorkesi poichè sospettava che la causa fosse proprio la foto del David mostrata in classe.

I sospetti si sono rivelati corretti.

Il preside della scuola, Barney Bishop III, ha rilasciato un’intervista alla CCN in cui dichiara:

Carrasquilla was given a choice between resigning or being terminated from her position because she had neglected to inform parents about the lesson’s content beforehand. “She was not let go because of Michelangelo’s ‘David’ lesson,” Bishop said, adding that the picture has been shown in previous years’ art classes.

In un primo momento pare che non sia stata effettivamente la foto del David a indurre la docente al licenziamento, bensì la mancata comunicazione del programma della lezione ai genitori dei ragazzi.

Ma la verità sta proprio nelle reazioni dei genitori. In particolare, sono stati tre genitori dei ragazzi ad essersi lamentati del programma della lezione di storia dell’arte:

  • Due dei quali hanno definito controverso il contenuto delle foto mostrate ai ragazzi
  • Una madre, invece, ha accusato la foto di essere pornografica, rivelandosi sconvolta che suo figlio abbia dovuto assistere ad una lezione del genere

Davanti allo sbigottimento generale, è stato proprio il sindaco di Firenze, Dario Nardella ad invitare la docente alle Gallerie dell’Accademia, dove il David è stanziato ormai da anni.

Il sindaco ha anche commentato l’accaduto, sottolineando quanto sia ipocrita e assolutamente senza senso, definire un’opera d’arte pornografica.

Alcune considerazioni sulla vicenda del David

A questo punto, qualsiasi studente del liceo o dell’università si riterrà quanto più sbigottito dinanzi a ciò che è successo.

Poter ammirare le bellezze che l’arte ci ha lasciato è un qualcosa di inestimabile valore al giorno d’oggi. Il poterle studiare sui libri in classe è un qualcosa di cui dovremmo far tesoro.

Ciò  che è successo nella scuola americana è alquanto paragonabile all’indifferenza e in generale, allo sbigottimento che i nudi di Michelangelo hanno suscitato nella chiesa cattolica. Seppur questo sia successo circa 500 anni fa.

La bellezza delle opere del Rinascimento e delle sculture e delle pitture di Michelangelo è un qualcosa di inestimabile valore, che dovremmo sentirci onorati ad avere ancora.

Probabilmente, se possibile, i genitori di quella classe assumerebbero un neo Daniele da Volterra, un braghettone, proprio per cancellare queste pornografie dai libri.

Eppure questo accadimento segna una notevole ignoranza rispetto a quella che è la storia fuori dai confini dell’America degli adulti e dei bambini degli States.

Oltre che un certo timore rispetto a una sessualità mostrata.

Potremmo ritenere degradante una polemica attorno il David di Michelangelo, in una paese in cui le sparatorie delle scuole sono all’ordine del giorno.

Autrice: Michela Berti

Ho 21 anni ma sento di essere rimasta ferma ai miei amati 18. Sono innamorata dell’arte e della scrittura, potreste chiudermi in un museo e non vedermi più uscire. Parlo di qualsiasi cosa, anche se cerco sempre una scusa per nominare Alberto Angela o i miei fervidi ideali femministi. Vorrei fare la scrittrice, ma anche la giornalista, e la divulgatrice, o la direttrice di un museo, e tante altre cose. Parlo d’arte su TikTok (@arslongaest_)

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