EcoStoria, Ricordiamo….. il 23 febbraio

 Anno 1958. Il pilota argentino Juan Manuel Fangio, 5 volte campione del mondo di Formula 1, viene rapito nell’hotel Lincoln all’Avana dai cubani aderenti al “Movimento 26 luglio” capeggiato da Fidel Castro.

Juan Manuel Fangio (Balcare, 24 giugno 1911 – Buenos Aires, 17 luglio 1955) , è stato un pilota automobilistico argentino , campione del mondo di Formula 1 nel 1951, 1954, 1955, 1956 e 1957.

È considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi in Formula 1.

Soprannominato El Chueco, disputò 52 Gran Premi, vincendone 24 e salendo per 35 volte sul podio. Ottenne 29 pole position e 48 partenze dalla prima fila. Il suo record di 5 titoli mondiali resistette per 48 anni e fu superato solo nel 2003 da Michael Schumacher.

L’esordio nel mondo delle gare automobilistiche avvenne il 25 ottobre 1936: il pilota argentino Fangio si presentò al volante della vettura Ford A: si posizionò in settima posizione.

Nel 1947 Fangio conquistò la sua prima vittoria al volante al Gran Premio della Città di Rosario e si aggiudicò altre due prove di Formula Libre e una su strada. L’anno seguente il pilota argentino per la prima volta partecipò ad una corsa europea: in Francia prese parte al Gran Premio di Reims alla corsa di Formula 2 e a quella di Formula 1. Purtroppo, l’esordio in Europa non ebbe molto fortuna a causa di problemi meccanici. Andò meglio due anni dopo in cui Fangio vinse il Gran Premio di Sanremo, di Pau, il GP di Perpignan e quello di Marsiglia.

Il pilota argentino approdò nel Primo Campionato del Mondo di Formula 1 del 1950, al volante di una Alfa Romeo 158. Nel 1954 Fangio passò alla Mercedes e diventò campione del mondo nello stesso anno e nel 1955, successivamente debuttò con la Ferrari nel 1956 e la Maserati l’anno seguente.

Nel 1957 il pilota argentino conquistò una delle sue più grandi vittorie al Gran Premio di Germania: la sua Mercedes riuscì inaspettatamente a sorpassare il suo rivale Hawthorn, vincendo la gara. Nel 1958, la Maserati di Fangio non fu molto competitiva e, nonostante ciò, il rivale Mike Hawthorn frenò e consentì al pilota argentino di tagliare il traguardo davanti a lui.

Il 23 febbraio alloggiava all’Hotel Lincoln dell’Avana per partecipare al Gran Premio di Cuba e, poco prima della gara, venne sequestrato dai barbudos di Fidel Castro, per attuare un’azione dimostrativa di risonanza mondiale. Il sequestro durò poche ore e Fangio venne liberato al termine del GP, con le scuse dei guerriglieri cubani che gli chiesero anche l’autografo. Dal canto suo, Fangio ringraziò i barbudos per avergli impedito la partecipazione ad un pericoloso GP che, nel frattempo, era stato sospeso a causa di un gravissimo incidente che aveva coinvolto cinque monoposto e causato 6 morti e 26 feriti.

Il pilota argentino morì il 17 luglio del 1995, aveva 84 anni e lasciò un indelebile ricordo in tutti gli appassionati di automobilismo. Fangio è sepolto nel mausoleo di famiglia nel cimitero di Balcarce.

Autore: Lucia Palma, classe 1982, frequenta il terzo anno per la triennale all’Università di Pisa, curricula Storia moderna e contemporanea unisce la passione per i libri alla storia ed approda RadioEco con la rubrica ricordiamo…

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