“I perdenti che fanno ridere”
Così vengono soprannominati i personaggi della commedia all’italiana. Comparse provvisorie e prive di fortuna, dimenticate dalla storia ma sempre con il sorriso sulle labbra.
Tutto sembra lottare a loro sfavore, mirare al loro fallimento. Come se l’intero universo narrativo fosse costruito in funzione a ciò che non sono. In sintonia con il caos e la sfortuna, ma mai al passo con la solida realtà.

credits: Promozione Internazionale Cinema Classico
Il 23 dicembre 1916 nasceva Dino Risi, il regista per eccellenza emblema della commedia all’italiana. L’uomo, ormai scomparso, ha lasciato in ricordo di sé un tesoro cinematografico che quest’anno compie 60 anni.
In onore di quello che sarebbe stato il suo 106esimocompleanno, analizziamo un capolavoro comico del repertorio cinematografico italiano.
Qua i vari punti che verranno analizzati nell’articolo:
• “Il sorpasso”: contestualizziamo
• Bruno e Roberto: formazione e introspezione
• La velata critica di sottofondo
“Il Sorpasso” di Dino Risi: contestualizziamo

Nei primi anni ‘60 del ‘900 il genere della commedia all’italiana è all’apice della sua popolarità. Quando nel 1962 esce nelle sale “Il sorpasso” il suo successo nazionale non è certo una sorpresa. Ciò che lascia tutti—regista compreso—sbalorditi è la fama internazionale della pellicola.
I due protagonisti Bruno e Roberto sono rispettivamente interpretati da Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant. La performance che deriva da questo incontro descrive il più naturale e sincero spaccato di vita della società italiana del tempo, in quello che può essere definito un primo esempio di road movie.
La critica è in adorazione e il film riceve riconoscimenti importanti tra cui: il David di Donatello e il Nastro d’argento a Gassman come migliore attore. In aggiunta è stato inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare.
Sinossi e generalità
Siamo nella mattina di Ferragosto 1962 in una Roma completamente deserta. Bruno Cortona, affascinante dongiovanni, in compagnia della fedele Lancia Aurelia B24 incontra casualmente Roberto Mariani, un diligente ed impostato studente di giurisprudenza.

fotogramma de “Il Sorpasso” di Dino Risi
Bruno è alla disperata ricerca di un telefono ed un pacchetto di sigarette, ma a corto di entrambi sposta la sua attenzione sul giovane studente appena conosciuto. Contro ogni tentativo di resistenza da parte di Roberto, i due partono in macchina per un viaggio senza meta. Le scuse per non fare mai ritorno a casa si susseguono come le sigarette di Bruno, tra le ansie del più giovane co-protagonista.
La struttura del film è ben chiara, scandita a livello narrativo dai quattro soggiorni dei due uomini. Questi luoghi rappresentano i momenti chiave, uniti tra loro per mezzo della terza protagonista: la Lancia Aurelia e il suo iconico clacson, leitmotiv della pellicola.
La decisione di lasciare tutto indietro li porterà, tra un sorpasso e l’altro, a scoprirsi individualmente e reciprocamente. Il loro viaggio colmo di sorprese e colpi di scena si esaurisce in un finale tutt’altro che immaginabile.
Bruno e Roberto: formazione e introspezione
I due personaggi, così diversi tra loro trovano spazio nella pellicola per esprimere le loro divergenze.
Roberto comunica con lo spettatore tramite una voce fuori campo, cambiando progressivamente punto di vista sul frenetico viaggio e soprattutto sul compagno di peripezie.

Per lui l’esperienza può definirsi una breve formazione, crescita, evoluzione. Sembra uscire con fatica e riluttanza nel corso dal film dal suo guscio di noia e prevedibilità. L’incontro con il suo opposto che a primo impatto lo destabilizza (“Sono nelle mani di un pazzo”), arriva a segnare per lui un percorso di vigorosa rinascita.
C’è uno slancio vitale verso ciò che è nuovo, bello e veloce, incarnato da Bruno che urla modernità e futurismo. Anche quest’ultimo, però, impara importanti lezioni di vita dal giovane amico, soprattutto per quanto riguarda il suo modo di relazionarsi agli affetti.
In questo intricato do ut des si inseriscono con leggerezza e comicità una serie di importanti lezioni di vita. Troviamo una messa in mostra di due passati differenti e di dolori taciuti o soppressi, che seppur lontani tra loro riescono a comunicare con chiarezza.
Roberto impara a correre incontro alla vita e le sue opportunità per cavalcare finalmente il brivido del rischio. Bruno d’altro canto capisce lentamente l’importanza del sapersi godere i più teneri istanti. Si tratta di uno scontro costante tra due opposti che non smettono mai di influenzarsi.
Bruno e Roberto rappresentano metaforicamente i due lati di un’Italia che sta cambiando all’insegna di una grande rinascita. Presente e passato, sacrifici e libertà.
Chiaramente ogni vittoria comporta una sconfitta e con la nascita di una nuova identità, qualcosa va sempre inevitabilmente perduto.
La velata critica di sottofondo di Dino Risi
Dino Risi in quest’opera apre una finestra satirica sull’Italia che lo circonda. Tramite un’allegorica rappresentazione di passato e presente analizza un paese che ha sofferto e si sta riaffermando.
Nulla nel film ha importanza al di fuori dei protagonisti, poiché i ritmi della storia non lo permettono. La Lancia Aurelia si muove veloce e lo spettatore con lei. Luoghi, persone, problemi e doveri vengono dimenticati o messi in secondo piano. Importa solo l’attimo fuggente e la sua insonnia febbrile.
credits: YouTube user Eunice
«A Robe’, che te frega delle tristezze. Lo sai qual è l’età più bella? Te lo dico io qual è. È quella che uno c’ha giorno per giorno. Fino a quando schiatta… se capisce».
Bruno Cortona (“Il Sorpasso” di Dino Risi)
Auguri quindi al grande e storico capolavoro e al maestro Dino Risi che lo ha reso possibile.
Autrice: Eleonora Mastantuono
Approdata a Radio Eco come blogger per trovare una collocazione concreta a tutti i miei pensieri.
Collaboratrice per la rubrica “CinefiLife”, nella speranza di trasmettere una passione che arde di essere condivisa.
Come Guido dell’8 1/2 felliniano “Non ho proprio niente da dire. Ma lo voglio dire lo stesso.”
instagram: @m.i.ele
letterboxd: @eleonoram18