EcoGusto a Natale e…

Lo so cosa state pensando: che sono in ritardo per il pranzo di Natale, ma in realtà con tutta la frenesia che la società ha avuto ultimamente mettendo fuori addobbi e panettoni a novembre, io mi sembro semplicemente in tempo.

Comunque, se non vi ho convinti, sapete cosa facciamo? Visto che poi non ci sentiremo più fino ad anno nuovo, organizziamo anche il cenone di Capodanno!

Oggi EcoGusto vi accompagna con i suoi menù tra le festività natalizie. Partiamo!

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Prima tappa: Vigilia di Natale.

A casa mia la sera del 24 gira intorno al pesce come ingrediente principale, dunque il primo menù sarà leggero come un’onda marina.

Antipasto: mini muffins alle acciughe. Per 8 muffins vi servono: 240gr di farina, 30 gr di grana grattuggiato, 2 uova, 200 ml di latte, 60 gr di olio, 1 bustina di lievito istantaneo, un pizzico di sale e 200gr di acciughe. Tritate le acciughe e mettetele insieme a tutti gli altri ingredienti.

Primo piatto: gnocchi con zafferano e scampi. Tritate gli scampi, tranne qualcuno per decorazione, e saltateli in padella con l’olio e sfumateli con del brandy. In un bicchiere mettete del latte, un cucchiaio di maizena e lo zafferano; mescolate e versate in padella. Cuocete gli gnocchi e conditeli.

Secondo piatto: pesce persico con pomodorini e crema di piselli. Usate lo stampo dei Muffins di prima per mettere in forma i filetti di pesce che avrete condito con della senape. Al loro interno mettete i pomodorini tagliati che più vi piacciono con un giro d’olio e fatelo appassire in forno per 15/minuti. Sfilateli direttamente nel piatto dove avrete messo la crema di piselli.

Seconda tappa: il Pranzo di Natale.

Senza colazione mi fiondo sul pranzo in modo da poter assaporare ogni singola portata, anche perché tra un piatto e l’altro sarò in cucina a impiattare e a pregustare il tutto.

Antipasto: tagliere di formaggi con marmellate, miele, mostarde e… uva. Se riuscite a fare una bella composizione con dei piccoli vasetti in cui mettere le composte e la frutta, farete un figurone.

Primo piatto: tortellini. Tradizione vuole che siano in brodo di carne con un etto di formaggio grattugiato sopra, ma ultimamente, a Bologna soprattutto, li potete trovare anche al ragù o con panna e prosciutto. Sbizzarritevi pure.

Secondo piatto: petto d’anatra con patate al forno. L’anatra, a quanto pare, è l’ultima moda quindi ho cercato di tirar fuori la consuetudine e metterla accanto alla tradizione. Condite la carne come più vi piace e incidetene la pelle. Rosolatela dalla parte che avete inciso e giratela solo dopo che si sarà abbrustolita. Vi lascio una chicca: prendete metà del sugo che si è creato e conditeci le patate verso la fine della loro cottura; prenderanno il sapore dell’anatra e si sposeranno meglio col piatto. Togliete la carne e lasciatela riposare. Nel restante invece, mettete un po’ di burro, miele, succo d’arancia con la sua buccia grattugiata. Sfumate col Grand Marnier e fate ridurre il tutto. Tagliate l’anatra e servite.

Terza tappa: Capodanno

In realtà dovrei dire cenone dell’ultimo dell’anno, visto che capodanno è il primo di gennaio, ma almeno qui non siamo così fiscali e sfoghiamoci in cucina.

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Antipasto: cheesecake salata al salmone. Tritate dei taralli, amalgamateli con del burro fuso e metteli sul fondo di uno stampo circolare. Mescolate del formaggio spalmabile con della ricotta e condite. Mettete il tutto nello stampo con sopra del salmone a formare una rosellina. Timo fresco e via che si parte.

Primo piatto: tagliolini al nero di seppia con burro tartufato e lime. Cuocete al dente i tagliolini e nel frattempo fate sciogliere il burro nella padella con un po’ di acqua di cottura. Scolate la pasta e tuffatela nel burro. Impiattate e servite con la buccia del lime grattata sopra.

Secondo piatto: cotechino e lenticchie. Io non sopporto mischiare pesce e carne, ma se non metto in conto la fortuna delle lenticchie accanto al cotechino, vengo spennata viva.

Poiché un vero cuoco è versatile e pronto a soddisfare qualsiasi esigenza, vi lascio un menù vegetariano altrettanto buono.

Antipasto: frittelle di carote. Grattugiate le carote e strizzate via l’acqua. Fate una pastella con farina acqua, sale e lievito secco. Impastate e friggete. Accompagnatele con una maionese leggera e vi si apre lo stomaco.

Primo piatto: riso in bianco asciutto con del sale nero sopra da accompagnare al Dahl di lenticchie.

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Secondo piatto: Dahl di lenticchie. Fate un soffritto leggero, aggiungete le lenticchie, curry, curcuma e coprite con acqua. Fate bollire e abbassate la fiamma; dopo 10 minuti rialzate e aggiungete del latte di cocco. Spegnete dopo altri 3 minuti.

Per quanto riguarda i dolci, so che siete pieni di pandoro, panettone, tiramisù e frutta secca quindi non vi tormento oltre, ma ricordatevi che a tavola non si invecchia e come dico io, a Natale non si ingrassa. Buone feste.

Federica: laureanda alla magistrale di lingue, letterature e filologie euroamericane. Fin da bambina sono passata da una famiglia all’altra e cresciuta in un ambiente cosmopolita in cui l’unica costante era la tavola e il cibo che univa e curava ogni male dell’anima. Porto con me tradizioni sudamericane e italiane che si sono trasformate in desiderio di sperimentare, provare e creare avendo anche poco e niente in dispensa. Ho un palato sopraffino e la cucina è l’unica cosa che mi tranquillizza perché mi permette di dare forma ai miei pensieri e trovare un posto che gli appartenga sia nella mia mente che nel mondo. I miei inviti a cena sono sempre un’esperienza sensoriale. Pronti per alzarvi dalla mia tavola con la pancia piena? Se avete bisogno e non mi trovate, non cercatemi in un sogno, ma qui su Instagram.

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