CinefiLife – Avatar 2: Tutto quello che sappiamo per ora

Nella storia del cinema abbiamo visto diversi franchise andare e venire, ma pochi hanno avuto lo stesso successo di Avatar, il film di James Cameron che dal 2010 detiene il record di maggiore incasso di tutti i tempi.

Ma assieme ai soldi, ciò che ha racimolato Avatar nel corso degli anni, è anche una sempre più crescente aspettativa verso il suo sequel, in uscita nelle sale il 14 dicembre 2022.

Ed è proprio di Avatar 2 che parleremo nell’articolo di oggi, qui nella rubrica CinefiLife di RadioEco, cercando di mettere insieme tutte le informazioni che sappiamo per adesso.

Paragrafi che troverai nell’articolo:

  1. Tra il ritorno di James Cameron e nuove tecnologie all’orizzonte
  2. Un team di sceneggiatori per una storia familiare
  3. Il ritorno del villain di Stephen Lang e di Sigourney Weaver
  4. L’attesa sarà valsa?

Tra il ritorno di James Cameron e nuove tecnologie all’orizzonte

Se hai letto il nostro articolo per la release del film, già saprai che la produzione del primo Avatar impegnò James Cameron per diversi anni, sia per la scrittura della sceneggiatura che per la realizzazione della strumentazione tecnica necessaria a metterla in scena, circa tredici anni di lavoro, considerando che Titanic uscì ben nel 1997.

Sarebbe stato assurdo, dunque, che passasse il testimone ad un altro regista.  Eppure, Cameron non è tornato solo per The Way Of Water (sottotitolo di Avatar 2), ma anche per i già annunciati sequel: Avatar 3 e Avatar 4, rispettivamente in uscita per dicembre 2024 e dicembre 2026. Per la prima volta dopo diversi anni vedremo il regista di Terminator fare un giro di boa più rapido, e tornare nelle sale per farci sognare, senza questa volta, farci aspettare.

Ma il vero asso nella manica sta sul versante tecnologico, sia per le annunciate riprese a frame rate più elevati che dell’utilizzo del performance capture sott’acqua. Quest’ultimo aspetto è di certo quello più importante, in precedenza, era impossibile produrre riprese subacquee elaborate, perciò gli attori venivano sospesi in aria tramite dei fili per imitare il galleggiamento, e l’acqua veniva aggiunta digitalmente in seguito. James Cameron, invece, si è impegnato affinché le riprese subacquee potessero essere girate realmente sott’acqua per creare un’esperienza che fosse il più coinvolgente possibile.

Avatar
James Cameron sul set di Avatar: The Way Of Water
Credits: Leganerd

Un altro aspetto interessante è sicuramente il rinvigorito ritorno del 3D, del quale è stato dato un assaggio nei trailer proposti durante la realese del 22 settembre, rivelando un salto tecnico, su questo lato, spaziale (amo i giochi di parole, scusate).

Dimenticate la fastidiosa nausea del 3D dei primi anni duemila, che più che immagini che fuoriescono dallo schermo, sembravano l’effetto di una visione sotto sbornia. Il 3D di Avatar: The Way Of Water, se sarà sulla falsa riga dei trailer proposti in sala, sarà qualcosa di molto più immersivo.

Dalla mia personale esperienza ricordo ancora i pesci di Pandora nuotarmi davanti.

Lo stesso Cameron ci tiene a sottolineare che «i quattro sequel di Avatar saranno creati al meglio delle possibilità tecnologiche attuali, il miglior 3D che sia mai possibile realizzare». Di certo non un’impresa facile, dato il tentativo di far risorgere un tipo di cinema morto da ormai diversi anni.

Un team di sceneggiatori per una storia familiare

James Cameron ha coinvolto un intero team di collaboratori molto interessante per scrivere i sequel di Avatar, tra cui Josh Friedman, co-sceneggiatore di David Koepp per il remake di La guerra dei mondi di Steven Spielberg, e anche i veterani de L’alba del pianeta delle scimmieRick Jaffa e Amanda Silver, che non potevano che essere la scelta più azzeccata per la realizzazione di una serie di film che punta su una fantascienza di intrattenimento ricca di worldbuilding. Un importante dettaglio della trama che conosciamo di Avatar: The Way of Water, è infatti che la storia sarà incentrata sugli oceani di Pandora alla scoperta di una nuova tribù nota come ”Metkayina”.

Cameron ci tiene inoltre a sottolineare che se la produzione dei capitoli è stata pensata come «una grande bestia in continua espansione», in quanto in gran parte girati insieme, la storia sarà invece, per ciascun film, autoconclusiva, e non una parte di un racconto più ampio.

Questo ha portato a teorizzare che possa trattarsi di una narrazione per cicli familiari, con l’obiettivo di mostrare l’evoluzione della genealogia di Neytiri e Jake.

Avatar
Jake con il figlio Neteyam sulla sinistra e il figlio adottivo Miles sulla destra
Credits: Trailer su YouTube

Del resto, già la sinossi pubblicata di Avatar: The Way of Water, suggerisce proprio il tema della famiglia come rilevante; Jake e Neytiri avranno, infatti, tre figli Na’vi: Neteyam (Jamie Flatters), Lo’ak (Britain Dalton) e Tuktirey (Trinity Bliss). Il loro quarto figlio, Miles, sarà, invece, un essere umano adottato dai due protagonisti.

Il ritorno dei terrestri invasori della RDA, spingerà, inoltre, la famiglia ad abbandonare la propria casa, permettendo di gettare un occhio oltre le terre di Pandora che abbiamo già conosciuto nel primo film, e di conoscere, dunque, nuove tribù.

Il ritorno del villain di Stephen Lang e di Sigourney Weaver

Quando è stato pubblicato il teaser trailer di The Way Of Water, uno dei personaggi Na’vi, vestito in tenuta da combattimento militare, assomigliava in modo impressionante a Quaritch (Stephen Lang), il principale antagonista del primo film, morto in seguito al combattimento finale con Jake. Questo ha portato molti a credere che il villain ritornerà nel film sottoforma di Na’vi.

Tutti i sospetti sono stati confermati da un’immagine rilasciata da Empire. La foto mostra L’attore di Quaritch in un corpo da avatar, in piedi accanto a colleghi umani in quella che sembra essere l’Amministrazione per lo Sviluppo delle Risorse (RDA),  la più grande e importante organizzazione non governativa dell’universo di Avatar.

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Il possibile Quaritch sottoforma di Na’vi circondato dai membri della RDA
Credits: Empire Online

Nonostante la sua morte, del resto, si sapeva da tempo che Quaritch sarebbe tornato in Avatar 2. Già nel 2016 James Cameron aveva anticipato di voler far tornare il villain, senza rivelare, però, come il cattivo ucciso sarebbe riapparso nel sequel.

Sebbene questa notizia non sia, dunque, una sorpresa assoluta, visto anche il forte accenno a Quaritch nel trailer di Avatar 2, è comunque intrigante che sia stato confermato il ritorno del cattivo sotto forma di Na’vi, questo significa che la sua coscienza è stata impiantata in un corpo avatar in modo permanente, rendendolo parte della razza aliena, anche se come membro indesiderato.

Che, forse, la RDA abbia trovato un modo, utilizzando gli avatar Na’vi, per riportare indietro i soldati caduti?

Inoltre il ritorno confermato di Lang come versione Na’vi avviene in concomitanza con la rivelazione del personaggio di Sigourney Weaver in Avatar 2.

Come Lang, anche la Weaver interpretava un personaggio Na’vi nel primo film, e sempre come Lang, il personaggio della Weaver (la dottoressa Grace Augustine) è morto.

Tuttavia, invece di riprendere il suo ruolo, la Weaver interpreterà una giovane Na’vi di nome Kiri, figlia adottiva di Jake e Neytiri. Sia nel caso della Weaver che di Lang, il mistero non è più, dunque, quale personaggio interpreteranno, bensì su come siano rinati, e sotto quale identità, i loro personaggi.

L’attesa sarà valsa?

Dopo il successo del primo film e un’attesa di quasi dieci anni, Avatar: The Way Of Water non può che essere carico di aspettative, spinte anche dalla golosità dei trailer che, da una parte, mostrano il ritorno della RDA, la famiglia di Jake e Neytiri e il futuro di Pandora nuovamente in pericolo e dall’altra un comparto tecnico che si prepara a regalare molto spettacolo.

Per sapere se quest’attesa avrà o meno ripagato le aspettative, non ci resta che attendere il 14 dicembre, e goderci l’ultima fatica di James Cameron, davanti a un bel bidone di popcorn.

La rubrica CinefiLife di RadioEco ha una nuova redattrice: Eleonora Mastantuono (ig: @miele)! Qui puoi trovare il suo articolo di presentazione, ti consiglio di darci uno sguardo, ne vale la pena!


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Autore: Tommaso Corsetti

Nato nel 1999 e circondato dal mare, prima dell’isola d’Elba e poi della Sardegna, Tommaso dalle poltrone della sala, approda finalmente a quella davanti alla tastiera, per scrivere di ciò di cui ha sempre amato parlare: il cinema. Studente di Filosofia e ora in Radioeco, puoi trovarlo su instagram come  @tomcorsetti_

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