Buon mercoledì e ben tornati nella rubrica sul sesso e l’educazione sessuale di RadioEco: Rad(Y)oSex 2.0! Con l’articolo di oggi ci addentriamo nel mondo dei contraccettivi. Il protagonista è l’anello contraccettivo, oppure anello vaginale.
Si tratta di un anticoncezionale molto usato, ma la cui fama viene spesso oscurata da quella della pillola contraccettiva oppure dal tradizionale preservativo.
Di seguito, vedremo quali sono le sue funzioni, il modo d’uso, i benefici e gli svantaggi e alcune info generiche.
Disclaimer: nella confezione del prodotto è presente un foglietto illustrativo che ne spiega il modo d’utilizzo, i rischi e le avvertenze, è sempre necessario il consulto di un ginecologo.
Di che cosa si tratta?
L’anello contraccettivo è un anticoncezionale a uso esclusivamente femminile, un’alternativa alla pillola ormonale oppure all’inserimento della spirale.
Secondo un’indagine Istat, soltanto il 2% delle donne italiane utilizzano l’anello come contraccettivo, a fronte del 17% circa di quelle che hanno iniziato un percorso con gli anticoncezionali.
La forma è simile a un cerchio, con un diametro di circa 5 cm, di colore trasparente.
Come tutti i contraccettivi, non ha un’efficacia del 100%, ma si aggira attorno al 99%.

Utilizzo
Per inserirlo è necessaria un po’di pratica, ma non è niente di difficile. Basta stringere l’anello tra il pollice e l’indice, per poi inserirlo nella vagine e spingerlo a fondo con l’indice. Una volta inserito dovrebbe assestarsi e rimanere fermo; nel caso di errato posizionamento, è probabile che l’anello fuoriesca.
All’interno è presente anche un applicatore in plastica, da usare sempre con attenzione.
La rimozione è molto più semplice: basta inserire il dito all’interno della vagina, agganciarlo ed estrarlo.
Quando si comincia la terapia con l’anello, è necessario inserirlo il primo giorno di ciclo mestruale. Questo necessita di vari esami del sangue per poter stabilire le varie fasi del ciclo mestruale. Una volta inserito, dovrà essere lasciato nel corpo per 21 giorni.
Tra il 21esimo e il 28esimo giorno comparirà il “ciclo da sospensione”, solitamente dopo qualche giorno dalla rimozione. Dopo una settimana da quando è stato rimosso, è possibile inserirne uno nuovo. È necessario rispettare un orario preciso per l’inserimento e per la rimozione (ad esempio, se viene tolto il martedì alle 21.00, sarà necessario inserirne uno nuovo il martedì successivo sempre alla stessa ora).
L’anello comincia a essere funzionale dopo sette giorni dall’inizio della terapia.

Come funziona
L’anello contraccettivo rilascia etonogestrel ed etinilestradiolo (rispettivamente 0,120 mg e 0,015 mg rilasciati ogni 24 ore), due ormoni femminile sintetici. Questi hanno lo scopo di impedire all’ovaia di rilasciare l’ovulo, così da evitare l’ovulazione. Senza quest’ultima scompare anche la reale mestruazione, lasciando il posto al “ciclo da sospensione”. Inoltre, inducono alterazioni del muco della cervice uterina (addensandolo e ostacolando il passaggio degli spermatozoi) e modificazioni dell’endometrio uterino, sfavorendo così l’impianto dell’ovulo.
Vantaggi
- (fonte: https://www.my-personaltrainer.it/benessere/anello-anticoncezionale-vantaggi-svantaggi.html)
- Altissima sicurezza contraccettiva (oltre 99%);
- Gli ormoni rilasciati dall’anello contraccettivo passano rapidamente nel circolo sanguigno, essendo la mucosa di rivestimento vaginale particolarmente sottile e ricca di vasi sanguigni;
- L’anello vaginale, a differenza della pillola contraccettiva, non prevede il primo passaggio tramite il fegato, né attraverso il tratto gastrointestinale: in tal modo, la sicurezza anticoncezionale è assicurata anche in caso di diarrea e vomito;
- L’anello vaginale è impercettibile, sia dalla donna che dal partner, durante il rapporto sessuale;
- Assicura una regolare ritmicità mestruale;
- Riduce i casi di dimenticanza (notevolmente più frequenti nel caso d’assunzione della pillola);
- Metodo contraccettivo efficace, comodo ed estremamente semplice da applicare e togliere;
- Nausea ed emicrania pressoché assenti;
- Probabilità di spotting bassa.
Svantaggi
- (fonte: https://www.my-personaltrainer.it/benessere/anello-anticoncezionale-vantaggi-svantaggi.html)
Come ogni farmaco, anche questo ha un serie di svantaggi. Non è necessariamente probabile o inevitabile che questi compaiano, oppure potrebbero non avere la stessa intensità tra le varie persone.
È sempre necessario confrontarsi con la/il propria/o ginecologa/o al comparire di questi effetti, ci può essere l’eventualità che questo non sia il metodo contraccettivo giusto oppure che sia necessario cambiare casa produttrice.
Inoltre, come tutti i contraccettivi ormonali, protegge da gravidanze indesiderate ma non da malattie sessualmente trasmissibili.
- Potrebbe favorire l’instaurarsi di infezioni (ad esempio, infezioni da Candida albicans o infezioni batteriche).
- Dispareunia (dolore durante i rapporti), in particolare nei primi mesi d’applicazione, lesioni vaginali e vaginiti (frequenza non nota).
- Acne
- Modulazione dell’umore
- Irritabilità
- Diminuzione del desiderio sessuale
- Dolore addominale
- Tensione mammaria
- Leucorrea
- Dismenorrea.
- Eventualità rara, seppur possibile, la percezione del dispositivo da parte del partner durante il rapporto; ancora, prurito genitale, ansia, sensazione di vertigine, diarrea, vomito, astenia e dolore alla schiena rappresentano altri possibili effetti avversi non comuni derivanti dall’utilizzo dell’anello (indice di frequenza: 1/100-1/1.000).

Autrice: Michela Berti
Ho vent’anni ma sento di essere rimasta ferma ai miei amati 18. Matricola sia di Radio Eco che dell’Unipi, sono innamorata dell’arte e della scrittura, potreste chiudermi in un museo e non vedermi più uscire. Parlo di qualsiasi cosa, anche se cerco sempre una scusa per nominare Alberto Angela o i miei fervidi ideali femministi. Vorrei fare la scrittrice, ma anche la giornalista, e la divulgatrice, o la direttrice di un museo, e tante altre cose.