Rad(Y)oSex 2.0: la doppia faccia di una sessualità social

Buon mercoledì e ben tornati nella rubrica sul sesso e sull’educazione sessuale di Rad(Y)oEco: Rad(y)oSex 2.0!

Con l’articolo di oggi parleremo di una vecchia protagonista della nostra rubrica e di come la sua privacy riguardante la sua gravidanza sia stata violata: di chi potremmo parlare, se non di Aurora Ramazzotti!

L’argomento di cui trattiamo oggi è stato offerto dai recenti pedinamenti dei giornalisti e dei paparazzi al servizio del più famoso giornale scandalistico italiano.

Aurora Ramazzotti ha recentemente pubblicato un video, i collaborazione con la madre, la nonna, il fidanzato Goffredo e altri ospiti, in cui annuncia la – tanto attesa dai giornali – gravidanza.

Tra la fine di Agosto e l’inizio di Settembre, l’uscita di alcune foto sospette su alcuni giornali di gossip italiani e il silenzio della conduttrice sui social, avevano fatto pensare che le teorie fossero fondate.

Ma Aurora non è nuova a queste notizie sulla sua sessualità e persona: come il video da lei pubblicato su Instagram mostra, sin dal 2017 sono usciti periodicamente degli articoli che ipotizzavano una gravidanza.

Facendo i più sentiti auguri alla coppia e alla nuova famiglia, oggi vorrei analizzare i il caso social legato alla gravidanza di Aurora, alla privacy e alla concezione di una sessualità social.

Nei secoli passati, raramente la donna viveva la propria gravidanza nella solitudine del focolare e della propria famiglia. Soprattutto nel caso di famiglie facoltose, la necessità di sapere il sesso del nascituro e le condizioni di salute, portavano l’attenzione rivolta alla donna costante.

Purtroppo, le continue attenzioni (anche poco discrete o, quasi, disturbanti) che le persone rivolgono alla donna in gravidanza, fanno sì che la privacy in questi mesi svanisca.

Ma l’episodio che ha visto come protagonista la figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti, ha dell’incredibile.

Dal 2017 i giornali pubblicano degli articoli su una presunta gravidanza della giovane, con cadenza periodica, basate su qualche strana foto scattata da paparazzi. Aurora ha sempre smentito via social queste illazioni, in modo divertente e innovativo.

Ovviamente la smentita non è giunta verso gli ultimi articoli, anzi confermati direttamente da Aurora.

Il campo della sessualità, e ciò che ne deriva, è quasi off-limits per il mondo dei socia network, quasi come se disturbasse la sensibilità degli utenti, eppure la grande quantità di personalità influenti in questo mondo che rendono la propria gravidanza social, creano un’altra frontiera della privacy: basti guardare il caso di Chiara Ferragni oppure di Paola Turani.

La facoltà di scegliere dei genitori-influencer su cosa pubblicare e togliere dalle mani dei paparazzi, si manifesta in ecografie condivise e foto di neonati.

C’è chi decide di condividere anche dei momenti più duri della gravidanza, chi non sopporta i commenti presuntuosi sulla propri vita familiare da parte degli utenti.

Parliamo di famiglie esposte, sulle coperte dei giornali o degli articoli su Facebook, quasi dei consapevoli fenomeni da baraccone.

Aurora è riuscita a mantenere la propria chiusura emotiva e sociale sul suo stato, ma non deve essere stato facile con i continui articoli pubblicati e i messaggi ricevuti.

Ma dove si trova veramente il problema che, spesso assaliti dalla voglia di scoprire, non vediamo? I sentimenti delle persone, i loro problemi.

Un momento come quello della gravidanza porta nuovi orizzonti ma anche nuovi problemi nella coppie e potrebbe comportare delle problematiche anche nel suo svolgimento. Come nel caso dell’influencer Eleonora Petrella, che a causa di problemi di salute ha deciso di mantenere molto riservo sulla propria gravidanza. Non sappiamo se la gravidanza di Aurora fosse desiderata, se vi sono stati dei problemi nel concepimento o nella prima parte del percorso. Non sappiamo quali ipotesi sono state considerate, se i genitori sono felici.

Di certo, pubblicare delle foto mentre la ragazza compra una test di gravidanza con la madre, oltre che insensibile è anche di cattivo gusto.

Di queste gravidanze social si infrange il limite della privacy e del rispetto, in un mondo dove la sessualità viene osservata come un giano bifronte: da una parte non accettata, quasi temuta, e dall’altra viene scoperta alzando il velo semitrasparente che ne nasconde il pudore.

Ci auguriamo soltanto che il buon animo del gossip e la ragione degli utenti di Instagram, possano lasciare spazio ad Aurora Ramazzotti di vivere la propria gravidanza in pace ed evitare almeno questo stress.

Autrice: Michela Berti

Ho vent’anni ma sento di essere rimasta ferma ai miei amati 18. Matricola sia di Radio Eco che dell’Unipi, sono innamorata dell’arte e della scrittura, potreste chiudermi in un museo e non vedermi più uscire. Parlo di qualsiasi cosa, anche se cerco sempre una scusa per nominare Alberto Angela o i miei fervidi ideali femministi. Vorrei fare la scrittrice, ma anche la giornalista, e la divulgatrice, o la direttrice di un museo, e tante altre cose.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *