Rad(Y)oSex 2.0: Friends with benefits, alcune considerazioni

Ben tornati nella rubrica sul sesso e l’educazione sessuale di RadioEco, Rad(y)oSex 2.0! Dopo il macroargomento di cui abbiamo parlato nello scorso articolo, oggi tratteremo di un qualcosa di più frugale e unisex: la situazione dei cosiddetti friends with benefits!

Per i meno tolleranti dell’inglese, la formula italiana più attinente è “amici con benefici” oppure “amici di letto”.

Per trattare l’argomento, ci riferiremo alla situazione definendola anche, in modo molto rudimentale, “scopamicizia”.

In questo mercoledì la rubrica si trasforma in una pseudo posta del cuore – e del sesso!

Cercheremo di analizzare quali sono i caratteri fondamentali di questa situazione, i suoi pro e contro e, soprattutto, se effettivamente si tratta di un rapporto che può essere longevo e costruttivo, oltre che divertente.

L’idea e le considerazione in questo articolo sono di natura personale, nate da un ennesimo rewatch di The Big Bang Theory e la preparazione all’esame di Psicologia Generale.

Cosa intendiamo con l’espressione “Friends with benefits”?

La locuzione “amici con benefici” viene utilizzata per indicare generalmente un tipo di relazione in cui i partner sono legati solo da un coinvolgimento di tipo sessuale.

Ciò significa, che non vi sono appuntamenti romantici, grandi gesti d’amore o anniversari da festeggiare; e guai se a San Valentino uno dei due di presenta con una rosa o dei cioccolatini!

Il luogo di incontro tra i partner è la camera da letto e l’esperienza romantica si consuma soltanto nel mero rapporto sessuale, di cui si ha la possibilità di sperimentare qualsiasi forma di piacere.

Si tratta di un tipo di relazione che si consuma tra due amici, che sviluppano un sentimento di reciproco interesse e attrazione sessuale.

Oppure tra conoscenti che non sono interessati a portare avanti un relazione amorosa-romantica.

Vediamo quindi incontri occasionali che raggiungono il culmine nel momento in cui l’orgasmo di presenta e lo scopo dell’incontro è raggiunto.

Vi sono delle regole indirette e implicite in questo tipo di relazione:

  • Possibilità di frequentarsi con altre persone
  • Nessun coinvolgimento emotivo
  • Vietato innamorarsi
  • Relazione senza impedimenti e senza stressor

Parliamo dell’atto sessuale che si consuma nella relazione come atto fine a se stesso, non come un’attrazione a posteriori dell’innamoramento.

Tuttavia in un mondo dove la sessualità sta divenendo, fortunatamente, sempre più libera e meno standardizzata, una relazione in cui il piacere sessuale ne è il fondamento non dovrebbe creare molti problemi.

Prede dei nostri istinti primitivi – come direbbe Sheldon – siamo portati a cercare il piacere e l’appagamento sessuale nella nostre interazioni amorose e questa tipologia di relazione soddisfa noi, i nostri organi sessuali e le nostre endorfine.

Liberandoci dal peso e le fatiche di una relazione romantica, altro non serve che la voglia di sperimentare e un po’ di apertura mentale!

Ma siamo davvero sicuri che si tratti di una relazione rosa e fiori? Che un rapporto senza i privilegi e i dardi di un legame emotivo, possa veramente funzionare?

Friends with benefits: pro e contro.

Come qualsiasi cosa nel mondo tangibile, anche questo tipo di rapporto ha i suoi pro che contro.

Pro:

  • Soddisfacimento sessuale
  • Sperimentazione di ciò che ci appaga
  • Libertà nel frequentare altre persone
  • Incontri solo dediti al piacere
  • Maggior tempo per la nostra persona
  • Nessun dovere

Contro:

  • Mancanza della componente emotiva
  • Mancanza di intimità affettiva con il partner
  • Si è privati di una figura di riferimento per la relazione
  • Possibilità di innamorarsi
  • Eventualità della perdita di un’amicizia

In campo emotivo e sessuale, possiamo vedere come i pro e i contro si equivalgono.

In un rapporto di scopamicizia, raggiungiamo un’intimità estreamente profonda: quella del mettersi a nudo.

L’esporre se stesso a livello fisico e psicologico, altro non è che una forma di confidenza e fiducia profonda e temeraria.

Ma di questo ne parliamo nel prossimo paragrafo!

Le sfide che comporta questo tipo di relazione

Dalle due liste, possiamo vedere come il rapporto possa seguire i punti stilati come una freccia che punta verso il basso.

Se inizialmente l’intento della relazione viene appagato, tramite il rapporto sessuale, vi è un’elevata possibilità che un componente della coppia possa sentire la mancanza della componente affettiva.

Comunque un altro scoglio insormontabile, è il caso in cui uno dei due partner si innamori dell’altro. E, tranne del caso fortuito di un innamoramento reciproco, un’infatuazione di questo tipo porta solo al termine del rapporto, e spesso anche dell’amicizia precedente.

Di conseguenza, potremmo sostenere una relazione di letto può essere soddisfacente ma non costruttiva, quindi se viene smaltita nel minor tempo possibile.

Oppure che incontri occasionali, diradati nel tempo, possano far diminuire le possibilità di un coinvolgimento emotivo.

Questo tipo di relazione può funzionare?

Nel chiederci se questa relazione possa essere fortuita e duratura, dovremmo sperimentare le dinamiche.

Ma proviamo a immedesimarci in una possibile situazione.

Ad esempio, due amici di vecchia data provocano un’attrazione reciproca. Decidono di iniziare una relazione basata sul sesso. Continuano così per poco più di un anno. Oltre la sperimentazione sessuale si sviluppa anche quella romantica.

Interrompendo la relazione tra i due vi sarà sempre un velo di imbarazzo. Ma confessando l’innamoramento, l’amicizia probabilmente terminerà. Che fare?

Nei casi più fortunati, si tratta invece di due sconosciuti che interrompono gli incontri poco dopo averli iniziati.

Il fattore critico alla base delle possibili ritorsioni si trova proprio nell’atto sessuale in sé.

Quando decidiamo di condividere il nostro corpo con un’altra persona, mettiamo la nostra nudità alla mercé dei suoi occhi.

In un mondo dove il corpo è ormai de-sacralizzato e il Sé viene creato attraverso lo sguardo dell’altro, cosa vi è di più intimo dello sguardo durante un rapporto sessuale?

Non soltanto siamo in mano ad istinti primitivi e dinamiche chimiche invisibili, ma siamo totalmente scoperti.

Lasciamo andare l’oggetto che ad oggi diventa il metro di paragone della nostra personalità, agli occhi invadenti di chi li ha carichi di cupidigia.

La nostra personalità si conclude nel principio dell’endon (dal greco ἔνδον) in cui il Sé viene accordato al corpo e al mondo, facendo del movimento sessuale uno dei ritmi con cui si sincronizza.

Abbandonando, quindi, la costruzione del nostro Sé a una tale esperienza, rischieremo ancor di più di cercare un conforto o una stabilità nel compagno di letto.

L’intimità dell’orgasmo e delle confessioni dopo il rapporto sessuale, mentre il nostro corpo rilascia endorfine in quantità, ci portano ad avvicinarci sempre di più a quella persona.

Per poi scoprire di non trovare attraente solo il modo in cui si muove e il suo corpo, ma anche la sua intelligenza, il suo carattere o le sue idee.

Conclusioni

Dopo avervi tediato abbastanza, siamo giunti la termine della riflessione.

Potremmo così ipotizzare che una relazione di amici di letto non sia del tutto impossibile, ma se vengono rispettati certi limiti e certe tempistiche.

Lasciare i giusti spazi, la distanza emotiva e una riservatezza personale può essere il giusto compromesso per non cadere preda dell’ossitocina.

Ma attenti a non sembrare cubetti di ghiaccio mentre cimentate nelle posizione del kamasutra, altrimenti sembrerebbe più un set di PornHub!

Ancora una volta, vi ringrazio dell’attenzione e spero che l’articolo sia stata abbastanza interessante.

Vi invito a inviarci un feedback su cosa pensate dell’argomento friends with benefits tramite i nostri canali Instragram, Facebook, TikTok e Twitter!

Autrice: Michela Berti

Ho vent’anni ma sento di essere rimasta ferma ai miei amati 18. Matricola sia di Radio Eco che dell’Unipi, sono innamorata dell’arte e della scrittura, potreste chiudermi in un museo e non vedermi più uscire. Parlo di qualsiasi cosa, anche se cerco sempre una scusa per nominare Alberto Angela o i miei fervidi ideali femministi. Vorrei fare la scrittrice, ma anche la giornalista, e la divulgatrice, o la direttrice di un museo, e tante altre cose.

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