Oggi ad Eco di Libri parleremo del libro di debutto dell’autrice e giornalista brittanica Dolly Alderton: Tutto quello che so sull’amore.

TITOLO: Tutto quello che so sull’amore
TITOLO ORIGINALE: Everything I Know About Love
GENERE: Memoir, una raccolta di ricordi e eventi vissuti in prima persona dall’autrice.
ANNO DI PUBBLICAZIONE: La prima versione in lingua originale è stata pubblicata a gennaio 2018, mentre in Italia il libro è uscito a maggio 2021.
L’AUTRICE: Dolly Alderton nasce a Londra nel 1988 e cresce nella periferia londinese di Stanmore. Durante il periodo dell’adolescenza decide di cambiare il suo vero nome, Hannah, in Dolly. Si laurea in lingua inglese all’università di Exeter e conclude gli studi con un master in giornalismo alla City University of London. Inizia, infatti, a lavorare per il Sunday Times, giornale britannico, come editorialista di appuntamenti. Nel 2020 inizia a scrivere per il medesimo giornale e riesce a ritagliarsi un proprio spazio nella sua rubrica dal nome “Dear Dolly”. Il successo da autrice lo raggiunge con Everything I Know About Love, suo primo libro, definito dal periodico britannico, The Observer:
“Un resoconto delicato, vivido e spassoso di cosa vuol dire diventare adulti per un millennial”
Con il suo libro di debutto riesce a vincere nel 2018, nella categoria autobiografie, il National Book Awards. Da ottobre 2020 sta lavorando con la BBC per adattare il memoir al film che sarà diretto da China Moo-Young. Sempre nell’anno 2020 pubblica il suo primo romanzo, Ghosts.
Dolly Alderton crea, inoltre, con Pandora Sykes, autrice di How Do We Know We’re Doing It Right? And Other Thoughts On Modern Life, il podcast dal titolo High Low. Gli episodi si focalizzano principalmente sulla cultura pop e sui temi di attualità.
Presenta, inoltre, in concomitanza con l’uscita del memoir, una serie di podcasts dal titolo Love Stories. In questi episodi l’autrice intervista molti ospiti, come Lily Allen e Stanley Tucci, affrontando il tema dell’amore e delle relazioni.
LA TRAMA: Dolly Alderton racconta la storia di come è cresciuta e, in particolare, il passaggio dall’età adolescenziale alla vita adulta. Diventare grandi è un viaggio e, come da lei stessa è stato definito, il suo è stato ‘un giro vorticoso sulle montagne russe’. La storia ha inizio nella periferia londinese di Stanmore dove lei è cresciuta. Al liceo incontra la sua più grande amica, Farly, con la quale instaurerà un lunghissimo rapporto, quello che nel libro viene definito ‘come una delle mie relazioni più durature’. Successivamente racconta il periodo universitario trascorso a Exeter. In quel periodo, Dolly, da sfogo a tutti i suoi sogni di libertà: le prime sbronze, le feste e le storie di una notte ma anche relazioni lunghe sia in amicizia che in amore. Importante il parallelismo con la città di Londra, città spettinata e tendente all’autodistruzione proprio come lei, che fa da sfondo alle vicende. Racconta, inoltre, di come riesce a realizzare il suo più grande sogno, ossia quello di diventare una giornalista.
LA PROTAGONISTA: Dolly è una ragazza dalle mille risorse. É estroversa e vuole molto bene alle persone con cui si mette a nudo. Tiene moltissimo alla sua migliore amica Farly e alle sue coinquiline con le quali maturerà e convivrà fino all’età di 28 anni. Agli occhi degli altri appare come una ragazza molto sicura di sé ma in realtà non è affatto così. Nel periodo dell’adolescenza è molto insicura del proprio corpo e della propria fisicità. Crescendo si aggiungerà a questa insicurezza quella legata al suo carattere, da lei definito come ‘esuberante e fuori dalle righe‘. Sarà nel momento in cui Farly intraprenderà una relazione, che durerà ben 7 anni, che si sentirà abbandonata. Ma quando le due si avvicineranno nuovamente sarà proprio Farly a farle capire che non ha motivo di sentirsi diversa e inadeguata perchè lei la amerà sempre per la persona che è.

LO CONSIGLIO PERCHÈ: Non è un caso che abbia scelto di leggere questo libro nel periodo in cui ho raggiunto l’età dei venti anni. Speravo che leggendolo mi sarei sentita capita e, infatti, è stato proprio così. Il modo di scrivere di Dolly è caratterizzato dall’uso dell’ ironia, sia per descrivere le esperienze di vita che la riguardano in prima persona, sia per descrivere i comportamenti degli altri. Trovo che sia un modo spontaneo e leggero di affrontare le situazioni belle o brutte che siano. É un libro in cui l’amore, l’amicizia, le delusioni e il senso di inadeguatezza non mancano. L’autrice descrive a pieno il modo in cui si dovrebbero sentire i ragazzi che rientrano nella fascia d’età dei 20/30 anni. Emerge di continuo il ‘non sentirsi abbastanza’ perché Dolly paragona molte volte la sua vita a quella degli altri. Si sente completamente inadeguata nel momento in cui si rende conto di non avere un ragazzo e crede di non essere in grado di intraprendere una relazione seria con qualcuno. All’età di trent’anni, riesce ad accettare che non c’è niente di male nel non avere un marito e dei figli perchè prima di tutto dobbiamo essere in grado di amare noi stessi.
Dolly racconta, infatti, le sedute di terapia e l’utilità che queste hanno avuto nell’aiutarla a focalizzarsi su se stessa e nell’analizzare i comportamenti, non solo di chi l’ha ferita, ma anche i suoi, in modo tale da crescere e non ripetere gli stessi errori. Quello che lei sa dell’amore all’età di trent’anni è che questo si può manifestare in tanti modi, soprattutto nelle piccole cose e nei piccoli rituali di cui non ci accorgiamo e che spesso sottovalutiamo.
Mi sento di consigliare questo libro a chi non si sente capito, a chi si sente solo e a chi non ha ancora trovato la propria strada perchè sento che troverà in Dolly Alderton un’amica speciale in cui rispecchiarsi.

Autore: Giulia Demuro
Ascolta la musica da quando era nella pancia della mamma ed è abbonata a Spotify dal 7 maggio 2002. Negli ultimi anni si appassiona, grazie al padre, alla musica in vinile. Studia Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione presso l’università di Pisa.