
Fashioniste, persone che si interessano di moda, oppure che la osservano con distacco, se non addirittura chi la snobba: io lo so che, sotto sotto, siete tutte un po’ alla ricerca del vostro stile, di un modo per esprimervi, perché, volente o nolente, ciò che indossiamo è un biglietto da visita. Oggi ho pensato di darvi qualche consiglio, valido per tutti e tutte, sperando che non vi sembrino banali, sentiti e risentiti, e che vi facciano affrontare il vostro armadio e i negozi con meno insicurezze e con più risate. Partiamo!
(photo credits: https://www.pinterest.it/pin/252764597828173321/)
1)Scoprire ciò che ci fa sentire bene quando lo indossiamo
Spesso ci viene detto di scoprire la forma del nostro corpo e la stagione dell’armocromia, trovando capi che ci valorizzino rispetto ad esse, Sono d’accordo sul fatto che alcune cose possano starci meglio di altre, ma la moda è un gioco, non una statua greca dalle proporzioni perfette. Quando ci vestiamo, diamo la precedenza a cose che ci fanno sentire bene quando le indossiamo, a tessuti e colori che ci mettono di buon umore e che ci piacciono. Credo che sia immenso il potere di un vestito che ci fa sentire belli e felici, indipendentemente da come poi appariamo e cosa pensano gli altri. Per questo, smettiamo anche di badare alla divisione dei reparti per genere: attingete da entrambi, maschile e femminile. Non dimenticate l’intramontabile David Bowie, re dello stile androgino, oppure il più moderno Damiano David!
2)Guardarsi sempre intorno
L’ispirazione si può trovare ovunque. Passeggiando per strada, alla fermata in stazione, quando uscite con amici e amiche di cui apprezzate il modo di vestire, oppure guardando un film o un video musicale, leggendo un libro.
Sia sullo schermo che sulla carta, dietro alla costruzione delle identità dei personaggi, c’è anche un grande lavoro sul loro stile, su ciò che si pensa possa esprimere meglio chi sono e le loro emozioni del momento, la loro evoluzione. Trovate il “personaggio” che vi sentite di essere!
Vi lascio il link di un Ted Talk dove si parla proprio di questo.
3)Fare “shopping nel vostro armadio”
Spesso, accumuliamo abiti senza pensarci. Vecchie magliette, mai indossate, ma che potremmo tornare ad amare, finiscono in fondo all’armadio.
Scoperchiare il vaso di Pandora, non è facile e può essere stressante, ma potete sempre farvi aiutare da qualcuno: amici e amiche, partner, genitori (Ebbene sì! Io, ad esempio, eterna indecisa, chiedo molto spesso consiglio a mia madre e agli amici più fidati: perché chi ti vuole bene davvero, ti dirà sempre in faccia se qualcosa ti sta male, ma anche cosa ti sta bene!).
Non essere soli/e, vi permetterà di passare il tempo più piacevolmente e di ricevere dalla vostra compagnia un parere più oggettivo. Magari finirete anche per scambiarvi qualche vestito che non vi piace più, arricchendovi a vicenda di pezzi nuovi.
4)Trovare un pezzo chiave da cui partire
Quei jeans, quella maglietta, quel vestito, quelle scarpe che tanto amiamo. Partiamo da un capo che moriamo dalla voglia di indossare e cerchiamo di abbinare intorno ad esso le altre cose che ci piacciono, creando vari look adatti ad occasioni diverse.

5)Creare delle mood boards
Si tratta di andare su Instagram, oppure Pinterest, e salvare foto di abbinamenti che ci piacciono, mettendole magari insieme per stile, occasione, stagione.
Potete anche andare sul profilo di qualcuno (noi ad esempio eravamo andati a sbirciare sul profilo dei Parcels) da cui prendete ispirazione e spaziare un po’ nei suoi outfit, scegliendo i vostri preferiti, per poi riadattarli a voi.
Se invece volete essere più vintage, comprate un po’ di riviste di moda ed iniziare a tagliuzzare, mettendo insieme su carta foto di passerelle!
6)Non farsi spaventare dal budget

Per avere un bello stile non è necessario indossare capi firmati. Sebbene alcune persone continuino a pensarlo, quello che fa un bel look non è il costo ma la creatività, di chi lo indossa e se ne sente rappresentato, che ci sta dietro.
Ci sono molti negozietti dell’usato e del vintage dove si possono trovare pezzi molto carini, e anche unici, dove possiamo spendere poco ed evitare il fast fashion (ovviamente non demonizziamolo a priori, magari in un altro articolo ne parleremo meglio!).
Photo credits: @eastmarketmilano
Anche in queste sessioni di avanscoperta, se vi sentite a vostro agio, fatevi accompagnare da qualcuno! Divertiamoci, trascorriamo un bel pomeriggio a mettere insieme capi diversi, proviamo tante, tantissime cose.
E se alla fine non abbiamo trovato nulla, non disperiamo: come diceva Rossella O’hara, “Domani è un altro giorno”, magari quello buono in cui troveremo qualcosa che ci piace.
7)Sperimentare
Come si dice, “nessuno nasce imparato”. Per costruire un bello stile, nel quale ci ritroviamo, dobbiamo avere la pazienza di provare e riprovare.
Un altro punto che può fare la differenza sono gli accessori: non abbiate paura di aggiungerne di diversi per rendere più particolare un outfit, personalizzando anche il più semplice dei look.

8)Non farsi risucchiare troppo da trend ed influencer
Okay essere fashion victim (Scagli la prima pietra chi è senza peccato … quindi di sicuro non io!!), ma a tutto c’è un limite.
Invece di concentrarci ostinatamente a modellarci in base alle tendenze, proviamo a fare il contrario: dettiamo le nostre, prendiamo quelle che escono fuori durante le sfilate e adattiamole a noi. E se non ci piacciono proprio, scartiamole.
Come cantava la cara Caterina Caselli, “nessuno mi può giudicare”: immagino che se rifiuto il tanto amato ritorno della vita bassa lanciato da MiuMiu, non mi troverò certo Britney Spears sotto casa a protestare!
9)Non avere paura di indossare “sempre le solite cose”
In un articolo per Vogue Italia, Federica Salto, esperta di moda, ci racconta di come è cambiato il nostro stile negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia, e di come stiamo di nuovo sdoganando lo “uniform dressing”.
Quello che prima era prerogativa di grandi stiliste e stilisti, ora è sempre più comune: troviamo qualcosa che ci rappresenta e allora vogliamo tenerlo stretto, far capire, a tutti coloro che ci vedono, chi siamo.
“ Tutto e niente vanno di moda, perennemente a braccetto. Nei confronti delle tendenze si è diventati quasi guardinghi, scettici, mentre la fiducia cresce salda intorno all’idea di un guardaroba solido, un porto sicuro, un motivo ricorrente. Fedeli dunque non a un unico stile, ma a un approccio, quello delle cose durevoli, perché non si rompono e perché non stufano. Quello delle cose identitarie che rendono più semplice il racconto di noi. Quello delle cose sempre uguali, mentre fuori regna l’incertezza.”
10)Accettare di non averne uno, o almeno uno che durerà per sempre
Facciamo un bel giro con la mente, e con gli album fotografici alla mano, down memory lane (Sì, lo so, abbiamo quasi tutti e tutte avuto un periodo punk o indie in cui ci vestivamo in modi abbastanza improbabili, considerandoci però altamente fighi!).
Il modo in cui ci vestiamo è cambiato negli anni, e continuerà a farlo: quello che ci succede nella vita, e il nostro modo di essere, influisce sulle cose che indossiamo, ridefinendole ogni volta.
Come ha detto in un’intervista Amina Muaddi, famosa designer di scarpe pazzesche, almeno per lei, “Personal style isn’t a fixed idea”: crescendo, si sentiva molto frustrata, osservando come tutte le persone intorno sembrassero avere uno stile, quando lei, eclettica ed in continuo cambiamento, non riusciva a trovarlo.
Poi, è scesa a patti con questa idea, e ne ha creato uno tutto suo, mettendo insieme ciò che la fa stare bene e in cui si sente sé stessa, cose che cambiano giorno per giorno, umore per umore.
La moda è un gioco, una tavolozza bianca sulla quale siete voi a decidere quali colori stendere: create, non abbiate paura di osare. Non importa chi siete, dove vivete, in che cosa vi riconoscete. Ispiratevi, e se niente coglie il vostro occhio, siate voi una nuova fonte di ispirazione!
XOXO,
Fashion Riot.