Paolo Conticini e la sua “Prima Volta” al Teatro Verdi di Pisa

“La prima volta” è lo spettacolo andato in scena sabato 20 e domenica 21 novembre al Teatro Verdi di Pisa. Sul palco un emozionato Paolo Conticini racconta con immagini, musica e parole, successi e insuccessi di chi fa il lavoro più bello del mondo.

Foto di vivaticket.com

Sul palco due sedie, una chitarra, un leggio e Paolo Conticini. L’attore pisano da ormai più di 20 anni si divide tra cinema, televisione e teatro ed è proprio in teatro che ha deciso di raccontare se stesso attraverso le sue prime volte, che poi sono anche le prime volte di tutti noi.

Dubbi, paure, fragilità ma anche piccoli traguardi e grandi soddisfazioni che lo rendono, agli occhi dello spettatore, “l’amico della porta accanto”.

Dallo spettacolo viene fuori la sua umiltà, la riconoscenza verso chi ha creduto in lui dandogli opportunità di volta in volta più importanti.

Il ricordo non può che andare all’incontro con Christian De Sica e all’autografo da quest’ultimo lasciato su un pezzetto di carta, quando Conticini era al suo primo provino.

È sempre durante il racconto dei suoi “primi” cinquant’anni che emerge tutto il suo amore per la famiglia, per il nonno Alvaro che gli ha insegnato i primi accordi, per Giada, la donna della sua vita e per il suo mestiere che continua ad essere “il più bello del mondo” anche con i suoi lati oscuri.

Sì perché il mestiere dell’attore è tanto affascinante quanto crudele.

Si è sempre precari, come lo stesso Conticini ha affermato, sempre alla ricerca di un nuovo contratto, di un ruolo nuovo e stimolante, e diciamocelo, forse sono più le porte chiuse in faccia che i contratti firmati.

Tuttavia, anche se pochi, quello che si prova a stare su un palco o su uno schermo, davanti a gente che ha pagato il biglietto per vedere il proprio spettacolo, è una sensazione inspiegabile a parole.

Conticini, visibilmente teso ed emozionato, essendo sul palco del teatro della sua amata Pisa, con il suo spettacolo scritto insieme a Luigi Russo, ha dimostrato, a differenza di quanto la sua voce interiore rappresentata dalla luce rossa a sinistra del palco voglia fargli credere, di essere un bravo artista e i consensi del pubblico hanno tolto qualsiasi dubbio.

Conticini ne è valsa la pena!


Francesca Franzé

Autrice: Francesca Franzè


Calabrese trasferita a Pisa.

Studia italianistica e ama la musica e ogni forma di arte.

In Radioeco dal 2018

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