A distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia si ritorna in teatro con una capienza del 100% e la stagione di prosa 2021-22 del teatro verdi di Pisa decide di aprire con la commedia “Parenti Serpenti” portata in scena da Lello Arena insieme a Giorgia Trasselli e la sua compagnia.
La commedia scritta da Carmine Amoroso, che nel 1992 ha ispirato il famosissimo film omonimo di Mario Monicelli, ritorna in scena per l’ennesima volta ottenendo ampi consensi dal copioso pubblico.
Sul palco troviamo uno spaccato di vita quotidiana estremamente attuale in cui è facile riconoscersi.
Protagonisti dello spettacolo sono Saverio e Trieste, interpretati rispettivamente dal mitico Lello Arena e della strepitosa Giorgia Trasselli.
La coppia aspetta con trepidazione, come ogni anno, l’arrivo del Natale che riporta a casa per pochi giorni i figli lontani.
A rompere gli equilibri familiari è proprio l’intenzione dei due genitori, ormai anziani, di andare a vivere da uno dei loro figli (scelgano loro quale) dando in cambio all’ospitante la pensione e la piccola casa.
Un ruolo importante per la riuscita dello spettacolo è quello ricoperto da Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Luciano Giugliano, Anna Rita Vitolo che interpretano i quattro figli dei due protagonisti insieme al genero e alla nuora.
Il loro merito è quello di essere riusciti, con le loro interpretazioni, a mantenere chiare le caratteristiche e gli atteggiamenti che Amoroso, nella sua scrittura, aveva designato per i figli.
Nelle poco più di due ore di spettacolo si alternano momenti di grande comicità dovuta soprattutto agli scontri tra Saverio e Trieste a momenti di intense riflessioni: su tutte il rapporto genitori e figli.
Saverio, appuntato dei carabinieri in pensione e Trieste, cuore e motore della casa, hanno vissuto e sacrificato l’intera vita per i propri figli e ora che hanno bisogno di cure e attenzioni si ritrovano soli.
Rispetto, carità, empatia vengono accentuati e respinti in questa pièce teatrale e lo testimoniano due momenti precisi:
All’inizio dello spettacolo, quando i figli di Saverio e Trieste entrano in scena dalla platea, stringendo anche le mani degli spettatori e nella parte conclusiva, quando si scopre il tradimento della nuora con il cognato e i personaggi si rincorrono in platea, quasi come a dirci: “i serpenti stanno ovunque anche se non li vediamo o facciamo finta di non vederli”.
Lello Arena e Giorgia Trasselli hanno raccontato la tipica famiglia italiana alternando momenti di malinconia a tante risate, uno spettacolo che vale la pena di essere visto, a confermarlo sono le risate e i lunghi applausi del pubblico in sala, ricordandoci che il teatro vive nonostante tutto.
Francesca Franzè
Calabrese trasferita a Pisa.
Studia italianistica e ama la musica e ogni forma di arte.
In Radioeco dal 2018