Speravo de morì prima

Cari ascoltatori, benvenuti alla quindicesima puntata! Speravo de morì prima è una frase che si sente spesso ultimamente: da una parte per la nuova serie targata Sky riguardo al finale di carriera di Totti, in altri ambiti per imprecare contro le orribili prestazioni delle nostre squadre del cuore.

La serie

Speravo de morì prima è la serie di Sky basata sull’autobiografia Un capitano scritta da Francesco Totti. La serie, ovviamente, si basa sugli ultimi anni di carriera di Totti.

Noi, ragazzi del VAR, ci aspettavamo un racconto diverso: ci aspettavamo una docu-serie verosimile soprattutto sull’ultimo anno di carriera del capitano. Invece no. Ci troviamo davanti a quello che potrebbe essere il nuovo capolavoro trash della tv italiana.

Da una parte Totti, interpretato da Pietro Castellitto, pone le basi per scatenare una vera e propria guerra contro la società e Spalletti (allora allenatore della Roma). Dall’altra troviamo Spalletti, interpretato da Gianmarco Tognazzi, il vero antagonista della serie (solo perché non concede al capitano qualche minuto di partita in più).

Quindi qual è lo scopo della serie? Mettere luce sul rapporto tra Totti e Spalletti? Scatenare l’odio verso Spalletti? Finché non usciranno tutti gli episodi non lo sapremo mai.

Il calcio giocato

Poco da dire: Speravo de morì prima è la stessa frase che ha detto Matteo dopo aver visto il Benevento vincere allo Juventus Stadium. La squadra di Pirlo è irriconoscibile, spaesata, disordinata e chi più ne ha più ne metta. Adesso la pazienza è finita: tifosi e presidente sono furiosi e vogliono una scossa per salvare almeno la pelle. Il caos la fa da padrone: da una parte Pirlo che accusa i giocatori, dall’altra gli stessi giocatori che sembrano non ascoltarlo. Chi ha ragione?

La Roma di Pasquale continua a perdere in campionato, crollando in casa contro il Napoli. Buona gara da parte dei Partenopei, disastrosa gara difensiva da parte dei giallorossi (solo Mancini si salva). Si deve mettere in discussione l’operato di Fonseca? Ricordiamo però che la Roma è l’unica squadra italiana rimasta in Europa.

Infine c’è il Milan di Walter. No, aspetta. Abbiamo raggiunto il tempo massimo. E vabbè.

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Eravamo 4 Amici al VAR è il podcast calcistico di Radioeco dal 2019.

Da sinistra: Pasquale Gorrasi, Walter Giovanni Grillo, Matteo Bertolini.

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