Ecologia STARTER PACK: una breve guida per diventare più sostenibili

No, non mi riferisco al videogioco “The Sims 4 Vita Ecologica”, ma ad una collezione di libri, film, podcast, motori di ricerca e molto altro, che vi ispireranno a condurre una vita più green, all’insegna dell’ecologia.

Prima di addentrarci nell’arsenale di un vero cittadino attivo che si preoccupa per l’ambiente, facciamo un passo indietro: io sono Giulia, studentessa di Chimica per l’Industria e l’Ambiente ed ho il piacere di scrivere il secondo articolo della nuova rubrica di Radio Ecologia.

Cercare di fare del bene per il nostro pianeta è ammirevole, ma in un mare di attività e consigli possibili è facile perdersi e non raggiungere nulla di concreto. Il primo passo, a mio parere, consiste nell’informarsi, per poi agire con piccoli gesti quotidiani.

Noi di Radio Ecologia proveremo a darvi spunti su cui riflettere, consigli operativi e informazioni su associazioni e progetti che si occupano di ambiente… ma adesso bando alle ciance, comincia il prontuario ecologico!

Ecologia – definizione

Non poteva mancare la Treccani a specificare il significato di questo macroargomento:

“Per ecologia si intende la parte della biologia che studia le relazioni tra organismi e il loro ambiente naturale. […] Con significato meno proprio, ma diffuso nel linguaggio comune, il termine è spesso adoperato per indicare la necessità di conservare e difendere la natura, e l’insieme dei provvedimenti rivolti a eliminare quanto può turbare l’equilibrio dell’ambiente naturale”.

Adesso possiamo andare spediti e dato che il periodo che stiamo vivendo non permette di partecipare ad attività ecologiche dal vivo, quali la pulizia delle spiagge o dei boschi, la piantumazione di alberi etc. ecco alcune esperienze e attività che si possono fare comodamente da casa.

FILM O DOCUMENTARI DEDICATI ALL’AMBIENTE

Il primo titolo che indico è disponibile gratuitamente su Youtube e vede come protagonista Leonardo DiCaprio, ben noto per il suo impegno nella battaglia contro la crisi climatica.

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Credits: Before the flood, DiCaprio ambientalista – ANSA.it
  • “Before the Flood” o “Punto di non ritorno” affronta i seguenti cinque punti principali, riuscendo a fornire una visione a tutto tondo dei cambiamenti climatici e dell’importanza di una vita all’insegna dell’ecologia. 

1 – L’Artico. Le zone dell’Artico, con i loro equilibri, determinano gran parte del clima dell’Emisfero Nord del Pianeta. 

2 – La Cina è il Paese che al mondo inquina di più, avendo superato gli Stati Uniti d’America. 

3 – L’India. È il terzo produttore mondiale di elettricità ma meno del 70% della sua popolazione ha accesso all’energia elettrica.

4 – Kiribati e le isole sommerse. Kiribati è tristemente nota per essere la località dalla quale sono partiti i primi rifugiati climatici della storia.

5 – Sumatra. Insieme ad Amazzonia e Congo sono le ultime grandi foreste pluviali rimaste sulla Terra. 

Vi lascio una citazione del documentario, per invogliarvi a guardarlo.

”siamo ancora in tempo per cambiare, anche se siamo l’ultima generazione che potrà farlo”.

  • Kiss the Ground

La soluzione è vecchia e sporca, e sta sotto i nostri piedi. Il nuovo documentario targato Netflix parla di cambiamento climatico ribaltando la prospettiva. La storia, per una volta, non è infatti solamente quella della catastrofe ambientale imminente quanto piuttosto quella di una “soluzione semplice per curare il nostro Pianeta”. Ovvero, prenderci cura del suolo. Attraverso le voci di scienziati, agricoltori e attivisti Kiss the ground fa il punto su quella che gli studiosi chiamano “soil solution” riportando nuovamente l’attenzione anche sul tema dell’alimentazione a base vegetale come strumento di mitigazione climatica.

  • Erin Brockovic – forte come la verità

Infine, per questa sezione non mi resta che consigliarvi un potentissimo film ispirato ad una storia vera

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Credits: homemcr.org – film review erin brockovich

Erin Brockovich è diventata famosa quando nel 1993 ha intentato una causa contro la Pacific Gas & Electric, accusando l’azienda della contaminazione con cromo esavalente delle acque della città di Hinkley in California. La storia di Erin Brockovich è stata portata sui grandi schermi dal regista Steven Soderbergh, che ha dato la parte della protagonista a Julia Roberts

Questo film esula un po’ dagli argomenti vasti trattati dai documentari citati sopra, ma a mio parere è interessante vedere da vicino la vita di un’attivista nata per caso e affrontare una tematica più circoscritta, ossia la contaminazione delle acque, di cui si sente poco parlare rispetto ad altre problematiche attuali.

LIBRI SULL’AMBIENTE E L’ECOLOGIA

Non c’è niente di meglio di un buon libro sotto le coperte in questi giorni grigi, ecco quindi alcuni consigli!

  • Qualcosa di nuovo sotto il sole di John R. McNeill. 

McNeill ricostruisce con grande lucidità le connessioni e le influenze reciproche tra la demografia, i processi di urbanizzazione, l’innovazione tecnologica, le ideologie e le varie componenti della biosfera nel XX secolo, per sostenere che l’elemento che davvero ha caratterizzato lo scorso secolo è stato l’impatto delle attività antropiche sull’ambiente. Questo libro è un passaggio obbligato per chiunque si interessi alla storia dell’ambiente e delle sue trasformazioni.

  • Mercanti di dubbi di Naomi Oreskes e Eric Conway. 

Il libro di Naomi Oreskes ed Erik Conway spicca per la vastità delle fonti consultate (più di un milione di documenti solo per il capitolo sul tabacco) e per la precisione con cui ricostruisce la nascita e l’evoluzione delle tecniche di disinformazione sulle tematiche ambientali.

Tabacco, piogge acide, distruzione dell’ozono stratosferico, effetti dei pesticidi e riscaldamento globale: per ognuno di questi temi i due autori elencano i mercanti di dubbi, scienziati, giornalisti e politici che hanno piegato la realtà dei fatti all’ideologia, alla ricerca dell’affermazione personale o del profitto. Ma se anche singoli o gruppi di interesse hanno manipolato e distorto, la scienza resta un’impresa collettiva, capace ancora (per fortuna) di dare risposte e indicare soluzioni, oggi preziose come non mai.

PODCAST

Se non avete tempo per leggere libri interi, se velocizzare i video su Youtube (come fa la sottoscritta) vi dà l’impressione di perdere il gusto di ciò che state guardando e se vi addormentate davanti ai film, i podcast fanno proprio al caso vostro.

Mentre fate colazione, guidate, fate shopping o siete in fila al supermercato (mantenendo sempre il distanziamento sociale) perché non ascoltate questi brevi podcast per rimanere aggiornati sulle notizie di attualità ambientale e ecologia? Sono tutti disponibili su Spotify e sui relativi siti internet.

Il breve notiziario riassume in 6-8 minuti tutti gli avvenimenti legati all’ambiente, l’energia e la sostenibilità accaduti ogni settimana. Per ascoltare interviste e pillole informative sull’economia circolare, sul rinnovabile, sugli attivisti di tutto il mondo in pochi minuti, non c’è scelta migliore.

La nuova serie podcast di Radio 24 è composta da 21 lettere, 21 parole, 21 puntate per raccontare un cambiamento.

Quali sono le principali azioni su cui impegnarsi per andare incontro a un futuro più sostenibile? Ogni puntata descrive un concetto chiave per comprendere la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico. 

Disseminato di riferimenti storici ed estratti di programmi tv, discorsi di politici e di manifestanti, questo podcast riesce a coinvolgere l’ascoltatore fin dai primi secondi e dura meno di cinque minuti, il tempo adatto per una pausa dallo studio quando si è in sessione di esami, no?

MOTORI DI RICERCA

In questo articolo non ho messo link di proposito. Se siete curiosi di sapere di più sugli strumenti informativi finora trattati, perché non li cercate facendo uso di questi motori di ricerca alternativi a Google, per iniziare fin da subito ad avere un impatto positivo sull’ambiente?

  • Ecosia si presenta come il primo e unico motore di ricerca che pianta alberi. Il motore di ricerca afferma infatti di donare circa l’80% dei proprio incassi, provenienti principalmente dalla pubblicità online, a programmi dedicati alla riforestazione in aree critiche.
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Credits: www.intelligentliving.co/plant-trees-surfing-internet-with-ecosia

Come funziona Ecosia, dunque, per noi utenti? Semplice: basta collegarsi al sito Ecosia e scaricare l’estensione per Chrome, impostando Ecosia come motore predefinito. Usandolo nelle nostre ricerche sapremo che buona parte di quei proventi saranno utilizzati per piantare alberi.

  • Goodsearch, recentemente ristrutturato in Goodshop, è un motore con lo scopo di utilizzare i propri introiti pubblicitari per finanziare cause benefiche. L’azienda infatti ha stretto partnership con migliaia di enti no-profit e di beneficenza in tutto il mondo. 

Anche in questo caso, dal sito Goodsearch è possibile scaricare l’estensione. Possiamo inoltre registrare un nostro account all’interno del motore di ricerca, che ci consentirà di scegliere una causa benefica tra quelle presenti nel portale o di proporne una per noi meritevole di attenzione.

A quel punto, semplicemente navigando ed effettuando le nostre ricerche online, guadagneremo contribuiti che GoodSearch utilizzerà per donazioni a sostegno delle cause a noi care, di cui potremo avere traccia nella nostra area personale.

APPLICAZIONI E GIOCHI DA TAVOLO

Stiamo per giungere alla fine del mio prontuario di ecologia e sostenibilità e in questo mondo ultra connesso non poteva mancare la menzione di un’app.

  • AWorld, app italiana di gamification della sostenibilità si intreccia con l’impegno delle Nazioni Unite contro il cambiamento climatico e per l’adozione di comportamenti sostenibili da parte della popolazione mondiale.

AWorld premia i comportamenti sostenibili, come i risparmi di risorse naturali o di energia elettrica, con un punteggio che a fine giornata o a fine mese indica quanto si sta contribuendo a salvare il pianeta. Sono disponibili sfide da fare singolarmente o in squadra, quiz e pillole informative tematiche per ricevere notifiche giornaliere sul tema della sostenibilità e sulle piccole azioni che possiamo fare per ridurre il nostro impatto ambientale.

Adesso che finalmente abbiamo lasciato la zona rossa e le giornate piovose non fanno che aumentare, non restano che i buon vecchi giochi da tavolo per passare i pomeriggi in famiglia o con gli amici, per questo mi è saltato all’occhio un gioco che devo assolutamente consigliare.

  • Il gioco da tavolo PACHAMAMA, è un gioco collaborativo che mette i partecipanti di fronte alle sfide che l’umanità dovrà affrontare per risolvere la crisi climatica e salvare la madre terra. Il nome Pachamama deriva dall’antica cultura inca e significa, appunto, madre terra. 

Perché un gioco di società? La crisi climatica è reale, non è un gioco. Attraverso una strategia collaborativa vengono trattati i cambiamenti climatici come la vera sfida del secolo per far capire ad adulti e ragazzi che l’umanità, unita, può realmente salvare la nostra madre terra.

La sostenibilità di PACHAMAMA è solo nel gioco? No, infatti, è stato stampato su carta certificata FSC e per ogni scatola prodotta è stato piantato un albero in Guatemala per compensare la CO2 emessa durante la fabbricazione.

LA FINIAMO?

Se siete arrivati fin qui vi meritate veramente un applauso e vuol dire che informarvi su queste tematiche vi sta veramente a cuore.

Con il gioco da tavolo ho concluso il mio prontuario di ecosostenibilità, 
anche se di mezzi per informarci ed entrare in azione ce ne sono un’infinità.

Dopo la rima baciata un po’ cringe non vi resta che scegliere lo strumento che vi è piaciuto di più, imparare nuove cose sull’ambiente, prendere abitudini ecosostenibili, condividerle con gli amici, magari parlarne con i familiari a Natale e aspettare il prossimo episodio di Radio Ecologia!

Autrice: Giulia Giaganini

Studentessa di Chimica per l’Industria e l’Ambiente presso l’Università di Pisa, fotografa per eventi e conferenze.

Fa parte di varie realtà associative come DiverCity e PIaneta. Di quest’ultima ne è la Responsabile Comunicazione. Adora organizzare eventi e realizzare progetti di vario tipo, dai podcast agli articoli divulgativi. Vive di viaggi, serie TV e ricette gluten free.

Fa parte di Radio Eco dal 2020.

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