Cafè de Flore di Radioeco.it 2×03 La danza secondo Gian

Torna il Cafè de Flore, in onore dell’omonimo caffè parigino, la finestra sull’arte di Radioeco. Attraverso un’intervista a un artista emergente, scopriremo ogni settimana forme d’arte diverse. Protagonista di questa puntata: la danza.

Gianluca Pavone

In questa inedita versione podcast il Cafè de Flore di oggi ospita Gianluca Pavone, danzatore bolognese, ci ha regalato molto di se stesso, si è saputo raccontare ai microfoni di Radioeco a trecentosessanta gradi dandoci un ritratto completo dell’artista Gianluca ma anche del suo animo. Il nostro Gian (sì, ho francesizzato pure il mio ospite) ha iniziato ad avvicinarsi al mondo della danza quando aveva solo 8 anni e in maniera amatoriale, in seguito però ha proseguito gli studi presso l’Accademia Kataklò di Milano, per poi  vivere per un anno a Berlino, un’esperienza che gli ha sicuramente cambiato la vita dandogli nuovi spunti e progetti come “Flamingos” insieme alla ballerina, collega e amica Mara Foschini.

Ho conosciuto Gian grazie alla segnalazione di un’altra artista ospite della scorsa stagione del Cafè de Flore e ho capito fin da subito quanto fosse importante parlare della danza insieme a chi, a questa forma d’arte, ha dedicato tutta la sua vita. Quando ho pensato al Cafè de Flore ho avuto chiaro immediatamente l’idea di voler toccare più tipologie e sfumature di arte possibili e immaginabili e per questo ringrazio Gian che mi ha dato l’opportunità di dare spazio all’espressione del corpo e dell’anima attraverso l’occhio di un danzatore.

In realtà in questa puntata direi che siamo riusciti a parlare di molti aspetti del fare arte oltre alla danza stessa come l’importanza della semplicità che talvolta sta alla base di un grande progetto e della sensibilità, caratteristica essenziale per ogni artista e che contraddistingue il nostro Gian. Non voglio anticiparvi troppo di quella che è stata la nostra chiacchierata ma è importante mettere in evidenza un progetto a cui ha partecipato il nostro ospite, ovvero “Degenze Artistiche”, in collaborazione con il Policlinico Sant’Orsola, un viaggio emozionante tra le corsie, le vicende dei pazienti, le vite di medici e infermieri che ha portato sette artisti a dare forma a un’emozione di cui nessuno tra i partecipanti e gli spettatori si potrà mai dimenticare. Inoltre come poteva mancare un pensiero sull’attuale periodo che sta toccando ogni artista e che sembra congelare il mondo della cultura ma? Gianluca ci ha regalato una riflessione più profonda e ampia di ciò che sta accadendo nella vita di un artista dimenticato dallo Stato, nella speranza che questa situazione tragica possa dare una scossa per sempre alle istituzioni.

Perché dovreste ascoltare questa puntata? Perché di questi tempi conoscere un’anima pura, colma di sfaccettature che si è raccontata come l’anima di Gian dagli abissi più profondi come il rapporto con il suo corpo nell’evoluzione degli anni all’apice della bellezza interiore che gli ha donato la danza vi farà sognare e riflettere su molti aspetti.

Ulteriore spoiler: il Cafè de Flore continuerà in ogni puntata ad intervistare artisti emergenti ma alternandosi a puntate (talk) in cui, sempre in compagnia di qualche ospite, si dibatteranno temi e questioni relative al mondo dell’arte e spesso anche alla società.

Da oggi il Cafè de Flore è disponibile anche su Spotify.

Andate subito a cliccare play perché non ve ne pentirete!

In questa puntata i consigli musicali arrivano direttamente da Gianluca:

  1. Florence and the Machine, Spectrum;
  2. Charli XCX feat. The Queens, Gone;
  3. Rosalia, Malamente.

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