FILO ROSSO: Frida e Diego. Storia di un folle amore

In un mondo che ci tiene sempre più distanti, che allontana persone, amori e amanti bisogna pur creder in qualcosa. Come un filo rosso che lega indissolubilmente due anime, destinate prima o poi a ritrovarsi. Un filo che ha legato anche Frida Khalo e Diego Rivera.

“Credo che dipenda dal fatto che sono un tantino stupida perché tutte queste cose sono successe e si sono ripetute per i sette anni che abbiamo vissuto insieme e tutte le arrabbiature da cui sono passata sono servite soltanto a farmi finalmente capire che ti amo più della mia stessa pelle e che, se anche tu non mi ami nello stesso modo, comunque in qualche modo mi ami. Non è così? Spero che sia sempre così e di tanto mi accontenterò.

Amami un poco, io ti adoro, Frida

-Frida Khalo

FRIDA KHALO

Frida Khalo fu una pittrice messicana. Nacque nel 1907, a Coyoacàn, con una grave malformazione congenita della colonna vertebrale, che però fu scambiata per poliomielite, portando alla deformazione del piede e della gamba sinistra. Questa sua condizione la portò ad essere soprannominata dagli altri bambini “Frida pata de palo”, ovvero “Frida gamba di legno”.

Nel 1922, dopo il liceo, si iscrisse all’Escuela Nacional Preparatoria di Città del Messico con l’obiettivo di diventare medico. Durante quegli anni, entrò a far parte dei cachuchas, un gruppo studentesco che sosteneva il socialismo nazionale. Fu proprio in quel periodo, che iniziò a dipingere i ritratti dei compagni di studio, e soprattutto di Alejandro Gomez Arias, di cui Frida si innamorò.

Ma un evento terribile segnò la vita di Frida.

Il 17 Settembre 1925, all’età di 18 anni, si ritrovò coinvolta in un incidente. L’autobus su cui si viaggiava, insieme al suo ragazzo, Alejandro Gomez, si scontrò con un tram. Frida rimase tra le aste metalliche del tram, e il suo corpo venne trafitto da un pezzo di metallo. La diagnosi che arrivò, la costrinse a portare un busto di gesso per 9 mesi e al completo riposo a letto, per almeno due mesi. Dopo l’incidente Frida riportò la frattura della colonna vertebrale in tre punti, tre fratture del bacino, undici fratture al piede destro, lussazione del gomito sinistro, ferita profonda dell’addome, peritonite acuta. Subì ben 32 operazioni.

Dopo quel nefasto evento il giovane Alejandro la lasciò. In quel periodo così buio Frida diede vita ai suoi primi quadri, grazie a una tavolozza, qualche pennello e qualche colore ad olio, che il padre teneva in casa. La madre le preparò un cavalletto che le permettesse di dipingere senza doversi sforzare, a causa del gesso che non le consentiva di stare dritta. Inoltre, montò sopra il letto uno specchio, cosicché la figlia immobilizzata, potesse almeno vedersi. Fu in quel momento che Frida diede vita agli autoritratti. «Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio»

Verso la fine del 1927 si riprese. Si liberò del busto di gesso, anche se la sua vita sarà caratterizzata da dolori atroci che non la lasceranno mai. Ma una cosa ormai era cambiata, da quel momento la pittura divenne la sua ragione d’essere.

DIEGO RIVERA

Diego Rivera fu un pittore e muralista messicano. Nacque nel 1886, a Guanajuato. Appassionato fin dalla tenera età alla pittura, all’età di 10 anni frequentò i corsi serali all’accademia San Carlos. Si dedicò con grande dedizione alla sua arte e nel 1905, a soli 19 anni, ricette una borsa di studio che gli permise di recarsi in Europa, e di conoscere i più grandi pittori dell’epoca.

Nel 1916 ebbe un figlio dalla prima moglie, la pittrice russa Angelina Beloff, che morirà l’anno successivo lasciando una ferita profonda nell’animo dell’uomo. Successivamente, si lega sentimentalmente ad un’altra donna, Marie Marevna Vorobev, dalla quale nel 1919 avrà una figlia che non riconoscerà mai, ma che aiuterà economicamente.

Nel 1922 si iscrisse al Partito Comunista messicano, ed iniziò a realizzare i suoi murales negli edifici pubblici di Città del Messico. Nello stesso anno si sposò una seconda volta, questa volta con Gaudalupe Marin, da cui ebbe due figlie: Lupe e Ruth, ma divorzia nel 1927.

IL FILO ROSSO

Frida Khalo e Diego Rivera si incontrarono per la prima volta nel 1922. Lui, aveva trentasei anni ed era intento a dipingere un murale presso l’anfiteatro dell’Escuela Nacional Preparatoria, a cui era iscritta Frida, poco più che quindicenne. Ma in quegli anni, Diego era ancora sposato con Gaudalupe Marin, e Frida era fidanzata ed innamorata di Alejandro Gomez.

Il secondo incontro tra Diego e Frida avvenne nel 1928, grazie ad un’amica comune, la fotografa italiana Tina Modotti. Tra i due fu subito colpo di fulmine.

Frida e Diego

“Ieri sera mi sono sentita come se tante ali mi accarezzassero tutta, come se le punte delle tue dita avessero bocche che baciavano la mia pelle. Gli atomi del mio corpo sono tuoi e vibrano insieme così che ci amiamo l’un l’altra. Voglio vivere ed essere forte per amarti con tutta la tenerezza che ti meriti, per darti tutto ciò che c’è di buono in me, così che tu non ti sentirai solo.”

-Frida Khalo

Poco tempo dopo arriva la proposta di matrimonio, e nonostante i genitori di Frida non fossero d’accordo, nel 1929 convolano a nozze. Lei aveva 22 anni, lui quasi 43. Ma, con il matrimonio arrivarono anche i periodi più bui di Frida. Smise di dipingere per un po’, per dedicarsi alla vita da moglie. Tre mesi dopo il matrimonio restò incinta, ma a causa delle malformazioni fisiche dovute all’incidente di cui fu vittima a 18 anni, dovette abortire.

Negli anni Trenta la coppia si trasferì in California, per esigenze lavorative di Diego. Gli impegni di Rivera negli Stati Uniti si fecero sempre più intensi, riuscendo anche a raggiungere New York dove Frida rimane nuovamente incinta, ma la frattura del bacino non consentì alla donna di portare a termine la gravidanza, e così perse il bambino per un aborto spontaneo. Nel 1934 la coppia torna in Messico dove Frida, è costretta ad abortire per la terza volta.

La Khalo inizia ad avere rapporti con altri uomini e altre donne, tra cui anche personaggi famosi come il rivoluzionario russo Lev Trotsky, che in fuga dalla Russia insieme a sua moglie, sarà ospite dei coniugi Rivera nella loro Casa Azul nel 1937. Frida e Diego avevano da sempre concordato nel volere una relazione aperta, infatti nonostante Frida sapesse che Diego era un grande donnaiolo perdonò sempre le sue innumerevoli scappatelle.

Solo un evento le spezzò il cuore e portò all’interruzione del loro rapporto, quando Frida scoprì del tradimento di Diego con sua sorella Cristina. Frida rappresentò il dolore generato da questo tradimento in una delle sue opere più celebri, “Le due Frida”. Fu un duro colpo per la Khalo che chiese il divorzio nel 1939. Ma la loro separazione non durò molto. Dopo un anno i due amanti si riavvicinarono, e nel 1940 si sposarono una seconda volta, a San Francisco. Ma il lieto fine non arriverà mai.

Le condizioni di salute di Frida si aggravano sempre di più. Nel 1950 subisce sette operazioni alla colonna vertebrale, e trascorre nove mesi in ospedale. Nel 1953 le viene amputata una gamba, a causa di un’infezione tramutata in cancrena. Si spegne il 13 luglio 1954 a soli 47 anni, a causa di un’embolia polmonare. La sera prima di morire aveva detto a Diego “sento che presto ti lascerò”, dandogli il regalo per le loro nozze d’argento.

Dopo la morte dell’amata nel 1955 Diego Rivera affermò: “Il 13 luglio 1954 è stato il giorno più tragico della mia vita: avevo perso per sempre la mia amata Frida. Ho capito troppo tardi che la parte più bella della mia vita era il mio amore per lei”.

Autore: Federica Tumbiolo

Classe 1995. Studia Giurisprudenza all’Università di Pisa. Fa parte di Radioeco dal 2019

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