Esce venerdì 13 novembre, dopo essere stato anticipato dai singoli “GIOVANNA HARDCORE” e “DUE, l’ep “IL CIELO NON È UN LIMITE” dell’unica e sola diva della scena musicale nostrana: M¥SS KETA.
L’ep, che abbiamo avuto l’onore di ascoltare in anteprima e di sentir presentato durante una videoconferenza con la stessa M¥SS KETA, esce per l’Island Records/Universal Music Italia e vede la produzione di RIVA, oltreché la partecipazione di Populous, Unusual Magic, Priestess e un cameo di Lilly Meraviglia. Tutti membri di quella che M¥SS KETA considera e definisce “la sua famiglia allargata”.

“IL CIELO NON È UN LIMITE” è un ep concettuale che fin dal titolo – e dalla copertina che vede la M¥SS trasformata in un aereo-cyborg solcare un cielo azzurro – segna il suo legame con il cielo e con l’elemento dell’aria ponendosi così come ponte tra il passato (“CARPACCIO GHIACCIATO” (2017) era legato all’elemento dell’acqua) e il futuro. Inoltre, M¥SS KETA stessa spiega come questo ep nasca in un momento in cui “nonostante fossimo in posti chiusi, dalle finestre si vedeva il cielo in grado di spalancare l’interiorità”, ponendo così in rapporto il cielo che sembra non avere limiti a un’interiorità effettivamente infinita.
Dopo una prima traccia di introduzione parlata, che avvisa e ricorda all’ascoltatore che ciò che “appare come un limite dispiega invece l’infinito”, l’ep si apre a suoni jungle, deep house, techno che trasformano la stanza in un club dove è impossibile stare fermi e non ballare (non è un caso se la stessa M¥SS KETA, in videoconferenza dalla Torre Galfa di Milano, ricorda che “le nostre stanze possono diventare dei club”).
All’interno dell’ep M¥SS KETA ha rappresentato la società moderna in un atmosfera contemporanea e futuristica, una sorta di “Medioevo Digitale” James Bridle, con chiare ispirazioni agli universi visionari di James G. Ballard e David Cronenberg. Per creare questo spaccato di società moderna M¥SS KETA crea e, soprattutto, interpreta sette diversi personaggi. Ogni personaggio è diverso dall’altro: per messaggio, per significato, per caratterizzazione che ne viene fatta attraverso la voce. La vocalità cambia per ognuno di queste identità, dimostrando la capacità di M¥SS KETA di essere una e centomila.

Tra questi personaggio, dei veri e propri doppelganger, troviamo la già nota Giovanna Hardcore, protagonista dell’omonima canzone, cioè una M¥SS KETA che a cavallo tra primo e secondo Medioevo cerca la sua libertà attraverso una danza istintiva. Ci sono anche una mistress felina che spia attraverso il vetro di un club futuristico il rito del corteggiamento (protagonista di GBMH), una modella anni ’90 che porta alla luce il rapporto tra osservato e osservatore, in uno specchio della moderna società dei social dell’immagine al centro di tutto (PHOTOSHOCK); M¥SS KETA, insieme a Priestess su una magistrale produzione di Populous che sa creare una base che ci trasporta fuori dal tempo e dallo spazio reale, si trasforma in una moderna della caccia (DIANA). Tra tutti questi personaggi, che si riuniscono e spariscono in DUE – uscita come singolo pochi giorni fa, canzone satura e psichedelica –, c’è un personaggio che ha una caratterizzazione magistrale, sia per il testo sopra le righe e trasgressivo come tipico della M¥SS sia per la capacità di trasmettere con la vocalità la rabbia di una rider. Protagonista di RIDER BITCH è, appunto, una rider: colui o colei che si occupa di portare il cibo o altri beni a cavallo di una bici o di un motorino. È una rider arrabbiata, sfruttata, sottopagata che corre per la città, insomma lo specchio della ben nota situazione dei rider.

Il nuovo ep di M¥SS KETA, per dimostrare coerenza con il suo stesso titolo, non si pone nessun limite: personaggi caratterizzati così bene da non essere semplici maschere ma vere e proprie identità, sonorità diverse in un mix continuo di suoni, di generi e di loro miscele. Non si pone limiti neanche a livello linguistico, infatti al suo interno si trovano inserti di inglese, tedesco e greco antico. M¥SS KETA da dietro al suo iconico look composto da mascherina ed occhiali da sole sprona l’ascoltatore ad essere se stesso, a non porsi limiti, a superare quelli che ci sono. È un inno alla libertà, al liberarsi.
In un periodo storico di distanziamento sociale, di club chiusi, di mascherine che diventano parte della nostra quotidianità e non più solo iconico accessorio che porta automaticamente a pensare alla diva milanese (tanto che anche il New York Times le ha chiesto se la sua immagine esce indebolita da questa sovraesposizione all’immagine della mascherina), M¥SS KETA sa essere una boccata d’aria fresca dei tempi che furono, ma allo stesso tempo ci porta al futuro, ai lati oscuri di questa società attraverso sonorità jungle house che ci fanno nuovamente sentire dentro a un club dalle luce stroboscopiche.

È difficile fare piani per il futuro, sapere quando sarà possibile sentire “IL CIELO NON È UN LIMITE” dal vivo, ma tra una battuta sul suo voler presentare Sanremo 2021 (mamma Rai, se ci leggi, noi di Radioeco siamo più che d’accordo!) e la promessa di avere ancora tanti progetti da svelare, M¥SS KETA è pronta a lanciare un altro piccolo grande capolavoro che sarà impossibile non cantare, non ballare, guardando il cielo e sentendosi liberi come Giovanna Hardcore in sella al suo destriero. O libere come una elegante mistress in un locale o una dea della caccia in uno spazio-tempo fatato. Infondo ci ha regalato una serie di identità in cui ritrovarsi, a cui ispirarsi per essere un po’ più liberi, senza limiti, come il cielo.

Autore: Mara Pezzica
Classe 1994. Convinta di capire le persone dai gusti musicali, poi si ricorda che c’è chi è onnivoro come lei e la teoria decade. Frequenta Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione. Responsabile dell’area musicale. A RadioEco dal 2017.