La Papessa dei tarocchi, o Grande Sacerdotessa, è un archetipo onnipresente in narrazioni fiabesche ed epiche, in culti misterici del passato, ed in tutti noi. E’ la vecchia saggia, la fata Morgana, la strega che conosce tarocchi e astrologia, la dea Iside: iniziamo quindi con l’afrofuturistica Isis e Osiris dei jazzisti Alice Coltrane e Pharoah Sanders.
Possiede enormi poteri magici, per la loro natura irrazionali e per questo spaventosi, ma in realtà estremamente necessari. Portavoce del mondo spirituale, una perfetta sacerdotessa folk è Buffy Sainte-Marie in God is Alive, Magic is Afoot.
Though laws were carved in marble
They could not shelter men
Though altars built in parliaments, they could not order men
Police arrested magic, and Magic went with them
For Magic loves the hungry
Buffy Sainte-Marie e Leonard Cohen – God is Alive, Magic is Afoot
Il suo corrispettivo maschile, il Papa, non è solo l’arcano numero cinque: è innanzitutto una figura reale e istituzionale del nostro mondo. La Papessa, the High Priestess, invece no. Come mai? La risposta ha molto a che vedere con il patriarcato, con la svalutazione di alcune forme di sapere rispetto ad altre, e la loro associazione con il genere femminile.

Papa e Papessa sono figure dei tarocchi dal grande potere spirituale, a cui rivolgersi quando siamo in difficoltà. Il Papa ci risponde con la morale razionale, sociale, legale. La conoscenza detenuta dalla Papessa, invece, è quella dell’intuito, dell’introspezione e della magia. Ce lo spiega molto bene la rapper Princess Nokia con Sunday Best, in cui evoca anche l’associazione con l’acqua. Simbolo delle emozioni e dell’amore, nei tarocchi è rappresentata dalle coppe.
Uh, we are Divine Feminine
The ancient waters that exist within
Don’t forget your truth, melanin
All you got to do is look within
Then you’ll recollect where you begin
And we pray everyday
OSHUN, Onyx Collective e Princess Nokia – Sunday Best
Osetura, yeah, we got that Ase
Put respect on the name
Iya, Nana, Bruja, best in the game
La Papessa rappresenta infatti un periodo di immersione dentro di sé, di gestazione dell’idea avuta dal Bagatto per comprendere da dove proviene e dove sta andando. Delle sue connessioni con il tutto. E’ una gravidanza dello spirito, non della carne: la Papessa è associata a verginità e castità, come la Madonna cristiana. La sua carta è una ricerca nelle profondità della natura umana, e della natura in generale, una riscoperta dei nostri poteri prima di usarli:
Remember you could weep fire
Remember you could weep fire
Remember you could weep fire with wild eyes
With wild eyes, ooo those wild eyes
Mariee Sioux – Wild Eyes
Ovviamente anche la nostra beniamina Florence è una perfetta Papessa. Questa carta vi fa pensare a qualche sua canzone in particolare? O di qualche altra Grande Sacerdotessa della musica?

Autrice Alessandra Pafumi
Studentessa di biologia marina nata nel 1997, tutti i suoi pensieri li darebbe in pasto ai pesci, se solo la volessero con loro, nelle profondità. Gioca a fare la blogger e la speaker per RadioEco dal 2019. Conduce Disconnected con Giulia Greco.