Buon compleanno Pillola! Il più celebre contraccettivo è sul mercato da sessant’anni. Un grande traguardo per le donne di ieri, ma cosa significa la pillola anticoncezionale per le donne di oggi?
Dal 10 maggio 1960 è possibile acquistare la pillola anticoncezionale nelle farmacie statunitensi, dal 1961 in molte Europee e dal 1967 anche in Italia, ma con soli fini terapeutici; si dovrà attendere il 1976 affinché anche nel nostro paese venissero abrogate le normative che impedivano la vendita della pillola con scopi di controllo delle nascite. La pillola nei suoi sessant’anni ha cambiato il destino di moltissimi e moltissime: è stata un vero baluardo di una sessualità più libera, simbolo del femminismo e naturalmente di emancipazione della donna.
Ancora oggi è così? Come ci rapportiamo alla pillola dopo sessant’anni dalla sua entrata in commercio? Alcune risposte verranno date in questo articolo e per chi volesse approfondire il tema della nascita della pillola e la sua storia, consiglio un breve documentario Netflix: il terzo episodio di Sex Explained. Molto interessante.
Sono però doverose delle precisazioni iniziali prima di raccontare alcune esperienze con la pillola anticoncezionale: questo articolo non ha funzioni esplicative o tanto meno ambizioni scientifiche. Per capire il perché, basta leggere la mia biografia alla fine dell’articolo: archeologa, blogger e speaker. È evidente che io non possegga gli strumenti necessari per darvi un resoconto medico sull’argomento, ma quello che sono capace di fare è ascoltare e riportare storie, come ho sempre fatto anche nei miei precedenti articoli per Rad(y)osex.
Come da tradizione, via Whatsapp, ho chiesto ad un fidato e frizzante gruppo di amici di parlare di un argomento legato alla sessualità, questa volta per celebrare i sessant’anni della pillola. Specificatamente alle amiche ho chiesto di raccontare le loro esperienze legate all’assunzione della pillola anticoncezionale e loro opinioni in merito. Ma non temete, il prossimo articolo sarà dedicato a quello che gli uomini pensano sulla pillola! Per ora addentriamoci nel mondo femminile.

QUELLO CHE LE DONNE DICONO SULLA PILLOLA
Se oggi i pregiudizi su questo farmaco sono quasi scomparsi e la sua utilità ritenuta innegabile, rimane ancora un tema poco affrontato, soprattutto quando si parla di quello che non va, così ho fatto delle domande mirate ad alcune amiche: Prendi la pillola? Perché? Hai notato qualche conseguenza positiva o negativa?
Molte delle amiche interrogate sul tema pillola hanno confessato di non averla mai assunta o per mancanza di necessità, non avendo mai avuto relazioni stabili, o per paura dei temuti effetti collaterali. A questo punto mi sono concentrata su coloro che hanno fatto, o fanno tutt’ora, uso della pillola anticoncezionale e sulle loro sensazioni e soprattutto sulle fantomatiche controindicazioni.
L’effetto collaterale con cui le millennials sono cresciute è la paura di ingrassare, incubo di mamme e zie che hanno fatto uso della pillola negli anni ’80 e tema sfruttato nei film di serie b per adolescenti. Ad oggi sembra però un effetto collaterale poco riscontrato, almeno nel mio campione, o comunque meno enfatizzato rispetto a qualche anno fa. Stesso discorso vale per la ritenzione idrica, controindicazione che va di pari passo con l’aumento di peso: anche la temuta cellulite sembra ormai poco associata all’assunzione del farmaco. Problemi vintage.
Forse questi possono sembrare sintomi superficiali ma non comunque sottovalutabili, in quanto potrebbero essere campanelli di allarme di problematiche più grandi. Altre conseguenze spiacevoli sembrano però fare capolino più frequentemente tra le amiche interrogate.
In primis gli sbalzi di umore. Una delle ragazze ha raccontato di come il suo umore fosse continuamente altalenante e di come inizialmente avesse dato colpa allo stress e perfino all’oroscopo, per poi capire che in realtà era colpa del metodo contraccettivo. Scientifica.
Sicuramente l’essere nata sotto il segno del cancro non ha aiutato l’amica, ma alcuni particolari non erano davvero trascurabili, tanto da farle notare come in alcuni momenti della sua vita tutto prendesse una piega drammatica e come piangere fosse all’ordine del giorno. Nonostante ciò, il non rischiare gravidanze indesiderate rimaneva comunque di primaria importanza, tanto da non sospendere l’assunzione della pillola. Quante in sessant’anni avranno fatto questa scelta?
Se da una parte le esigenze personali portano a sottovalutare alcune problematiche, in moltissimi casi la pillola è la soluzione per combattere altre patologie. Spesso i dolori e disturbi mestruali grazie all’assunzione della pillola diventano meno intensi, permettendo a chi l’assume di avere una vita più serena. In altri casi la pillola diventa una vera propria cura, come per le amiche del mio campione che soffrono di ovaio policistico. Una di queste dice di non voler nemmeno ricordare la sua vita prima della pillola. Come biasimarla.
Lo scopo principale della pillola rimane però nella maggior parte dei casi quello classico: il poter vivere la sessualità con più leggerezza, senza la paura di una gravidanza non desiderata. Ma se è proprio l’alleata-pillola a creare problemi nella sfera sessuale? Alcune delle amiche infatti riscontrano una notevole diminuzione della libido.
Per un’amica a mancare era proprio l’interesse nel ricercare un partner nei momenti in cui si trovava ad essere single e scarso slancio quando un partner c’era. La pillola in questo caso è stata sospesa in attesa di una relazione stabile che la richieda <<tanto il preservativo lo devo comunque usare!>>. Lungimirante.
<<Tanto il preservativo lo devo comunque usare!>>
Amica Lungimirante
Un’amica racconta proprio di come la mancanza di lubrificazione e la mancanza di desiderio fossero diventate una costante. L’aspetto più frustrante in quel caso, più che l’impossibilità di avere rapporti, è stata la mancanza di comprensione dei ginecologi, che hanno sottovaluto la problematica. Dopo vari cambi di medico curante, vere e proprie cure, anche in questo caso l’assunzione della pillola è stata sospesa.
Effettivamente inficiare la propria vita sessuale per avere una vita sessuale non ha senso. In questo caso i rapporti sessuali a causa dell’assunzione del contraccettivo erano diventati dolorosi e per nulla appaganti.
Ultima categoria: quelle a cui va ed è andato tutto bene! Quelli che sembrano essere animali mitologici in realtà sono la maggior parte delle donne, anche perché in questi sessant’anni la pillola ha fatto passi in avanti, con dosaggi sempre più leggeri e conformi alle necessità del corpo femminile. La pillola deve essere un’alleata per le donne (e non solo).

Consigli per l’uso della pillola anticoncezionale dopo sessant’anni di esperienza da parte delle donne? Leggere il bugiardino, come direbbero tutti, per sapere realmente a cosa si va incontro e calcolare le proprie esigenze. Ascoltare e conoscere il proprio corpo. Infine, come insegna anche il caso citato sopra, trovare il medico giusto.
Ma cosa ne pensano gli uomini? Sarebbero disposti a prendere la versione maschile della pillola? Aiuterebbero la propria fidanzata o compagna a sostenere la spesa della pillola anticoncezionale? Queste risposte le avrete nel mio prossimo articolo per Rad(y)osex.
Ho già ascoltato il solito gruppo di amici, ma se volete contribuire con la vostra opinione: commentate!
Intanto vi lascio con il consiglio musicale, questa volta poco hot, ma molto classico e in perfetta sintonia con la celebrazione di questi sessant’anni: Girls just wanna have fun di Cindy Lauper. HAVE FUN!
Buon compleanno pillola!

Autore: Alice Andrea Rappelli
Speaker, blogger, archeologa e sognatrice con la valigia in mano. Pensa che la vita sia un musical e ha sempre una colonna sonora mentale per i momenti epici della giornata. In Radioeco dal 2019.