Mentre fuori si sta consumando una delle più terribili stragi umane e l’economia va giù, quel che vi propongo è una semplice riflessione, frutto del tempo che stiamo vivendo.
Quello che inizialmente ci ha più destabilizzato, oltre al contagio incontrollabile, è il cambiamento delle normali abitudini quotidiane. Il non poter uscire liberamente, vedere i nostri amici, frequentare i nostri posti preferiti, i corsi all’università e via dicendo.
Abbiamo dovuto riadattare la routine, cosa che per alcuni può sembrare facile e invece per altri non lo è.
Il mondo si è fermato?
Per alcuni sì. Poi ci sono i medici, la Protezione Civile, i volontari, le Istituzioni, chi deve lavorare, i contagiati, i parenti, i morti. Per loro il mondo non si è fermato, ma è cambiato tutto radicalmente.
Io personalmente mi metto tra quelli che sono fermi, a casa.
Cosa possiamo fare?
Possiamo scegliere di lamentarci, di trasgredire le regole, di vivere con angoscia questi giorni strani. Di dare la colpa a questo o a quello, di scagliarci contro qualcuno o qualcosa. Oppure, possiamo scegliere di provare ad accettare questa situazione, sfruttare questo tempo per dedicarci alle cose che abbiamo abbandonato, messo da parte.
Possiamo partire da noi stessi.
Quando è stata l’ultima volta che avete avuto così tanto tempo per voi?
Siamo così abituati alla vita frenetica… È la noia forse che crea ansia: non avere da fare, stare con sè, scoprirsi, accettarsi. Lo capisco.
Vivere la famiglia, a volte scontrarsi, condividere dei pensieri, litigare e poi fare pace.
Ci siamo ritrovati a convivere con quelle cose che, a volte, evitiamo con la scusa dei troppi impegni.
Penso sinceramente che è questo che possiamo fare: imparare ad affrontare il nostro piccolo presente quotidiano per poter essere in grado di affrontare al meglio il futuro.
Accettiamoci nella nostra fragilità, siamo persone in fondo.
Dedichiamo del tempo a dei piccoli hobby, riprendiamo in mano un pennello, leggiamo un libro, guardiamo dei film che da tanto sono nella lista delle cose da vedere, ma non abbiamo mai avuto il tempo per farlo, ascoltiamo la musica, cuciniamo.
“L’esistenza quotidiana è colma di speranza, anche se non abbiamo alcuna garanzia sul futuro. Nessuno ci garantisce che domani a quest’ora saremo qui. Tuttavia noi agiamo pensando al domani sulla base della pura speranza. Dobbiamo dunque fare il miglior uso possibile del tempo”
Dalai Lama, “L’arte della Felicità” di Howard C. Cutler

Risolviamo i nostri piccoli conflitti e con calma anche quelli grandi.
Dopo questa lunga e sì, anche dolorosa, pausa, possiamo ripartire con più umanità, più consapevolezza, più rispetto di sé stessi e di conseguenza degli altri.
“Lo scopo della nostra esistenza dev’essere positivo. Non siamo nati per provocare guai e nuocere agli altri. Perché la vita abbia valore, credo che dobbiamo sviluppare le principali qualità positive: calore umano, gentilezza, compassione.”
Dalai Lama, “L’arte della Felicità” di Howard C. Cutler
Il mio augurio è semplicemente che noi, quelli a casa, proviamo a sfruttare in modo positivo questo tempo, senza peggiorare ulteriormente ciò che è già difficile.
Non abbiate paura se questo non era nei vostri piani, perché non era nei piani di nessuno.
Sappiate cambiare la prospettiva con la quale guardate alle cose.
Nella speranza che tutto questo finisca presto, vi abbraccio.

Autore: Irene Arpaia
Inguaribile romantica e a volte un po’ troppo sincera. Ama la musica, l’arte e il cibo. Una delle cose che detesta di più? L’ipocrisia.
Fa parte di Radioeco dal 2019.