Per la rubrica settimanale “Le donne da cui trarre esempio”, oggi vi racconto la storia di Gianna Martinengo, imprenditrice e manager italiana.
Come mai ho deciso di iniziare questa rubrica, l’ho già spiegato precedentemente, attraverso una mia vicenda personale, nel primo articolo che racconta la storia di Khalida Jarrar.
Solo una cosa mi preme scriverla sempre in ogni articolo di “Le donne da cui trarre esempio” ed è:
Essere donna non è un difetto, ma un simbolo di libertà e forza. Femminismo non significa supremazia del genere femminile, ma parità di genere e rispetto, perché femminismo è giustizia e solidarietà. Perciò donne e uomini siate femminist* e rompete le catene del passato, onorate chi ha combattuto per voi e chi vi ha permesso di essere, oggi, ciò che volete essere.
Siate liberi.
E adesso mettetevi comodi e prendete appunti da chi conosce molto bene la parola “dedizione”, come Gianna Martinengo.
La storia di Gianna Martinengo
La storia di oggi è dedicata ad una donna imprenditrice, Gianna Martinengo, forse meno conosciuta delle altre già citate nei precedenti articoli, ma senz’altro non è meno degna di appartenere a questa rubrica, perché la sua determinazione e il suo impegno sono un tesoro che tutti dovremmo bramare.
Gianna nasce il 17 settembre 1943 sotto il segno della vergine e, infatti, dimostra fin da subito di avere una grande mente analitica, non lasciando niente al caso. Ha una formazione culturale sia umanistica, ottenuta nelle Università Bocconi e Cattolica, che tecnologica, raggiunta alla Stanford, Ca. Ha fondato numerose start-up in Italia e all’estero, ha sviluppato 800 progetti nei settori dell’impresa, dell’internazionalizzazione e dell’innovazione tecnologica e sociale.
È Fondatrice e Presidente Didael KTS, ideatrice Women&Technologies e membro del Comitato Esecutivo e del CdA di Fondazione Fiera Milano.
Gianna Martinengo è stata una pioniera del mondo della tecnologia legata all’informazione. In particolar modo ha dedicato attenzione alla didattica e all’innovazione sociale, fondando Dida*El nel 1982, che oggi è diventata Didael KTS (Knowledge Tecnologies Services), dichiarato dal MIUR “laboratorio di interesse nazionale” nel 1990.
Con lei collaborano più di 400 partner europei, aziende, amministrazioni pubbliche, scuole e università, centri di ricerca e no-profit, con l’obiettivo d progetti di ricerca, formazione e sviluppo.
Nota per il suo impegno per la valorizzazione dell’imprenditoria femminile, ha fondato l’Associazione Donne e Tecnologie nel 2009, di cui è stata presidente fino al 2015.
Lei stessa sul suo sito web scrive:
“Dal 1999 mi sono dedicata con impegno particolare al sostegno delle donne, che
considero degne di successo per il loro merito e non solo per solidarietà, realizzando
progetti finalizzati a ridurre il divario fra popolazione maschile e femminile.”
Dal 2002 diviene, infatti, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Milano e coordinatrice dei Comitati Imprenditoria Femminile della Regione Lombardia. Ha fatto parte del Comitato Strategico Conciliazione Donna-Famiglia-Lavoro istituito nel 2010 presso la Regione Lombardia.
“Intendo sostenere una società in cui libertà, eguaglianza e solidarietà siano ugualmente
Gianna Martinengo sul suo sito web http://www.giannamartinengo.it/
condivisi dai cittadini di entrambi i sessi perché uomini e donne hanno proprietà
complementari, non solo nella famiglia, ma anche nel mondo del lavoro. E dunque
conviene a tutti che anche le donne lavorino e decidano, cosi come conviene a tutti che
anche gli uomini si occupino dei figli e della conduzione familiare.”
Nel 2007 è ideatrice e presidente della Conferenza Internazionale “Women&Technologies 2008-2020®” e del premio “Le Tecnovisionarie®”, volti a mettere in luce le donne impegnate nell’innovazione nel campo della ricerca, nelle imprese e nella pubblica amministrazione. È l’ideatrice, nel 2008, di Imprendium, il primo network per imprenditrici e giovani che si propone di favorire business e partnership a livello nazionale e internazionale. Nel 2015 ha promosso Expo Women Global Forum.
In merito, sul suo blog scrive:
“Sono una sostenitrice convinta che serva una svolta meritocratica oltre le diversità: di
Gianna Martinengo sul suo sito web http://www.giannamartinengo.it/
genere, di età, di provenienza e di esperienze.
Ho alzato il profilo del dibattito di genere negli anni, ho condiviso molte discussioni durante
seri ed autorevoli incontri sul vantaggio dell’introduzione delle donne nei Board delle
imprese, nei CDA, al vertice delle organizzazioni.
Ho continuato e continuo a tenere viva l’attenzione sulla valorizzazione delle donne
incentrata sul merito, puntando anche al valore economico oltreché etico di questa scelta
per la società.“
In un’intervista, la stessa Gianna Martinengo spiega cos’è il progetto Women&Technologies:
Bisogna tornare indietro di tre anni quando, nel contesto della World Computer Conference, mi è stato chiesto di ‘inventare’ una conferenza. Ho pensato a Donne e Tecnologie per due ragioni: per ideare un format innovativo e poi per creare uno spazio che mi desse la possibilità di condividere con altre donne il senso di una carriera professionale iniziata molti anni fa e che ha avuto le tecnologie come denominatore comune. Pensiamo al primo software didattico sviluppato dall’azienda che dirigo –Didael– per bambini con handicap, al laboratorio di ricerca fondato nel 1985 per mettere a fattor comune un know how accumulato negli Stati Uniti e che andava integrato con un approccio europeo differente. L’idea nasce dal desiderio di condividere un percorso, di mettere a fattor comune esperienze, di moltiplicare le opportunità.
[…]
Le tecnologie rappresentano un veicolo per includere le donne nel mondo del lavoro. Si parla di economia della diversità perché attraverso le tecnologie le donne, anche nei più remoti angoli del pianeta, possono far conoscere i loro prodotti. Ma questo è l’aspetto forse più scontato. Infatti, nell’ambito di questa conferenza, ho voluto dimostrare che le donne non solo utilizzano la tecnologia ricavandone benefici per sé e per il proprio business, ma sono esse stesse inventrici di tecnologie e capaci di avere un ruolo attivo nel percorso di creazione dell’innovazione. Questo è il senso dell’idea iniziale di tre anni fa. L’intento era sfatare il luogo comune che le donne sarebbero in difficoltà rispetto alle tecnologie. Al punto che inventano tecnologie, sono attive nei centri di ricerca internazionali, hanno ruoli attivi nel processo di creazione dell’innovazione.
Gianna Martinengo è un’imprenditrice “del fare” con una naturale predisposizione a cogliere le innovazioni della società e valorizzare i talenti. È una donna che ha studiato affinché raggiungesse i propri obiettivi, senza mai arrendersi e dimenticarsi di aiutare gli altri, promuovendo un mondo di pari opportunità.
Gianna Martinengo è mamma di due figli e nonna di sei nipoti, ma è anche la nonna che noi tutti vorremmo, che ti dà la forza di inseguire i tuoi sogni e che ti dice “Tu donna vali quanto un uomo, non te lo scordar mai!”

Autore: Sara Binelli
Nonostante si presenti sempre con addosso una mantella di cinismo elegante, sotto è vestita da inguaribile romantica. Ama la scrittura e le piace far ridere gli altri.
Segretario d’Associazione (part-time) e segretaria del Presidente (full-time), è Responsabile dell’Area News e del Social Team di Radioeco, di cui ne fa parte dal 2017.