La lettera per salutare i locali chiusi di Pisa: ci mancherete

exWide

Ieri, 6 marzo 2020, i principali locali di Pisa hanno comunicato la loro chiusura per aderire al Dpcm del 4 marzo.

La lettera pubblicata da Lumiere, Borderline, Pisa Jazz, Exwide, Deposito Pontecorvo, Caracol, Leningrad annuncia sui loro canali social la pronosticabile conseguenza del decreto, che prevede la sospensione di tutti gli eventi che non garantiscono una distanza minima di sicurezza.

Pisa
BGKO al Lumiere per il Pisa Jazz

Vi invito a leggere le loro parole, io mi sono commossa al pensiero che per un mesetto non potremo ricevere la nostra dose settimanale di musica dai nostri locali preferiti, più necessaria che mai in questo periodo, ma non praticabile. Assoluto punto di riferimento delle nostre serate a Pisa, sia che saltassimo dall’uno all’altro in una notte, sia che non ci scollassimo dallo stesso per tutto il weekend, questi locali ci hanno accolto con ottima musica, bellissime serate, di tutti i generi e per tutti i gusti.

Ci mancherete, vi aspetteremo, e vi sosterremo nell’affrontare le conseguenze di questo mese. Grazie di tutto, grazie per prendervi cura di noi anche così.

Pisa
Lumiere

Ecco qua la lettera:

“Abbiamo scelto di sospendere le nostre attività In seguito al Dpcm del 4 marzo che impone l’annullamento degli eventi che non permettano di garantire una distanza minima di sicurezza tra gli spettatori.
I nostri spazi giornalmente garantiscono un’offerta culturale di qualità alla città e pensiamo di poter dire, senza esagerare, di rappresentare la spina dorsale della vita culturale cittadina. Inoltre i nostri sono luoghi di incontro e relazione, spazi in cui nascono amicizie, amori e progetti creativi: pensarli chiusi è qualcosa che non avremmo mai voluto trovarci ad affrontare. Inoltre i nostri sono luoghi che creano economie e luoghi di lavoro per molti, e non nascondiamo che questa chiusura rappresenti un momento di difficoltà estrema. Chiudere significa fermare circoli e locali che vivono del loro pubblico e del lavoro giornaliero. Sospendere le attività per un mese rappresenta, senza drammatizzazioni, un rischio altissimo, tale da mettere in gioco la sopravvivenza stessa di un settore cittadino importantissimo nell’economia di questa città. Se sospendiamo le attività è quindi per assoluto rispetto del nostro pubblico e della sua salute perché così come offriamo una proposta culturale di qualità così vogliamo che i nostri spazi possano essere vissuti a pieno e perché pensiamo che sia il momento di compiere tutti insieme uno sforzo di responsabilità e un sacrificio per potere uscire da questa situazione di emergenza. Non nascondiamo che speriamo che a questa fase ne sopraggiunga un’altra in cui le istituzioni aprano una fase di sostegno economico. Non è mai stato nel nostro stile chiedere l’elemosina. Siamo abituati a vivere del nostro lavoro. Tuttavia, nel momento in cui ci troviamo nell’impossibilità di portarlo avanti, chiediamo l’apertura di una discussione volta a individuare spazi e modalità per poterlo recuperare. Vediamo ad esempio nel periodo estivo un’opportunità in questo senso. Crediamo infatti che sia importante tornare a far vivere un settore fondamentale per la nostra città non solo da un punto di vista culturale, ma anche economico. “

Lumiere Pisa
Borderline Pisa
Pisa Jazz
Exwide
Deposito Pontecorvo
Caracol Pisa
Leningrad Café

alessandra

Autrice Alessandra Pafumi

Studentessa di biologia marina nata nel 1997, 9 stelle del cinema su 10 la fanno piangere. Gioca a fare la blogger e la speaker per RadioEco dal 2019. Conduce Disconnected con Giulia Greco.

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