Al teatro Sant’Andrea assistiamo all’incontro con Stella Pulpo, autrice del blog “Memorie di una Vagina” e del libro “Fai uno squillo quando arrivi”, presentato in collaborazione con la libreria Fogola di Pisa. A condurre l’evento, Barbara Sgarzi, giornalista, blogger ed esperta di comunicazione e editoria digitale.
Sono circa sei anni che Stella Pulpo, scrive il suo blog, e spiega che il romanzo è di fatto una sua prosecuzione, di cui ha mantenuto stile e tematiche, una scelta deliberata dell’autrice, che ha voluto accompagnare il lettore in questa “evoluzione del blog”: la protagonista, Nina dell’Oglio, ha molto in comune con se stessa, ma è inserita nella trama più ampia del romanzo, che, partendo dalla fine di un amore grande, importante, anche se sbagliato, passa attraverso tanti temi, che sono oggetto di dibattito all’interno della presentazione. Il romanzo è stato pensato per un pubblico soprattutto femminile e dai venti ai trent’anni, ma è stato letto e apprezzato da donne e uomini, che lo hanno considerato utile per capire la generazione delle donne trentenni di oggi, le follie femminili, e in alcuni casi è stato sentito come “terapeutico”, poiché il lettore è invogliato a identificarsi nei personaggi e nelle loro problematiche.
Tra queste, le relazioni ai tempi delle dating app, dei social network, in una grande città come Milano, in cui la protagonista del libro e la sua autrice, vivono per scelta. E’ paradossale, spiega l’autrice, il fatto che viviamo in tempi in cui siamo sempre più interconnessi, eppure è così difficile conoscersi, scegliersi. Questo, crede, sia dovuto al fatto che le occasioni siano tante di più e si fa più fatica a decidere quale sia quella più giusta. Si continua parlando anche della mancanza di privacy che si vive nei social network, confrontandola con gli anni ’90, quando eravamo iperconnessi solo ai tempi delle promozioni telefoniche che ci garantivano SMS illimitati, e in cui, la ricerca della persona giusta era “sudata”, perché non si sapeva mai dove incontrarla: è anche in questo senso che i social network hanno cambiato le relazioni, soprattutto velocizzandole, saltando delle tappe che, l’autrice spiega, “un po’ servono” a creare valore e a crescere, anche se è fiduciosa: ogni generazione ha avuto i suoi “demoni”, che in questo caso sono i social network, ma è altresì vero che alcuni sono in grado di vivere al meglio il loro tempo e di usare i propri strumenti con criterio.
Si parla anche di hate speech, di commenti negativi e di come li viva l’autrice, anche se il suo libro è stato accolto in maniera molto positiva. Ma i commenti negativi, soprattutto sul blog, non mancano, anche se Stella Pulpo li prende in considerazione fino a un certo punto: sono sempre marginali rispetto a quelli positivi e, nel momento in cui ci si espone, succede di incontrare persone che non sono d’accordo, ma non per questo ha mai pensato di cambiare o smettere.
Per il futuro ancora non sa di preciso cosa farà: non sa se ci sarà un sequel di “Fai uno squillo quando arrivi”, ma le piacerebbe continuare a scrivere, magari parlando di altro, uscendo dal seminato dei rapporti di coppia, per quanto, precisa, ogni relazione interpersonale conservi una marea di sfumature che meritano di essere dipinte.
Chiara D’Atanasio per RadioEco