IF2017: “Mi sono scavato la casa” di Tommaso Novi

Ieri sera al Teatro Sant’Andrea di Pisa si è tenuta la presentazione del libro “Mi sono scavato la casa” alla presenza dell’autore Tommaso Novi e nelle veci di moderatore della serata il drammaturgo Federico Guerri. Entrambi provenienti dal mondo dell’arte, il primo proveniente dalla musica e il secondo dal teatro, danno vita ad una presentazione dinamica, più simile a uno spettacolo teatrale, infarcito di riferimenti nerd, più che a una statica conversazione incentrata sul libro e su come è stato scritto.

Tommaso Novi, già voce dei Gatti Mèzzi, dopo essersi cimentato da solita nel concept album “Se mi copri rollo al volo”, ha deciso di scrivere un libro nel quale amplia i contenuti del suo cd, narrando una storia divisa tra mondo reale, fatto di una moglie e un figlio, e quello virtuale dei video giochi. Questo secondo mondo non è altro che uno specchio del primo, dove si instaurano rapporti interpersonali che, come nella vita reale, sono soggetti a cambiamenti, come ad esempio il fatto di perdersi tramite “logout” quando la vita si evolve e costringe le persone a concentrarsi su altro (carriera, famiglia…) e non si ha più tempo di giocare come si aveva prima. Il libro, quindi, attraverso un parallelismo realtà-irrealtà non è altro che uno specchio della quotidianità dello scrittore.

IF2017: “Mi sono scavato la casa” di Tommaso Novi

IF2017: “Mi sono scavato la casa” di Tommaso Novi

Nel rispondere alle domande poste in modo irriverente, Tommaso Novi si ritrova a dovere spiegare se sia più difficile scrivere un concept album, in un’era dove è più popolare creare un solo pezzo di successo, o scrivere un libro di narrativa, affermando che per lui è più facile comporre, in quanto facendo musica può mentire, poiché in un brano tutto può essere il contrario di quello che realmente è, a differenza di un libro, dove nella sua ottica questo aspetto viene meno.

Tra i continui rimandi tra finzione e realtà, tra risate, letture e canzoni, la serata passa lasciando lo spettatore in un piacevole stato di confusione in cui non sa più se si trova dentro Dungeons and Dragons o in un teatro di Pisa.

Mara Pezzica per RadioEco