IF2017: Funky Fourier – dall’analisi di Fourier a Shazam

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Funky Fourier: dall’analisi di Fourier a Shazam

Come funziona Shazam? Come fa a riconoscere quel brano che non riusciamo a toglierci dalla testa di cui vogliamo tanto conoscere titolo e artista? La risposta è nella matematica.

Funky Fourier è l’originale titolo di uno dei tanti T-Tour che ci propone quest’anno l’Internet Festival. Per chi non ancora non conoscesse i T-Tour (Tutorial Tour), questi sono da anni una componente immancabile dell’Internet Festival, sono percorsi educativi e interattivi per stimolare la curiosità dello spettatore, una sorta di conferenze interattive, finalizzati a spiegare un argomento tecnico con giochi, laboratori e tutorial per tutte le età.

Funky Fourier

È proprio questo il caso di Funky Fourier, tenuto da Sofia Sarperi e Marco Monaci, due studenti di astrofica all’ Università di Pisa, presso il Centro Congressi le Benedettine di Pisa, che in questi quattro giorni di IF sta ospitando molteplici eventi.

Ma cosa significa “Funky Fourier” e come è correlato questo titolo a Shazam?

Jean Baptiste Joseph Fourier è stato un matematico e fisico francese, che ha dato un grande contributo nel settore e per esperti di matematica e fisica è molto conosciuto per la sua studiatissima trasformata di Fourier, un potente oggetto matematico, utile non solo a matematici e fisici, ma anche ingegneri e, nel suo aspetto ancora più applicativo, a esperti di musica. Ebbene sì, perché è proprio qui che arriva il collegamento tra tutta questa matematica e Shazam. La trasformata di Fourier infatti permette di individuare, partendo da un’onda sonora, le frequenze (cioè quante volte l’onda si ripete in un secondo), di un determinato suono. Ogni suono dunque è individuato da uno spettro di diverse frequenze, diverso per ogni tipo di suono o canzone, come se fossero le impronte digitali di quel brano, che Shazam confronta, tramite un algoritmo, con il suo database di oltre 11 milioni di canzoni ed è così che, voitlà, come per magia, ci restituisce sullo schermo del nostro smartphone in pochissimi secondi, il brano che tanto volevamo conoscere.

Funky Fourier vi spiega tutto questo con un divertente laboratorio interattivo, riuscendo a spiegare un oggetto matematico tanto importante quanto complicato, anche a gruppi di studenti di scuola superiore, che si ritrovano a giocare con le frequenze di canzoni attuali da loro molto conosciute, imparando un aspetto matematico e fisico molto importante per la musica.

Se non avete ancora assistito a questo divertentissimo T-Tour “Funky Fourier”, siete ancora in tempo e in quest’ultima giornata, domenica 8 Ottobre, potrete parteciparvi dalle 15:00 alle 16:00 oppure dalle 16:15 alle 17:15.

Adriana Vernice per RadioEco