Nella Sala Arena del Mixart, oggi 6 Ottobre, si è svolto Gamebox, l’innovazione sociale, culturale, politica ed economica attravero i vodeogame, RadioEco ha seguito il keynote speech Game Design 2.0 con Mattia Traverso
Il gioco è quell’insieme di meccaniche gestite attraverso input dal giocatore che mirano a raggiungere un obbiettivo.
Completare un livello o sbloccare uno strumento raro sono il fine rispetto al quale il personaggio quasi scompare nella sua individualità. Infatti il focus dei giochi tradizionali è del tutto spostato sulla sfida che il giocatore deve completare e non sul giocatore stesso.
In questo contesto si inseriscono i giochi narrativi, che provano in qualche modo a ribaltare il concetto stesso di gameplay, eliminando gli obiettivi, gli scopi e isolando il personaggio con il suo stato d’animo e le sue vicende.
Questo non con l’obiettivo di porre delle sfide al player, ma di suscitare in lui emozioni attraverso l’ambiente narrativo in cui il gioco lo immerge. Ad esempio il dialogo con un altro personaggio, per quanto possa essere comunque obbligato, smette di avere un fine all’interno del gioco, ma acquista importanza solo nel momento in cui il giocatore voglia conoscere e capire chi ha di fronte, perchè, in ogni caso, non ci sarà una missione per la quale quel dialogo sia fondamentale, non ci sarà altro obiettivo oltre a quello di comprendere gli eventi che il gioco presenta.
In questo modo anche gli aventi più banali come osservare un oggetto o camminare a in una stanza acquisiscono importanza.
Game Design 2.0 ha provato quindi a mostrare un nuovo tipo di giochi, svincolati dalle meccaniche classiche, in quanto spostano l’attenzione dalle azioni che il player conduce, per controllare gli eventi, e pongono al centro il sistema narrativo del gioco.
In questo modo le variabili come vita e numero di nemici, escono dal gioco e non ne fanno più parte. A prendere il loro posto entrano l’immaginazione e la personalità del giocatore, il quale seguendo il proprio personaggio rielabora e vive in prima persona la sua storia e le sue emozioni.
Guido Gagliardi per RadioEco