Pop X @ Metarock 2017 – Report

I Pop X, la grande “incognita” del panorama pop nostrano, si sono esibiti a Pisa in occasione della seconda data del Metarock 2017.

Pop X @ Metarock 2017

Pop X @ Metarock 2017

Il collettivo musicale altoatesino, fondato dal leader Davide Panizza nel 2004, si è distinto più recentemente per una certa inclinazione sperimentale al mix di generi (il synth pop, l’italo-dance anni ’90, la musica demenziale, l’indie) e per un gusto per la provocazione che non disdegna il politicamente scorretto (la rivista Rolling Stone ha parlato di “attitudine punk”). Se l’innalzamento dei Pop X a entità musicale di rilievo si deve all’originalità straniante del primo album (Best of Pop X del 2015), probabilmente il successo di pubblico è arrivato con l’uscita del loro ultimo eccentrico disco, Lesbianitj – un titolo che, come il “dada” dei dadaisti, annuncia tutto un programma pur non volendo significare nulla.

C’era quindi molta attesa per questo live, una delle ultime date del tour associato al nuovo album: a dire il vero, gran parte della curiosità derivava dall’opinione comune sulla incommensurabilità delle performance dal vivo di questi “indescrivibili sciamani” della musica trash d’autore. I loro concerti sono stati spesso dipinti dalla maliziosa critica come dei baccanali post-industriali, una surreale orgia da tardo impero, e anche i più scettici sull’estetica dei Pop X (tra cui il sottoscritto) si sono convinti a partecipare al live proprio per mettere alla prova tali asserzioni.

L’ouverture del rituale non è stata poi così emozionante: preceduti dal duo rap VZ1, i Pop X sono apparsi in scena in modo piuttosto anonimo, molto statico, fumando delle cicche tra i ritmi alienanti dei sintetizzatori. Brani elettronici, molto sperimentali, musicalmente godibili, ma nulla di particolarmente emozionante. La vera festa è cominciata con un po’ di ritardo, quando Panizza ha preso il microfono e ha iniziato a caricare il pubblico. Ed ecco subito Cattolica, una delle hit del primo album.
S’aprono le danze. Folla in visibilio.

Pop X @ Metarock 2017

Pop X @ Metarock 2017

I componenti del gruppo, simili a tarantolati, iniziano a volteggiare come trottole tra un sorso di birra e un tiro di sigaretta: come descrivere il coinvolgimento emotivo suscitato nella folla dai salti parabolici di Luca Babic, il più esaltato della crew di figuranti che accompagna Panizza? Nel frattempo uno schermo piazzato sul fondo del palco si animava come un videogioco impazzito rigurgitando immagini di tutti i tipi: dai brutti smile che si possono disegnare con Paint a immagini di surreali nudi in 3D. L’ambizione del gruppo è infatti, se vogliamo, wagneriana: i concerti di Panizza & co., come le opere di Richard Wagner, si propongono come forma d’arte totale. Da qui l’insistenza sul nesso tra la musica elettronica, la grafica digitale e il delirio dionisiaco dei membri del gruppo: a ben vedere, non manca nemmeno il teatro. Perché cos’altro è Babic che stringe a sé un estintore con sguardo disperato se non una moderna forma di tragedia? Cos’altro il suo immergere la testa in un secchio se non la parodia ultrapop di una commedia dell’assurdo di Thomas Beckett?
Peccato per la mancata esecuzione di canzoni come Drogata schifosa e Froci della Nike, quest’ultima – canzone satirica e controversa – richiesta a gran voce, ma invano, alla fine del concerto.
In ultima analisi assistere a un concerto dei Pop X resta un’esperienza ambigua come il loro nome: carismatici e demenziali, inutili e esplosivi come il missile di Io centro con i missili, quei (bravi) ragazzi sono in un certo senso emblema dei limiti ultimi cui può ambire il cantautorato synth pop… o forse una tragica metafora della catastrofe dell’arte nel XXI secolo.
Non a caso la “X” è anche un simbolo di morte.

Report: Dino Ranieri Scandariato
Foto: Giammario Spada