Il Dipartimento di Giurisprudenza apporta alcune variazioni al piano di studi che, per anni, non ha mai subito modifiche: per la prima volta nella storia cambia la distribuzione degli esami e viene introdotto un tirocinio anticipato, richiedibile dallo studente una volta giunto al quinto anno.
Un’innovazione che rappresenta un’opportunità non indifferente per il laureando di inserirsi nel mondo del lavoro, settore visto sempre più come un miraggio per gli studenti, ma che l’Università cerca sempre più di avvicinare aiutando i giovani con opportunità concrete, come anche in questo caso.
Umberto Raschi, rappresentante degli studenti nel consiglio di corso di laurea del Dipartimento di Giurisprudenza, si esprime a riguardo: “Durante i consigli di corso di laurea e dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa è stata votata e approvata una modifica del piano di studi. Grazie a questa importante redistribuzione, arrivata dopo lunghi mesi di discussione, a tratti anche accesa sia da parte del corpo docenti che di quello studenti, il Dipartimento potrà finalmente avviare le procedure per l’attivazione dei tirocini anticipati alla professione legale”. Si tratta di una novità “storica” perché mai prima d’oggi era stata prevista questa opportunità nel corso di laurea magistrale di giurisprudenza. In questo modo, gli studenti che soddisferanno tutti i requisiti (i quali saranno tracciati in una convenzione apposita, ancora da realizzarsi) potranno al 5 anno fare richiesta per accedere a questo tirocinio.Il nuovo piano di studi sarà attivato soltanto a partire dalle immatricolazioni dell’a.a. 2017/18 (in ogni caso non sarà retroattivo).Come rappresentate degli studenti sono convinto che si tratti di una opportunità davvero significativa, Pisa era una delle (poche) università a non offrire ancora questo tirocinio anticipato. Certo, accedervi non sarà facile visto che notoriamente il corso di laurea in giurisprudenza è impegnativo e richiede uno studio costante, tuttavia abbiamo ritenuto importante rendere possibile un qualcosa che prima non c’era. Di fronte ai requisiti lavoreremo poi per rendere ciò che è stato reso possibile, anche probabile”.