Gli Zen Circus concludono Aspettando Metarock con il botto. Il Circo Zen è salito sabato sera sul palco in una Piazza dei Cavalieri resa ancor più bella dalla musica e dalla luna.
Gli Zen Circus hanno giocato in casa per questa tappa del tour, tornando dove, nel bene e nel male, hanno fatto le loro prime esperienze e sono cresciuti. Un’emozione unica vederli salire sul palco nella nostra città, anticipati da Tommaso Novi.
Il live è stato una scarica di energia positiva e adrenalina, in perfetto stile Zen: un circo ambulante che si muove e dove passa fa pogare. “Non voglio ballare” , ma hanno ballato tutti. E’ stata una festa di colori, luci, sudore, lacrime, brividi, nostalgia e sorrisi.
Gli Zen Circus hanno proposto numerose canzoni dell’ultimo album “La terza guerra mondiale”, confermandosi con ottimi risultati. Particolarmente intensa l’interpretazione di Appino su “L’anima non conta”, un momento visibilmente molto coinvolgente per tutta la piazza. Ovviamente non sono mancati i momenti “amarcord”in cui tutti abbiamo cantato “Figlio di puttana”, passando per “Canzone di Natale” fino a “Nati per subire”: a ricordarci che gli Zen, potranno prendere nuove direzioni musicali, ma rimarranno sempre anche quelli di Villa Inferno e Nati per subire. Nel loro percorso c’è coerenza e spontaneità.
Ma il concerto ha avuto una nuova svolta sul bis, quando si è unito allo spettacolo “circense”(dove al posto degli animali c’erano animali da palcoscenico) Francesco Motta.
Motta subito ci ha proposto il suo pezzo da novanta” La fine dei Ventanni”. Ma se poi questa fine fosse solo l’inizio.. dei trenta? Beh l’atmosfera ci ha fatto ben sperare di si.
Novi, Zen e Motta insieme per una bellissima serata tutta pisana dunque. Il suggello di un Aspettando Metarock di gran successo, che ci dà un assaggio molto interessante di quel che potrebbe succedere a settembre.
E ora ascoltate cosa ci hanno raccontato The Zen circus. <3
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Report e foto di Elena Alei, Intervista di Elena Alei e Grazia Pacileo.