Intervistato dal direttore de “Il Tirreno”, il deputato di MDP Pierluigi Bersani torna indietro di qualche anno, al periodo delle elezioni del 2013, per poi commentare le vicende familiari di Matteo Renzi e spiegare quali sono gli obiettivi del suo neonato movimento, prima di sottoporsi ad alcune domande che al termine dell’evento gli abbiamo posto.
Giovedì 18 maggio è stato ospite del circolo Arci di Pisa l’onorevole Pierluigi Bersani, uno dei fondatori di “Art.1 MDP” intervistato dal direttore de “Il Tirreno” Luigi Vicinanza.
Per chi non lo ricordasse, Bersani è uno dei dirigenti storici della sinistra storica, infatti nelle file del PCI venne eletto prima consigliere regionale e poi Presidente dell’Emilia-Romagna per poi sfociare nella politica nazionale. Ha aderito alla nascita del Partito Democratico dal quale è uscito nello scorso febbraio in virtù di una totale discordanza con l’attuale segretario Matteo Renzi dopo tre anni di opposizione interna, cioè dal momento della vittoria alle primarie di Renzi che avvenne dieci mesi dopo la “non-vittoria” alle elezioni politiche del PD guidato dallo stesso Bersani.
L’intervista parte proprio da quelle elezioni e Bersani afferma che nelle ultime settimane prima delle elezioni aveva cominciato a percepire quello che sarebbe successo, cioè la nascita di un sistema tripolare, tuttavia tiene a ricordare che Renzi ha governato proprio con i voti presi dal politico emiliano che, a suo dire, in campagna elettorale aveva affermato cose ben diverse da quelle che l’attuale segretario del PD ha messo in pratica. A proposito delle vicende familiari di quest’ultimo (ricordiamo l’indagine a carico del padre di Renzi per concorso in traffico di influenze e l’intercettazione tra padre e figlio), Bersani cerca di quadrare la questione e afferma che il problema è dovuto ad un groviglio di relazioni nato in venti km quadrati in Toscana -il riferimento è indubbiamente al “Giglio magico”- e trasferito pari pari al centro del sistema, inoltre nota come il linguaggio utilizzato dai fedelissimi di Renzi sia lo stesso che utilizzavano i berluscones per difendere il leader di Forza Italia, alludendo alle parole del sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore che ha parlato di “accanimento giudiziario” nei confronti di Renzi. I temi politici che l’ex presidente dell’Emilia-Romagna mette al centro della discussione sono il welfare, la progressività fiscale, l’attenzione verso gli esclusi, i ceti popolari e il ceto medio impoverito a causa della detenzione della ricchezza nelle mani di poche persone. Al termine dell’evento abbiamo posto al fondatore di MDP alcuni interrogativi relativi alla scissione e ad eventuali alleanze.
Di seguito il link della nostra intervista a Pierluigi Bersani
Farok Perrone per RadioEco