L’amore è tornato in città e precisamente a Pisa in via Franceschi numero 13. L’arrivo degli Itaca, il duo berlinese che si è esibito sabato sera all’Ex Wide, ci ha lasciati con il fiato sospeso e un po’ frastornati.
Albertine – Ossi Viola e Sebastian – Lo Selbo cantano in italiano e la sensazione è quella di aver riscoperto la potenzialità e la magia della nostra lingua, molto spesso messa da parte per un eccessivo pudore e una vergogna recondita nel farsi capire. Il loro sguardo invece sembra scaricarsi facilmente del peso delle parole nel costruire immagini poetiche e completamente libere anche nelle incongruenze: «Quando cadono le lacrime / bagnano i piedi / cadono le gocce ondine salati / nel mar».
La performance è ricchissima di pathos, sebbene sul palco oltre al duo siano presenti solo delle luci sceniche e un campionatore. Il progetto si basa esclusivamente sull’impatto emotivo, che piomba sul palco con una raffinatezza e un’eleganza antica. Le luci e il fumo creano come degli spazi in cui Albertine e Sebastian si inseriscono in uno scambio continuo. È come assistere alla realizzazione di un videoclip che ci comprende, una performance a tratti filmica o teatrale in cui i colori e i ritmi riescono a creare una sintonia perfetta con il pubblico, tirandolo dentro con loro su un’isola lontana. Il romanticismo dei testi e la gratuità dei sentimenti sono paradossalmente dirompenti e delicatissimi: «Io e lui, abbiamo la febbre per voi / i vostri nomi impresi sul nostro cuore / non sapete che ci state vicini / io e lui / la vostra passione / ci ha uniti di più prendetevi cura di noi!».
Il testo di Grazie chiude il live set e ci lascia con la consapevolezza irrimediabile di aver ritrovato qualcosa che non capiamo del tutto, ma che sappiamo di aver trascurato e dimenticato e che ci è stato ridato per caso una sera in città.
Erica Barbaro
Foto di Martina Ridondelli