Germania al voto: tra miti e pregiudizi – #ijf17

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Quest’anno si voterà in Germania e le notizie che ci giungono sono incentrate sulla figura di Angela Merkel, l’attuale cancelliera tedesca al terzo mandato consecutivo: le notizie sono vere o esiste una Germania completamente diversa?

 Al Centro Servizi G. Alessi di Perugia è proprio questo l’argomento, a parlarne è Francesco Cancellato, direttore de “Linkiesta.it”, insieme a due massime esperte in politica tedesca: Tonia Mastrobuoni, giornalista de “La Repubblica”, e Brigit Schoenau giornalista di “Die Zeit” (settimanale tedesco).

#IJF17 - ph: Giammario Spada

#IJF17 – ph: Giammario Spada

Fin da subito hanno chiarito le differenze tra il sistema politico italiano e quello tedesco; quest’ultimo molto più stabile ed ha avuto governi molto più longevi rispetto a quelli italiani. In Germania esiste un sistema elettorale proporzionale leggermente diverso da quello italiano: il territorio è diviso in 299 collegi dove ogni partito ha la possibilità di presentare il proprio candidato e l’elettore vota, seguendo il doppio turno, per scegliere sia il candidato del proprio collegio che la lista per la formazione del governo. I partiti necessitano del 5% dei voti per accedere al secondo turno e i partiti dell’attuale scenario politico tedesco sono otto: il CDU, il CSU, l’SPD, l’FPD, i Verdi, I Die Linke, il Partito Pirata e l’AfD. Al momento la coalizione di governo è guidata da Angela Merkel ed è supportata dall’Unione Cristiano Democratica (il suo partito), l’Unione CristianoSociale (CSU) e il Partito Socialdemocratico tedesco (SPD).

Dagli ultimi sondaggi si nota una lotta tra Angela Merkel e il Socialdemocratico Martin Schulz che al momento fanno parte della coalizione di governo: l’attuale Cancelliera potrebbe arrivare al quarto mandato consecutivo, mentre Martin Schulz potrebbe rappresentare un nuovo modo di far politica in Germania perché ha chiamato alle “armi” molti giovani in un partito storico e tradizionale.

Tonia Mastrobuoni afferma che la nuova politica di Martin Schulz potrebbe rivoluzionare la vita politica tedesca, ma trova difficoltà nel prevedere le papabili coalizioni che daranno vita al prossimo governo.

Un fattore importante è il populismo in Germania: l’elettore tedesco cerca sempre la tranquillità, la sicurezza e tende a non cedere agli isterismi; eliminando dall’agenda politica tematiche come l’immigrazione e la sicurezza interna contro il terrorismo. Secondo Brigit Schoenau il tedesco medio apprende le notizie di cronaca senza cedere a pregiudizi, portando i politici a concentrarsi su temi legati al welfare, alla sicurezza in ogni suo ambito e soprattutto all’equità sociale. La Germania nonostante un lungo periodo di divisione strutturale tra Est ed Ovest è riuscita a pareggiare le condizioni economiche e sociali tra le due macroregioni anche se, come in ogni Stato del mondo, esistono delle zone che presentano enormi difficoltà socio-economiche nella parte Est. Politicamente le due macroregioni sono coese e il populismo non riesce ad attecchire, anche se prende spazio in quelle città industriali o di provincia che presentano una divisione netta tra ricchi e poveri.

Germania al voto: tra miti e pregiudizi - #ijf17 ph: Giammario Spada

Germania al voto: tra miti e pregiudizi – #ijf17 ph: Giammario Spada

In Italia la politica tedesca è strettamente legata alla figura di Angela Merkel. Con la conquista del partito Socialdemocratico, Martin Schulz sta prendendo larghissimo spazio in più, la figura di Angela Merkel, non è per nulla sostituibile all’interno del proprio partito data la sua forte personalizzazione e in caso di abbandono potrebbe portare ad enormi crisi l’intero CDU.

Non resta che aspettare le elezioni del 24 settembre di quest’anno.

Giammario Spada per RadioEco