Il primo editoriale politico di RadioEco. Basta un clic per conoscere gli eventi politici più importanti della settimana, non solo dall’Italia, ma dall’Europa e dal mondo. Per questa settimana… Brexit!
Politica interna:Nasce alternativa popolare
Alla fine non è cambiato che il nome, ma i nomi e i (pochi) obiettivi sono rimasti gli stessi. Si passa dal Nuovo Centro Destra a Alternativa Popolare con a capo sempre l’ex delfino berlusconiano Angelino Alfano. Pochi giorni fa c’è stata la presentazione della nuova formazione politica che punta a essere una sorta di ago della bilancia nello scacchiere politico del Governo – alle prossime elezioni – soprattutto dopo la scissione dei Bersaniani che ha indebolito il PD di Matteo Renzi. Con il suo modestissimo 2,8% le sorti del governo potrebbero passare ancora da Alfano, Lupi, Barani e co. Insomma nonostante un carisma mai mostrato e un elettorato quasi zero, i camaleontici Alfaniani si preparano per la prossima tornata elettorale. Hanno due chance su tre di finire al governo.
Giacomo Corsetti
Politica europea: Gooodbye Regno Unito! Brexit al via
Nove mesi dopo il referendum la data della tanto temuta Brexit è arrivata. Con un comunicato di Downing street lunedì mattina Theresa May ha fatto sapere che il Regno Unito il 29 marzo invocherà l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, la norma che mette in moto la secessione di uno stato membro dall’Unione Europea.
Così facendo si apriranno due anni di negoziati tra la Gran Bretagna e l’Ue per mettere a punto modalità e condizioni di separazione.
In gioco ci sono i diritti di milioni di cittadini Ue residenti e lavoratori oltre Manica e dall’altra parte i cittadini inglesi residenti e lavoratori nel continente.
I commerci, le scelte politiche, l’allineamento Londra–Washington–Bruxelles non rimarrà immutato. Il popolo ha parlato e un motivo c’è. Tira un’aria diversa sull’Atlantico, come mai si era sentita prima. Restiamo con le antenne dritte per captare gli umori di questo nuovo ordine mondiale.
Luca Goerg
Politica mondiale:«Angela Merkel, leader del mondo libero, incontra Donald Trump»
Il 17 marzo Angela Merkel è volata a Washington per un incontro bilaterale Germania – USA. Si tratta della prima volta in assoluto di un incontro ufficiale tra i due leader. Il contesto storico in cui è avvenuto ha dell’incredibile.
La Germania dopo la Brexit, l’instabilità politica italiana e l’avanzata dei populismi in Francia è considerata la portavoce della politica europea nel mondo.
L’Unione si fonda da sempre su principi antimilitaristici, è contro la pena di morte, contro la discriminazione per genere, religione o cultura, è a favore di un welfare universale, negli ultimi mesi ha deciso di accogliere più migranti possibile.
Non tutti questi valori fondanti trovano spazio negli Stati Uniti d’America d’oggi.
Nel giro di un mese Donald Trump ha alzato muri, minacciato guerre, attuato politiche anti immigrati, anti islam, ha detto no all’assistenza sanitaria per tutti e sì a tortura e pena di morte.
Le due sponde dell’Atlantico non sono mai state così lontane e per questo motivo il 18 marzo molti giornali hanno titolato così l’evento: «La leader del mondo libero (Angela Merkel, ndr) incontra il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump».
Luca Goerg
Notizie belliche:Offensiva dei ribelli siriani a damasco
Una guerra che non intende fermarsi. Nella giornata del 21 marzo i ribelli siriani hanno lanciato un’offensiva nella zona nordorientale di Damasco. L’attacco ha permesso di riprendere quei territori che nei giorni precedenti (20 marzo) erano stati preda delle forze governative di Bashar al Assad. Tra i gruppi ribelli maggiormente coinvolti nell’operazione quello Failaq al Rahman. Il portavoce dei ribelli, Wael Alwan, ha riferito che i combattenti stanno prendendo d’assalto l’area di Abbasiyin. La situazione in Siria si sta facendo sempre più difficile e non sembra esserci all’orizzonte nessuna risoluzione alla questione.
Giacomo Corsetti
ultim’ora: Morto Alfredo Reichelin
È morto all’età di 91 anni Alfredo Reichelin, padre della sinistra italiana. Gentiloni, attuale Presidente del Consiglio, attraverso un tweet scrive: “Ricordo Alfredo #Reichlin grande dirigente della sinistra. Una vita esemplare di impiego verso i più deboli e di responsabilità nazionale”. Reichelin fu tra i gappisti romani arrestati nel 1944 dai fascisti, iscritto nel 1946 al Partito Comunista, di cui fu uno dei dirigenti più importanti per trent’anni.
Allievo di Togliatti fu vicesegretario della Federazione Giovanile Comunista, vice-direttore dell’Unità dal 1956 e membro dell’ala più a sinistra del partito. Fu segretario regionale del PCI in Puglia, Deputato nazionale dal 1968 e ministro dell’economia dal 1989 al 1992. Alfredo Reichelin fu tra i protagonisti della nascita del PDS, della DS e infine del PD. Con la sua morte si perde una fondamentale parte della storia della sinistra italiana.
Giammario Spada
Per RadioEco: Giammario Spada, Luca Goerg, Giacomo Corsetti.