Brunori Sas- A casa tutto bene Tour @ObihallFirenze [live report]

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A tre anni di distanza da “Vol.3 – Il cammino di Santiago in taxi” Brunori Sas è tornato con il quarto album    ” A casa tutto bene”, che lo sta vedendo coinvolto in un tour per tutta la penisola. Ieri sera la “ditta” ha fatto tappa a Firenze collezionando l’ennesimo sold out.  L’Obihall ha accolto un concerto di cui sarà difficile perdere memoria per i numerosi fan del cantautore  presenti in sala.

brunori sas obihall Una serata calda, partecipata e, vi dirò, allegra: nonostante si sia portati ad associare il cantautorato del caro Brunori troppo spesso alla tristezza, tema su cui l’artista non ha mancato di fare autoironia. Durante il concerto Brunori, preceduto in apertura da Lucio Corsi, ha proposto l’intero nuovo album “A casa tutto bene” intervallato dai numerosi brani degli album precedenti, a cui molti di noi non possono che associare ricordi nostalgici e teneri, a partire dal romantico “Tra milioni di stelle”, passando per “Guardia ’82” , facendo tappa nel capoluogo toscano con “Lei, lui, Firenze”, fino ai brani che hanno consacrato il successo del Vol.3 “Kurt Cobain” e “Arrivederci tristezza”. DSCN6266 La serata si apre con “la Verità” , il singolo che ha anticipato l’uscita di “A casa tutto bene” e di esso svelato il marchio di fabbrica, o meglio il marchio della “ditta Brunori Sas”. Si mette da parte l’amore per raccontare la paura: quella stessa paura che oggi genera il populismo raccontato dal brano “L’uomo nero”, la stessa disumanità e disaffezione verso la musica raccontata da “Canzone contro la paura”. Brunori ci canta la necessità di canzoni che abbiano il coraggio di parlare e di dire la verità senza filtri poetici né retorica. A volte bisogna essere scomodi per cambiare qualcosa. DSCN6248 Un po’ come ci cantava in Kurt Cobain “E proprio quel giorno ti viene la voglia di andare a scoprire se è vero, che il senso profondo di tutte le cose lo puoi ritrovare soltanto guardandoti in fondo”.  Ieri sera Brunori si è guardato in fondo. Un po’ come tutti noi. DSCN6281 Assieme ad altri sette componenti tra sax, batteria, violino e chitarra ci ha cantato che un mondo migliore è possibile se riusciamo a trovare un equilibrio tra la cuore e ragione. Il concerto si è svolto in una coralità di strumenti ed uno show di luci e led a cui non eravamo abituati con il”vecchio” Brunori. D’altronde non è un mistero che il cantautore calabrese si è evoluto e con egli il suo pubblico, sicuramente più vasto rispetto a qualche anno fa. Non è tuttavia cambiata la sua vena fortemente ironica e scanzonata di cui non ha saputo esimersi nemmeno ieri sera, suscitando l’ilarità del pubblico. Se dovessi fare un bilancio della serata: il guadagno in fiducia nella parte buona della musica e in bei sentimenti ripaga in tutto e per tutto la fatica per raggiungere l’Obihall (un po’ fuori mano rispetto al centro). DSCN6212m Un live vivo dove Brunori e gli altri componenti sono riusciti in tutto e per tutto a riscattarsi dalla patina di malinconia da sempre associata al cantautore, dando nuova vita in maniera inedita e diversa ad ogni brano. L’Obihall ieri sera sono state due ore in cui abbiamo cantato tutti dall’inizio alla fine, ci siamo commossi ed inteneriti, ma abbiamo anche riflettuto: in altalene tra pesantezza e leggerezza, consapevolezza e illusione, ragione e sentimento…la cosa bella è che alla fine si sorrideva tutti.

Foto e report di Elena Alei