SLURP – Marco Travaglio e Giorgia Salari al Teatro Verdi di Pisa

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Sabato 4 marzo è andato in scena al Teatro Verdi lo spettacolo di Marco Travaglio insieme all’attrice Giorgia Salari dal titolo “Slurp, lecchini, cortigiani  & penne alla bava. La stampa al servizio dei potenti che ci hanno rovinati” in cui il direttore de “Il Fatto Quotidiano” cerca di far riflettere su quanto sia nociva una stampa in parte asservita nei confronti del potere e racconta aneddoti relativi a venerazioni persino di fattori estetici dei politici.

Slurp Marco Travaglio

Slurp Marco Travaglio

Com’è possibile che questi grandi statisti, per usare un eufemismo, vengano elogiati e consacrati quando sono al potere e che vengano scaricati non appena cadono nel baratro? È questa la domanda riassuntiva e conclusiva che si pone Marco Travaglio, insieme all’attrice Giorgia Salari nel suo spettacolo “Slurp, lecchini, cortigiani & penne alla bava. La stampa al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”, andato in scena il 4 marzo al Teatro Verdi di Pisa. Travaglio ripercorre l’atteggiamento di alcuni giornalisti nei confronti di tutti i Presidenti del Consiglio, e non, degli ultimi trent’anni a partire da Craxi per poi passare da Berlusconi, Prodi, D’Alema, Monti, Letta e infine Renzi. Il direttore de “Il Fatto Quotidiano” parla di una nuova disciplina olimpica, ossia la salita sul carro del vincitore tipica di molti suoi colleghi, “congratulandosi” con quelli che cominciano a ingraziarsi i Capi di governo non solo dal momento in cui divengono tali, ma anche prima di esserlo per portarsi avanti con il lavoro.

Slurp Marco Travaglio

Slurp Marco Travaglio

Travaglio fa notare la contraddizione di tutti quelli che all’epoca di Mani Pulite lodavano e sostenevano i magistrati e che nel ventennio berlusconiano stavano da tutt’altra parte. Proprio a proposito di Mani Pulite, Travaglio ricorda un articolo scritto da Bruno Vespa in cui raccontava di un pranzo insieme all’ex pm Di Pietro e lo idolatrava perchè mangiava la pasta asciutta con il cucchiaio e questo fatto rendeva il giornalista di Porta a Porta incredibilmente felice perché suo nonno mangiava la pasta asciutta nello stesso modo. Una domanda ricorrente che Marco Travaglio retoricamente pone al pubblico è: “Secondo voi Giuliano Ferrara è pro o contro?”. Con questo quesito il giornalista piemontese vuole sottolineare come Ferrara sia sempre stato in questi trent’anni dalla parte di chi stava al governo anche quando questi erano di schieramenti opposti ma Travaglio afferma che nella redazione de “Il Foglio”, ovvero il giornale per cui lavora Ferrara, ci sia “una palestra in cui i giornalisti allenano la loro lingua per leccare meglio i politici”, infatti nello spettacolo viene riportato parte di un articolo in cui il direttore de “Il Foglio” Claudio Cerasa racconta l’arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi alla guida di una Smart e descrive il modo così soave e grazioso in cui l’ex premier mette la prima marcia, poi passa alla seconda e poi passa alla terza, tutto ciò contornato da una descrizione a dir poco particolareggiata. Già, peccato che, come ci ricorda Travaglio, la Smart abbia il cambio automatico.

Farouk Perrone per RadioEco