Renzi a Pisa per spiegare le motivazioni per il SI. Una organizzazione veloce, poche contestazioni e tanti contenuti. Noi ci siamo stati e vi raccontiamo i fatti da dentro e fuori i cancelli della Stazione Leopolda in piazza Guerrazzi.
Traffico, polizia, carabinieri, ambulanze e vigili del fuoco: questo era lo scenario continuo davanti la Stazione Leopolda di Pisa, in Piazza Guerrazzi, dove per le 17.00 del 22 novembre era previsto l’arrivo del Presidente del Consiglio Matteo Renzi per gli ormai continui incontri a favore del SI.
Al nostro arrivo le forze dell’ordine e i membri dello staff organizzativo limitavano le entrate per garantire il controllo a tappeto di borse e zaini. Già all’entrata i cordoni della polizia e dei carabinieri in antisommossa erano due e ben schierati.
16.30: Una volta entrati e presi i posti riservati alla stampa – in fondo alla sala, con una visuale molto limitata di un palco rialzato di pochi centimetri e “cordonati” con membri dello staff e della DIGOS che ci tenevano sotto controllo – abbiamo analizzato l’affluenza in sala oltre che la sala stessa: il dato più allarmante era la presenza dell’80% di over 45. Poca presenza di giovani, ma la sala era riempita (non molto grande la sala a dire il vero) con posti a sedere riempiti e molti presenti rimasti in piedi. Il palco era rialzato di qualche centimetro, era presente un leggio e alle spalle un megaschermo che trasmetteva le slide poi presentate da Renzi stesso. alle spalle del palco i colori della nostra bandiera proiettati da fari colorati.
16.50: I membri dello staff ci informano che l’intero evento è basato sulle parole di Matteo Renzi, un monologo, e non era permesso alla stampa di fare domande poichè i tempi erano molto ristretti. Il Presidente del Consiglio sarebbe arrivato tra le 17.00 e le 17.10.
17.10: con un leggero ritardo già previsto, sale sul palco Matteo Renzi accolto da un grande applauso, standing-ovation e innumerevoli cellulari in aria a fare foto. Invitati da Renzi stesso ad accomodarsi, inizia da subito a chiarire le ragioni di quell’evento: in previsione di eventi simili a Piombino e Livorno, Matteo Renzi era in tour per dimstrare i motivi del Si al referendum del 4 dicembre prossimo. Molte le battute – ormai storiche – su Di Maio, Grillo e Salvini. Molto poco simile ad un politicante, Matteo Renzi vestito con una classia camicia bianca senza cravatta e giacca, intrattiene il pubblico con una dialettica molto colloquiale che suscita ilarità in tutti, anche quei presenti schierati per il No, ma comunque interessati a sentire le parole del premier.
18.00: Dall’interno della sala si sentono le voci dei manifestanti presenti in strada. Decidiamo di monitorare la situazione all’esterno e troviamo un centinaio di manifestanti (forse di più, ma la nostra visuale era bloccata dai vari cordoni di polizia e carabinieri) che urlavano cori contro il governo Renzi. La stampa aveva il permesso di entrare ed uscire a piacimento da un cancello laterale controllato dalle forze dell’ordine e protetto dalle squadre antisommossa. La protesta era gestita da vari movimenti/partiti presenti sul territorio e schierati a favore del NO.
19.00: Matteo Renzi, dopo aver riportato i dati in favore della riforma costituzionale, i dati dei primi mille giorni di governo e le parole di coloro i quali difendono il Si, saluta la platea e rimanda l’appuntamento al 4 dicembre prossimo.
19.30: Ci siamo fermati vicino ai pochi manifestanti rimasti a chiedere le motivazioni e i ragazzi di “Sinistra per” e di altre delegazioni di studenti ci hanno detto che per prima cosa hanno apprezzato la capacità delle forze dell’ordine di mantenere la calma, di essere avanzati contro i manifestanti solo per creare un corridoio di uscita per i presenti in sala. Portatori del NO, ma non per voto politico, ma contro il testo della riforma che è la parte finale di una politica sbagliata dal principio, ma non solo del governo Renzi, ma di tutta la politica degli ultimi anni. I toni erano molto calmi e le motivazioni molto più logiche di coloro i quali si limitano ad urlare “vaffa” all’indirizzo di tutti i portatori del SI.
Ad evento concluso possiamo dire con oggettività che la notizia diffusa solo il giorno prima dell’evento ha garantito la presenza di pochi manifestanti, i toni non erano ne troppo formali ne troppo poco e l’atteggiamento di Renzi non ha lasciato indifferenti quelli che erano in sala ad ascoltare. Uniche proteste all’interno erano quelle della stampa, limitata moltissimo dalle regole imposte dai membri dello staff.
Video dirette dal profilo Facebook di Giammario Spada e Fabiano Catania :
Per RadioEco Giammario Spada e Fabiano Catania