30 Ottobre 2016, ore 7:40, numerosi eventi sismici si registrano nella zona al confine tra le Marche e l’Umbria, con avvertimenti in tutta Italia, dalla Campania al Trentino, fatta eccezione di Calabria, isole maggiori e regioni del nord-ovest. La giovane penisola italiana trema ancora.
Ma mentre le lacrime di chi ha perso tutto e il sudore di chi tenta di rendersi utile dilagano, c’è chi approfitta del momento di raccoglimento per far circolare bufale e messaggi disinformatori. Nessuna novità; la divulgazione di notizie false e dietrologhe che acquistano consensi grazie alla cassa di risonanza dei social, è ormai un dato di fatto. Fanno sorridere le teorie infondate del consigliere pentastellato della Regione Puglia, Mario Conca, che attraverso Facebook accusa le trivellazioni nel Mediterraneo di indebolire la faglia e di causare un accelerato avvicinamento dell’Italia all’ex Jugoslavia, incoraggiando a fermare i petrolieri. Fa indignare, invece, chi diffonde allarmismo con comunicazioni false, come il messaggio vocale su Whatsapp “fate le borse e uscite perché sono previste forti scosse per le prossime ore”, attribuito alla Protezione Civile.
Ma la bomba mediatica è tutta della senatrice del Movimento 5 Stelle che ha accusato il governo di aver truccato la magnitudo. “Guarda io sono ignorante di queste cose. Ma l’hai sentita questa storia che hanno abbassato il terremoto per non pagare i danni?”. Ha affermato la grillina Enza Blundo sul suo profilo Facebook, aggiungendo “Il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1! Ancora menzogne per interessi economici del governo. Anche il terremoto dell’Aquila fu “addomesticato” a 5.8. Il tutto per non risarcire i danneggiati al 100 per cento”. L’Onorevole allude ad un presunto hobby dell’ INGV- Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia– di abbassare la magnitudine del terremoto per consentire allo stato di applicare la legge del luglio 2012 firmata Governo Monti, riguardante i rimborsi. Purtroppo per la senatrice questa si riferisce alla scala Mercalli, che non misura l’energia sprigionata come fa quella Richter, ma l’intensità sulla base dei danni provocati.
Il premier Renzi non ha perso tempo a far risuonare le sale di Palazzo Chigi con l’annuncio che “nelle prossime 72 ore”, sarà messo in campo un ulteriore decreto legge, per velocizzare “le procedure e mettere ulteriori risorse in termini di personale per affrontare l’emergenza”. Peccato che con la stessa velocità abbia chiuso le porte alla proposta di Maurizio Sacconi- presidente della commissione Lavoro- di rinviare il referendum costituzionale per evitare un’ulteriore separazione per una nazione spaccata non solamente nel sottosuolo.
Costantino De Luca per Radioeco