Ipazia, matematica, astronoma e filosofa interpretata da Milena Vukotic
Venerdì 7 ottobre al Teatro Verdi si è parlato di comunicazione; in tarda serata ha avuto spazio un altro tipo di linguaggio, una comunicazione vintage, non più “media di comunicazione”, ma “medium di comunicazione”.
Nel corso del tempo si è notato che la scienza e, in particolar modo, la storia dell’informatica, hanno avuto come protagonisti prevalentemente uomini. Si è osservato anche come sia cambiata, dopo gli anni Ottanta, la figura dell’informatico: da un ingegnere maturo, benestante, con camicia a quadretti e penne nel taschino, si è passati alla figura del nerd informatico: un ragazzino genialoide, goffo, miope, per gran parte del tempo solo, ma soprattutto, sempre uomo.
Ci si è posti dunque un dubbio: che ruolo hanno avuto le donne nel campo della scienza e, specialmente, nella storia dell’informatica?
Per tentare di risolvere il quesito sono state evocate dal mondo dei morti tre scienziate: la prima serata di giovedì Hedy Lamarr, interpretata da Iaia Forte, venerdì Ipazia, interpretata da Milena Vukotic, e sabato verrà evocata Grace Hopper, interpretata da Anna Meacci.
Nella serata del 7 ottobre Milena Vukotic ha incarnato lo spirito di Ipazia, matematica, astronoma e filosofa greca antica; Ipazia, nata ad Alessandria d’Egitto nel 355/370 e morta nel marzo 415, era figlia di Teone, il geometra e filosofo di Alessandria, che studiava e insegnava nella medesima città, dedicandosi soprattutto alla matematica e all’astronomia; la donna fu prima allieva e poi collaboratrice del padre: fu istruita da Teone e arrivò addirittura a superare il maestro, in particolare nell’astronomia. Ipazia aveva tutti i titoli per succedere al padre nell’insegnamento; era rappresentante della filosofia neoplatonica e aveva raggiunto un livello tale di cultura da superare tutti i filosofi del suo tempo; inoltre era solita uscire in città e spiegare pubblicamente a chiunque volesse ascoltarla Platone, Aristotele, o le opere di qualunque altro filosofo.
Nel marzo 415 Ipazia venne uccisa da una folla di cristiani in tumulto e questo l’ha resa una martire della libertà di pensiero.
La celebre attrice italiana Milena Vukotic, nei panni di Ipazia, ha evocato alcuni particolari della vita della scienziata, ricordando il padre, il rapporto allieva-maestro che intercorreva fra di loro, la sua passione per lo studio e per il pensiero e ha illustrato alcuni principi filosofici; tuttavia, sul punto di risolvere il quesito dei medium, che attendevano impazienti, l’anima della defunta ha spezzato il legame, interrompendo il racconto e dunque non esaudendo la curiosità del pubblico. Il mistero non è stato svelato e l’ultimo tentativo avverrà sabato 8 ottobre con l’evocazione di Grace Hopper.
Eleonora Cocciu per RadioEco