Terzo giorno dell’Internet Festival 2016 a Pisa e il tema della tecnologia incontra ancora quello della società e del lavoro. Alla scuola Sant’Anna si parla di etica e robotica apportati al mondo del lavoro e la lente di ingrandimento non può non essere sull’ospite di punta dell’evento, Susanna Camusso, segretaria generale della CGIL dal 2010.
Dopo le parole di Sandra Burchi, che introduce i lavori della giornata, parla Susanna Camusso iniziando il suo intervento ponendosi delle domande: al centro della sua analisi c’è la tutela del lavoro. Secondo la segretaria della CGIL, il mondo del lavoro è perennemente rivoluzionato dall’innovazione tecnologica. Ai tempi della seconda rivoluzione industriale, l’innovazione tecnologica ha portato al mondo della politica nuove domande di walfare e tutela del lavoro. Ad oggi l’innovazione tecnologica porta l’analisi solo sulla tutela del lavoro: secondo la Camusso le industrie italiane che qualche hanno fa contavano centinaia di lavoratori, ad oggi con la nascita di macchinari all’avanguardia, contano una decina di lavoratori con un apparato produttivo pari o superiori alle condizioni precedenti. Questo limita la possibilità di trovare un lavoro ma la politica può affrontare il tutto tramite di processi di tutela. Senza mascherare la reale difficoltà, si può pensare che determinati settori dell’economia hanno perso enormi quantità di lavoratori, ma hanno garantito l’evoluzione del settore terziario e del servizio alla persona. Le tecnologie mediche ne sono una testimonianza di tutela alla persona.
Un importante focus è quello sui giovani: secondo la segretaria, i ragazzi possono trovare enormi possibilità di lavoro tramite il fenomeno delle startup, ma la società di conseguenza trova tante altre difficoltà. Infatti, la stessa tutela di un servizio regolamentato non può essere garantita con i nuovi lavori. Esempio principe è Uber che non concede tutele ne agli autisti ne a chi ne usufruisce.
In chiusura del suo intervento, Susanna Camusso pone l’attenzione alla società affermando che nella maggioranza dei casi l’obiettivo è l’abbassamento delle tasse, ma questo produrrebbe una diminuzione di servizi da parte dello Stato. Sarebbe più logico utilizzare le tecnologie a servizio delle persone, migliorando le condizioni del lavoro e non sostituendo i lavoratori, migliorando la filiera produttiva per dimezzare i costi del commercio e dando vita a politiche lavorative più improntate a favorire il walfare e a ridurre le ore di lavoro oltre ad eliminare le discordanze ad oggi presenti nello stesso.
Segue una breve intervista a Susanna Camusso
Giammario Spada per RadioEco